sabato 24 dicembre 2011

DA DAVID GONZALEZ, “CERVELLO” DELLA SQUADRA DI CALCIO UD LAS PALMAS DE GRAN CANARIA, AUGURI A TUTTI I TIFOSI


A Gran Canaria è una vera star. Da nove anni infatti David González è il “cervello” della UD Las Palmas de Gran Canaria (è nato in questa città il 25 agosto 1981), squadra calcistica che brilla nell'ambito del campionato calcistico spagnolo ma, ammette González, ha bisogno di maggiore regolarità e intraprendenza. Ci pensa lui a tener alto il morale dei suoi compagni, e anche per questo si è pensato a lui nell'affidare a una personalità locale il compito di augurare un Buon Natale e un Felice Anno Nuovo a tutti i grancanari e… a tutti gli sportivi europei. Eccolo in versione Babbo Natale mentre brinda idealmente con tutti i tifosi (foto di Alberto Plaza da laprovincia.es).

SULLA SPIAGGIA DI LAS CANTERAS (LAS PALMAS DE GRAN CANARIA) UN ENORME PRESEPE DI SABBIA






Ecco come appare in questi giorni la spiaggia di Las Canteras a Las Palmas de Gran Canaria: popolata da enormi sculture in sabbia che ricordano i vari episodi riguardanti la Natività di Gesù. Uno spettacolo che merita senz'altro una visita. Le immagini tratte da laprovincia.es sono del fotografo Sánchez Prada.

venerdì 23 dicembre 2011

Nuevo Porsche 911 Carrera Cabriolet 2012.mp4

IN UNA CLIP LA NUOVA PORSCHE 911 CARRERA CABRIOLET A TUTTA VELOCITÀ PER LE STRADE DI GRAN CANARIA

Ormai è una gara tra grandi marche nello scegliere le Canarie come location per i propri messaggi pubblicitari. Dopo Ryanair, vogliamo parlare della casa automobilistica Porsche che, per lanciare la sua nuova 911 Carrera Cabriolet 2014.mp4 e mostrarne le alte prestazioni, ha scelto di farle percorrere a tutta velocità le strade impervie di alcune zone dell'isola di Gran Canaria. E così, oltre ad ammirare la nuova bellissima, scattante auto, chi guarda la clip sopra (disponibile su You Tube) può rimanere affascinato da paesaggi mozzafiato che si offrono allo sguardo di tutti coloro che percorrono Gran Canaria in lungo e in largo alla scoperta delle sue bellezze a volte segrete. Buona visione.

mercoledì 14 dicembre 2011

Making of Cabin Crew Charity Calendar 2012

SONO STATE SCATTATE A LANZAROTE LE FOTO DEL CALENDARIO BENEFICO RYANAIR 2012



9 mila calendari (benefici) 2012 già venduti (al prezzo di soli 10 €) sui 10 mila stampati. È un bel successo, non c'è che dire, per Ryanair, la compagnia aerea più amata dai passeggeri di tutta Europa. Al novero delle “sante” (un tempo c'era solo “santa” Ikea, osannata perché permetteva e permette di arredare la propria casa senza svenarsi), si è aggiunta infatti anche “santa” Ryanair, che consente di viaggiare, seppure con qualche restrizione e con qualche proposta di troppo per indurti a comprare sigarette, carte telefoniche e quant'altro, a prezzi accessibili a tutte le tasche.
Tra le sue proposte, il calendario (benefico) è sicuramente la più prestigiosa, e ogni anno Ryanair s'impegna a fornire ai suoi fedelissimi un prodotto di alta qualità, con una location di prestigio. Quest'anno, per l'appunto, è toccato a Lanzarote. Le fotografie alle più avvenenti tra le sue hostess, in puro stile rétro, sono state scattate sull'isola dei vulcani lo scorso settembre e ci consentono di ammirare, oltre alle ragazze più sexy in forza alla compagnia aerea irlandese, anche alcuni scorci naturalistici mozzafiato.
«Siamo orgogliosi del fatto che quest'anno lo sforzo delle nostre fantastiche, bellissime assistenti di volo consentirà la raccolta di 100 mila €, per un totale di 500 mila € da quando fu pubblicato il nostro primo calendario, cinque anni fa» ha dichiarato Stephen McNamara, dirigente Ryanair. «Quest'anno il ricavato andrà a DEBRA, un'associazione che si occupa di bambini affetti da una malattia poco conosciuta, la epidermolisi bollosa, e che consente a loro e ai genitori di trascorrere periodi di vacanza nelle proprie strutture. Sono sicuro che il fatto di mostrare queste affascinanti assistenti di volo invoglierà tantissimi passeggeri europei a salire sugli aerei Ryanair nella speranza di poterle incontrare».
Tra loro, c'è anche una ragazza italiana, Ornella Matrisciano. E, proprio per questo, McNamara confida che i passeggeri italiani diano un loro importante contributo affinché anche le ultime mille copie del calendario siano vendute rapidamente, acquistandolo magari come regalo di Natale e invitante augurio per il 2012 che sta per cominciare.
Il calendario è in vendita sia a bordo degli aerei Ryanair sia sul sito della compagnia aerea, www.ryanair.com.
Il suo making off è disponibile su YouTube (in alto).

