lunedì 30 aprile 2012

SENZA SOLDI PER LA CRISI? ORA L'ABITINO PER LA PRIMA COMUNIONE SI PUÒ AFFITTARE

Maggio è sempre stato sinonimo di matrimoni e comunioni, oltre che mese di grande lavoro per i settori dell'indotto. Ma dall'inizio della grande crisi economico-finanziaria le famiglie europee hanno cominciato un viaggio senza ritorno verso il risparmio anche in questo tipo di cerimonie.
«I tagli in particolare per le prime Comunioni riguardano il numero di invitati, i vestiti e ovviamente i ricordini offerti con le partecipazioni» dice Laura Santana, commessa di un negozio specializzato di Las Palmas de Gran Canaria. Ed è così che nelle vetrine di alcuni negozi ora sono apparsi cartelli in cui è indicato “si affitta per la prima Comunione” (come nella foto di Gerardo Montesdeoca da canarias7.es). Un piccolo segno, certo non bello, che dà la misura di quanto la crisi e le recessione stia riducendo in modo pesante il tenore di vita di molti cittadini europei.
Al momento non è dato ancora sapere se la proposta di quel negozio stia avendo successo.
Quello che non è cambiato, per fortuna, è il numero dei bambini che anche quest'anno festeggeranno le rispettive cerimonie, secondo i dati comunicati dal Vescovado della Diocesi delle Canarie. Per esempio, nella sola parrocchia Nuestra Señora del Carmen, nel quartiere storico de La Isleta  a Las Palmas del Gran Canaria, questo mese faranno la loro prima comunione 60 bambini. E in tutte le isole Canarie si celebreranno circa 10 mila prime comunioni. Vita la situazione si può purtroppo prevedere che per i loro figlioletti alcuni genitori ricorreranno ad abitini presi proprio in affitto o ricicleranno quelli usati in passato dai fratelli ormai più grandicelli.

lunedì 9 aprile 2012

SALVIAMO LE SALINE DI LANZAROTE, UNA DELLE PIÙ BELLE METE TURISTICHE LOCALI, A RISCHIO DI CHIUSURA




La proprietà della saline Janubio, situate nella località di Yaiza (Lanzarote) e attualmente in produzione, ha incassato l'appoggio del Consiglio della Riserva della Biosfera per ottenere dal Gobierno de Canarias e dallo Stato spagnolo il sostegno istituzionale al fine di evitare che questa attività artigianale chiuda definitivamente. Un conflitto di competenze tra il Ministero dell'agricoltura (cui secondo la proprietà spetterebbe il compito di preservare le saline, visto che vi si ottiene un prodotto agro-alimentare) e quello dell'industria (cui sono affidate attualmente le saline) e una mancanza di iniziative per incrementare il consumo e migliorare la competitività del sale marino prodotto hanno fatto sì che le saline di Janubio producano ogni anno tra un milione e mezzo e due milioni di chili di sale marina, ossia solamente un 20 per cento della capacità di produzione totale. E per il futuro si prospetta perfino la chiusura definitiva.
La visita alle saline di Janubio è anche un punto obbligato nell'itinerario che i turisti scelgono durante la visita alla zona Sud di Lanzarote. Lasciare che si deteriorino ulteriormente vorrebbe dire non solo chiudere per sempre questa importante attività, ma anche eliminare un importante elemento del patrimonio naturale e culturale dell'isola. Per questo motivo il Consiglio della biosfera si rivolgerà al Ministero dell'industria spagnolo perché crei appositamente l'istituzione “Zona di interesse ambientale e culturale con potenziale incidenza turistica” in cui includere appunto le saline di Janubio e La Geria situate a Lanzarote.
Nel 2010 il Parlamento de Canarias ha approvato, all'unanimità di tutti i gruppi presenti nella Camera autonomica, una proposta di legge con la quale si dava mandato al Gobierno regional di mettere in atto misure per proteggere le saline marine delle isole.
«Ma fino a questo momento non se ne è fatto nulla né tantomeno abbiamo ricevuto aiuti di qualunque natura» afferma Carlos Padrón, il proprietario delle saline di Janubio (nella foto, una veduta dello stabilimento).

EVVIVA IL PODENCO CANARIO! ESPOSIZIONI E CONCORSI PER PROMUOVERLO E DIFENDERLO






Si moltiplicano le manifestazioni per promuovere l'allevamento e la conservazione del Podenco canario, un cane snello e leggero, agile e veloce, e per questo utilizzato soprattutto per la caccia. A questa razza sono dedicate numerose manifestazioni che si stanno svolgendo proprio in queste settimane.
Giorni fa infatti si è tenuto a Fuerteventura il secondo concorso per l'elezione dei due migliori esemplari (maschio e femmina) della razza canina del Podenco canario. La manifestazione, organizzata dal “Club de Podenco canario Isla de Lobos”, si è svolta nella località di La Oliva e ha visto la partecipazione di un'ottantina di esemplari canini alla presenza di un folto pubblico. È stato arduo giungere alla proclamazione dei vincitori da parte del giudice specialista Tito Monzón e del suo assistente Pedro Falcón, dato il gran numero di bellissimi esemplari presentati, alcuni dei quali giunti dall'isola di Lanzarote, ma alla fine sono stati eletti come migliori Canelo e Keka.
E per il prossimo 15 aprile, sempre a Fuerteventura, è prevista la terza esposizione monografica del Podenco canario in occasione della Feria agrícola y ganadera (Feaga).
E allora, evviva il Podenco canario!

(Sopra, foto della manifestazione di Fuerteventura dei giorni scorsi da laprovincia.es e la locandina della prossima esposizione del Podenco canario che si terrà il 15 aprile a Fuerteventura)