martedì 24 luglio 2018

NASCERÀ PRESTO IL PICCOLO DI MORGAN, ORCA DEL LORO PARQUE A TENERIFE


Non potrebbe procedere meglio la gravidanza di Morgan, l'orca ospite del Parco acquatico Loro Parque di Puerto de la Cruz (Santa Cruz de Tenerife). Lo assicura Geraldine Lacave, veterinaria belga specialista in mammiferi marini e consulente del Parco. Tutto ciò grazie a uno speciale ecografo con il quale, al massimo ogni due giorni, si esamina la crescita nel suo grembo del piccolo che nascerà al massimo a settembre. Sarebbe utile stabilire con la massima precisione possibile la data della nascita, ma non è così semplice farlo perché, pur conoscendo alcuni indicatori di massima, in generale si ha poca esperienza riguardo ai parti di questi animali. Per tale motivo, al Parco controllano regolarmente la temperatura corporea di Morgan, perché si sa che questa si abbassa circa 24 ore prima che il cucciolo nasca. Inoltre misurano la circonferenza di varie arti del suo corpo, perché è prevedibile che a partire da alcune settimane prima del parto questo possa crescere considerevolmente; aggiornano una scheda in cui registrano il suo modo di nuotare, la sua frequenza respiratoria, la sua relazione con gli altri animali e così via; infine, calcolano la distanza tra le pieghe mammarie, che sarà prevedibilmente maggiore negli ultimi giorni di gravidanza…





Jorge Soares, il direttore veterinario del Loro Parque sottolinea che c'è una certa emozione nel gruppo di colleghi che dirige perché, trattandosi della prima esperienza non solo per tutti loro, ma anche per la mamma orca stessa, non si sa bene che cosa accadrà nei momenti precedenti il parto. Proprio per questo, i veterinari si stanno preparando scrupolosamente, giorno dopo giorno, per essere pronti a far fronte a qualunque evenienza. In questo senso, la dottoressa Lacave spiega che è stato preparato un protocollo speciale, da attuare nel caso in cui la nascita presenti qualche problema. Sebbene, precisa la veterinaria, «sia molto probabile che tutto avvenga al meglio, che il bebè nasca, affiori in superficie, respiri e infine vada a nuotare tranquillamente accanto alla madre», potrebbe anche essere che mamma e bebè possano aver bisogno di un qualche tipo di aiuto. Ma tutto è previsto, anche l'eventualità di un qualche tipo di medicazione piuttosto che l'utilizzo di un latte speciale per il piccolo. Inoltre, all'approssimarsi del giorno della nascita, si attiverà un servizio di guardia H 24, che si aggiungerà alla vigilanza di sicurezza che abitualmente opera nella vasca dei cetacei in cui è ospite Morgan. «Gli addestratori vivono con questi animali quotidianamente, e quindi possono cogliere anche il minimo cambiamento nel modo di comportarsi di Morgan, anche meglio dei veterinari» aggiunge Lacave.
Come non bastasse, il Loro Parque sta mettendo a punto un'applicazione per tablet che consentirà di registrare, analizzare e condividere in tempo reale tutti i dati raccolti nel corso delle osservazioni con il personale veterinario e con tutti i consulenti esterni. Soares e Lacave spiegano che i cetacei neonati hanno un sistema immunitario molto debole, dato che ricevono l'immunità attraverso il colostro e il latte materno (immunità passiva) durante un breve spazio di tempo, di circa un mese, e in seguito cominciano a conquistare progressivamente una propria immunità, fino a raggiungere quella di un cetaceo adulto nel giro di un anno. Da qui, la delicatezza di questa prima fase, durante la quale anche una piccola ferita o infezione del neonato potrebbe  presentare molti rischi, come si deduce per lo meno dall'esperienza veterinaria sui delfini, sulla cui salute si conosce molto di più. A tal proposito, questa nascita rappresenterà anche un'esperienza straordinaria per i veterinari del Loro Parque nell'apprendere elementi importanti della riproduzione di un'orca e della nascita di un suo piccolo. Tanto più che si tratta di un'esperienza davvero unica, dal momento che le popolazioni di orca che solcano le acque dell'Ovest Pacifico sono sterili da alcuni anni a causa della concentrazione di inquinanti chimici che vi sono presenti.
Al Loro Parque, dove la notizia della gravidanza di Morgan alla fine dell'anno scorso ha suscitato grande entusiasmo, tut
ti aspettano con ansia la nascita del suo piccolo. «Speriamo proprio che in settembre possiamo avere con noi una nuova orca in piena salute e una madre come Morgan superfelice» si augura il dottor Soares.

