domenica 19 luglio 2020

SULLE COSTE CANARIE TORNANO LE FOCHE MONACHE


Si narra che l'isolotto di Lobos a Nord Ovest di Fuerteventura debba il suo nome al fatto che un tempo, all'epoca della conquista, ospitava una colonia di foche monache (nella foto un esemplare) che gli spagnoli definirono  “lupi marini”, e da lì derivò il suo nome (“isla de Lobos” significa appunto “isola dei lupi”). A partire dal XV° secolo, i colonizzatori cominciarono a catturarle per poi venderne il grasso e la pelle, tanto che ne decimarono praticamente tutte le colonie. Poi, nel XVII° secolo, la loro cattura smise di essere redditizia perché erano rimasti pochissimi esemplari e non si riusciva più a vendere facilmente ciò che se ne ricavava. Con l'avvento, in tempi recenti, della pesca industriale, e l'uso massivo delle reti da pesca in cui le povere foche monache finivano fatalmente intrappolate, per questa povera specie è arrivata la mazzata finale, con un drastico calo di esemplari nei mari delle Canarie.
Comunque, a partire dalla metà del secolo scorso si sono registrati numerosi casi di osservazioni e, purtroppo, anche di catture a La Palma, Lanzarote e Fuerteventura, con più frequenti osservazioni in queste due ultime forse perché si è trattato di giovani esemplari provenienti in dispersione dall'isola di Madera o dalle acque della Mauritania. Sebbene sembri strano, infatti, esiste una colonia di foche monache in prossimità di Capo Bianco, sulle coste dell'Africa, da dove alcuni esemplari attraversano l'Oceano fino a Madera per poi ridiscendere verso le Canarie.
A partire dal 1995 si cominciò a parlare del progetto di reintroduzione della foca monaca nei mari dell'arcipelago, per molto tempo solo teorizzato senza che si riuscisse mai a realizzarlo. Di recente, il Ministerio de Transición ecologica ha deciso di attuare finalmente il progetto. Dunque è ipotizzabile che presto, qui alle Canarie, si potranno rivedere immagini di foche monache approdate sulle coste incontaminate dell'arcipelago. E questa volta si spera che a nessuno venga in mente di catturarle o ucciderle come si è fatto in un lontano passato.

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