domenica 11 dicembre 2011

ARRIVATO DAL SENEGAL SU UN BARCONE DI DISPERATI, ORA DIAL MASSE È UN PROMETTENTE CAMPIONE DI LOTTA CANARIA


La storia di Dial Masse (nato a Dakar nel 1980) ha avuto un esito felice, però avrebbe potuto concludersi in tragedia, come per molti che come lui hanno affidato il proprio destino a un barcone per sfuggire alla miseria e approdare in un posto dove costruirsi un futuro migliore. Anche Dial, infatti, è salito su uno di questi barconi di disperati inseguendo un sogno, e oggi sorride.
Nella Unión Sardina, una società che gareggia nella specialità sportiva della lotta canaria, tutti hanno un debole per lui.
«È un grandissimo compagno, un esempio per tutti, un fenomeno» afferma Carmelo Rodríguez, referente carismatico della squadra di Vecindario, una località del sud-est di Gran Canaria, sottolineando il fatto che Dial è molto apprezzato per le doti umane oltre che quelle sportive, favorite dalla sua morfologia perfetta per lo sport tipico delle Canarie.
«Volevo andare in cerca di una vita migliore e non ci ho pensato due volte quando c'è stata l'occasione di unirmi a un gruppo di connazionali che coltivavano il mio stesso sogno» racconta. «Facevo il pescatore e me la passavo molto male, per cui ho voluto tentare la sorte, consapevole che dove sarei arrivato sicuramente sarei stato meglio che nel posto dove vivevo allora. All'inizio gli altri occupanti del barcone non volevano accogliermi, ma io ho setto loro che se volevano lasciare il porto avrebbero dovuto farmi posto. E così alla fine hanno detto di sì. Ho lasciato alle mie spalle amici e parenti. Non ho avuto il tempo di avvisarli, è successo tutto così, all'improvviso. Non era il momento di fermarsi a riflettere, a dubitare, a farsi sopraffare dai sentimenti».
E tutto per ricominciare da zero. Dopo la partenza dal Senegal, Dial ha trascorso dieci giorni in mare assieme ai suoi compatrioti fino ad arrivare sulla costa di Arguineguín.
«Durante il tragitto, abbiamo incontrato altri barconi zeppi di nostri connazionali e abbiamo cercato di aiutare tutti queli in difficoltà» racconta ancora. «Però non sempre è stato possibile. Sono stati dieci giorni che non potrò mai dimenticare, perché ti segnano per sempre. Avevamo acqua e cibo a sufficienza, però durante un guasto al motore confesso di aver avuto paura. Credo sia normale. Però poi riuscimmo a ripartire e nessuno è morto, anche se in vari altri casi non è stato così ed è avvenuta una tragedia. Ma il mio destino ha voluto così».
Dial ha messo piede sul territorio grancanario alla fine del 2006.
«Al nostro arrivo ci hanno dato caffè e biscotti» ricorda con emozione. «I poliziotti ci hanno trattato bene. Io non temevo nulla, anche se per me tutto era nuovo e non sapevo neppure in quale luogo eravamo approdati. Sentivo però che era il posto in cui avrei realizzato il mio sogno. Ho trascorso sei mesi nel centro della Cruz Roja di Vecindario, con momenti assai duri come quando finalmente ho potuto parlare con i miei genitori e ho raccontato loro di trovarmi qui».
Si emoziona ancora parlando di loro, perché da quel momento non li ha più visti.
Durante i mesi in cui è stato trattenuto, ha cominciato a imparare la lingua, a familiarizzare con un mondo del tutto sconosciuto, sempre convinto che qui era il posto in cui vivere.
«Mi sono adattato a tutto perché non volevo assolutamente tornare indietro e questo mi ha dato la forza di superare tutti gli ostacoli» afferma. «Ero giovane, non conoscevo nessuno, non possedevo nulla, dipendevo dagli aiuti. Però sono andato avanti».
Un giorno è capitato sul campo della Union Sardina.
«In Senegal avevo praticato la lotta locale, un po' diversa da quella canaria, però con prese abbastanza simili» racconta ancora. «Non ero in forma, ovviamente, però ho voluto provare lo stesso. E subito sono stato accolto nel miglior modo possibile».
Da allora ha fatto parte di alcune équipe fino a tornare alla Union Sardina.
«Non mi pagano però mi danno il sufficiente per pagarmi il mangiare e i trasferimenti » confessa. «La mia stima per la direzione e i compagni è massima. Non ho parole per ringraziarli per tutto quello che fanno per me».
Tra poco Dial Masse otterrà i documenti per la cittadinanza spagnola. Sposato con Vanessa Valido, padre di Yeray, che è nato in una data fatidica per i superstiziosi (l'11-11-2011), abita al Cruce de Arinaga e da tempo cerca un lavoro.
«Ho fatto anche il muratore e sono disposto a farlo ancora per portare avanti la mia famiglia» confida. «Inoltre, vorrei tanto poter tornare un giorno in Senegal per rivedere i miei genitori e i miei fratelli. Mi manca solo di dare un abbraccio a tutti quelli che ho lascito laggiù, ma sono comunque già molto contento di aver realizzato il mio sogno di arrivare fin qui».
Dial sorride con generosità e sincerità. Il suo è il sorriso di un uomo pieno di gratitudine.