RISCO CAÍDO (GRAN CANARIA) PRESTO, FORSE, NEL PATRIMONIO MONDIALE UNESCO


Gli studi archeologici hanno dimostrato con certezza, attraverso i test con il carbonio 14, che i sedimenti alle pareti della grotta C 6 del sito denominato Risco Caído, sull'isola di Gran Canaria, risalgono al XIII-XIV° secolo. La grotta si trova all'interno di un insediamento ubicato in una zona paesaggistica spettacolare, con una varietà biologica autoctona, ricca di vestigia paleontologiche e grande importanza astronomica, simbolica e cerimoniale, inserita nel contesto archeologico dell'isola. In concreto, la grotta «costituisce un marcatore di solstizio ed equinozio estremamente complesso e singole nel suo concetto e nella sua costruzione», come afferma nel suo sito internet il Cabildo de Gran Canaria.
La grotta era abbandonata quando fu riscoperta nel 1996 dall'archeologo e direttore scientifico del “Progetto Risco Caído”, Julio Cuenca, che cominciò i lavori di ricerca in un fossato utilizzato fino ad allora per conservare la paglia. «Ci rendemmo conto che non si trattava di una grotta comune, perché appariva come scavata e dotata di una cupola perfetta, di un lucernario perforato che non fungeva evidentemente da punto di areazione perché, in base alla sua orientazione non perpendicolare, ma obliqua, si è poi rivelata capace di far filtrare i raggi del sole durante il solstizio e l'equinozio, e inoltre quelli della luna piena», spiega José de León, archeologo e professore di Storia all'Università di La Palmas de Gran Canaria (ULPGC).
Non solo le grotte del sito, ma anche tutto il paesaggio attorno, con la serie di antichissimi santuari già conosciuti in precedenza, hanno rafforzato l'idea che si trattasse già dall'origine di spazi sacri, come lo sono anche le montagne tutte attorno, consacrate dagli antichi canari. E che le grotte e i santuari dell'antichità siano diventati in epoca più recente un osservatorio astronomico molto importante, e che da questi, e fino ai tempi recenti, sia sopravvissuta tutta una serie di elementi culturali che derivano dall'antica popolazione aborigena canaria.
Per questo motivo il Cabildo de Gran Canaria ha proposto ufficialmente che Risco Caído sia inserito nel Patrimonio Mondiale dell'Unesco.

lunedì 16 luglio 2018

TI PIACCIONO LE SPIAGGE NATURISTE? ECCO LE SETTE MIGLIORI DI GRAN CANARIA

Le Canarie capeggiano il ranking di spiagge dedicate al naturismo in Spagna. Nel solo Sud  e Sud-Ovest di Gran Canaria si concentra il maggior numero di zone in cui è permesso, riconosciute dalla Federación Española de Naturismo. Eccole.

Playa del Inglés e Playa de Maspalomas
Con un'estensione di 2.700 m di lunghezza e 50 m di larghezza, sono due spiagge di sabbia fine e rossastra (in basso, con le caratteristiche dune). Qui le onde sono di dimensioni e forza moderate e sono presenti dei soccorritori per i bagnanti. Magnolias Natura, l'unico resort interamente naturista dell'isola, si trova nelle vicinanze di questa spiaggia, nel Campo Internacional di Maspalomas.


