mercoledì 12 agosto 2009

A LA PALMA FINALMENTE INCENDIO DOMATO


Si calcola che in soli tre giorni l'incendio che si è sviluppato tre settimane fa sull'isola di La Palma abbia distrutto circa 2700 ettari di terreno e di verde, mandando in fumo grandi estensioni di pinete e tutta la vegetazione presente sul terreno. Per estinguerlo definitivamente lungo il perimetro di territorio di 15 km investito dalle fiamme, hanno lavorato giorno e notte, per una ventina di giorni, un centinaio di persone tra cui pompieri, personale del Parque Nacional de la Caldera e del Medio Ambiente, nonché volontari locali. E sono molti i privati, molte le associazioni e le autorità locali che hanno dimostrato concretamente la loro solidarietà alla popolazione colpita, portandole soccorso e istituendo fondi di sostegno per le necessità più urgenti.
Tutti abbiamo visto sulle televisioni nazionali e italiane le drammatiche immagini di quest'incendio, uno tra i più gravi che abbiamo riguardato l'arcipelago delle Canarie. Ma tutti qui ricordano ancora anche quello di due anni fa, che colpì invece la zona centro-sud dell'isola di Gran Canaria, provocando anche allora danni ingenti a vegetazione e case rurali.
In questi giorni, un velivolo di Grafcan sta sorvolando La Palma per captare immagini aeree di alta precisione delle zone colpite, utili per valutare con precisione i danni provocati. Il viceconsigliere all'Assessorato al Medio Ambiente locale, Candido Padron, ha visitato in particolare due località tra quelle più colpite, quelle di Mazo e Fuencaliente, e ha affermato che, in seguito all'analisi delle immagini ottenute dalle ricognizioni aeree, sarà possibile stabilire i danni alle specie autoctone e prendere le decisioni opportune per la loro conservazione e il loro recupero, anche allo scopo di evitare l'erosione del terreno.

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