Playa de las Mujeres
Nel prolungamento del Paseo de Maspalomas, s'incontra questa spiaggia (in basso). È lunga 520 m e larga 25. Ha una sabbia più scura, vulcanica, con presenza di pietre. È abbastanza protetta dalle onde, ma non dispone di soccorritori.


Playa Montaña de Arena
È una spiaggia selvaggia (in basso), più lontana dalle urbanizzazioni turistiche, di 250 m di lunghezza e 60 m di larghezza. Ha sabbia scura e assenza di soccorritori e di servizi nella costa retrostante, per cui è necessario portare con sé tutto ciò che potrebbe servire. Grazie alla sua orientazione verso Sud-Ovest, vi si possono osservare straordinari tramonti.



Playa de Veneguera
Nella località di Mogán s'incontra questa spiaggia lunga 370 metri e larga 35, con acque abbastanza tranquille, ma soprattutto limpide e adatte al nuoto (qui sotto). Il terreno è, però, pietroso e non sono presenti soccorritori.



Playa de Tasartico
Nella Aldea de San Nicolás, questa spiaggia isolata è lunga 465 m e larga 20 (foto sotto). La linea di costa poco frequentata, ma davvero suggestiva, è formata da rocce e pietrisco, e non ha presenza di soccorritori. Vi si arriva da una lunghissima e tortuosa strada che percorre il Barranco de Tarastico e passa accanto all'omonimo campeggio.



Playa de Güi-Güi
Quella nella foto in basso è probabilmente la spiaggia più selvaggia e di difficile accesso di tutta l'isola. Lunga 360 m e larga 25, ha una sabbia fine e scura, è una località paradisiaca, ma si consiglia di recarvisi quando non imperversa il calore, dal momento che il sentiero per arrivarci non è facilmente percorribile. Si raccomandano calzature robuste e buone scorte d'acqua.






IL MODELLO E ATTORE JON KORTAJARENA MOSTRA LA SUA CASA DI LANZAROTE



Alterna brillantemente le attività di modello e di attore, ed è il personaggio emergente in questo momento in Spagna, osannato dalle ragazzine (d'ogni età) e non solo… Jon Kortajarena colpisce per il suo viso emaciato e sexy al punto giusto e per il suo corpo scultoreo, oggetto del desiderio in tutta la terra iberica isole comprese, tanto da essere scelto come testimonial di una strafamosa (anche in Italia) marca di gelati. Recentemente Jon ha partecipato a Madrid a una grande festa organizzata in suo onore dal famoso brend per augurargli il benvenuto e… brindare all'estate e ai nuovi introiti finanziari che sicuramente il suo personaggio consentirà. Jon ama le donne, ma ha anche una particolare predilezione per l'isola di Lanzarote, di cui si è innamorato la prima volta che vi ha soggiornato da bambino e dove da poco possiede una casa stupenda, realizzata grazie a un celebre architetto che si ispira ai geniali lavori di César Manrique, l'artista poliedrico nativo di Lanzarote che grazie alle sue realizzazione pittoriche e architettoniche ha reso celebre l'isola canaria in tutto il mondo. Questa casa è il rifugio segreto di Jon che qui, lontano dalla vita frenetica di città come Madrid, Londra o New York, si sente perfettamente a proprio agio  e in piena libertà. A volte, poi, Jon   la trasforma in luogo accogliente e conviviale per i suoi amici ma, soprattutto, dolce alcova per i suoi romantici incontri. Nel video la mostra con orgoglio, e con sapiente malizia, ai suoi ammiratori e non solo.
Molti conoscono Jon come modello che ha lavorato per grandi Case di moda come Clavin Klein o Gianni Versace, ma in Spagna il successo presso il grande pubblico è arrivato in qualità di interprete della serie televisiva La Verdad trasmessa da Telecinco, che, ammette, gli ha permesso di scoprire in sé un nuovo talento che intende continuare a coltivare e perfezionare. E allora, in bocca al lupo, Jon!