(nella foto da canarias7.es un'immagine del senegalese Dial Masse mentre si allena con i compagni della Unión Sardina, società sportiva di Vecindario, Gran Canaria)

RAGAZZI DI LAS PALMAS A SCUOLA DI SCULTURA CON LA SABBIA DAGLI ARTISTI CHE HANNO CREATO IL PRESEPE SULLA SPIAGGIA



Immersi nella sabbia fino alle ginocchia e ai gomiti, nei giorni scorsi gli allievi della scuola García Escámez di Las Palmas de Gran Canaria hanno liberato la loro fantasia dopo aver appreso le tecniche per modellare la sabbia durante la loro visita al Presepe scolpito sulla spiaggia, all'altezza della piazza Saulo Torón. L'attività faceva parte dei laboratori organizzati dal Comune per fare interessare i giovani a quella che ormai è diventata un'attrativa turistica per la città e per tutta l'isola.
Le mille tonnellate di sabbia utilizzate per la costruzione del Presepe, alla quale hanno partecipato otto scultori giunti a Las Palmas da diverse parti del mondo, hanno impressionato e un po' spaventato gli allievi che hanno assistito alla costruzione della rappresentazione biblica, quest'anno giunta alla sesta edizione.
Da oggi e fino al prossimo 22 dicembre, saranno circa 6 mila gli scolari che visiteranno il Presepe di sabbia (rimarrà modellato sulla spiaggia fino al prossimo 7 gennaio), per ammirare il quale non è previsto alcun biglietto d'ingresso a pagamento, ma sono comunque gradite donazioni. E il ricavato verrà donato interamente alla Caritas locale.
Aday Rodríguez, membro della ditta Soportes, promotrice del Presepe, ha spiegato che scopo del laboratorio è che non solo i ragazzi imparino l'arte di modellare la sabbia dal vivo, ma che diventino a loro volta promotori dell'iniziativa e, soprattutto, che questa lasci in loro il seme di un possibile futuro da artisti.
«Alcuni giovani hanno cominciato come collaboratori alcuni anni fa e sono diventati, poi, figure di primo piano in quest'arte» spiega.
Il Presepe di sabbia sulla spiaggia di Las Canteras è una delle tante composizioni artistiche che in questi giorni si possono ammirare sull'isola di Gran Canaria, dove nonostate il trascorrere degli anni si è mantenuta un'ottima tradizione al riguardo.
Una tradizione, spiega il giornalista Antonio Cruz Domínguez, che entrò in crisi solo negli Anni '50, quando furono in voga altre icone natalizie negli ornamenti delle vie e degli edifici pubblici, ma ciononostante la celebrazione iconografica della Natività si è saputa mantenere alle Canarie fino al giorno d'oggi. Domínguez ha ricordato che le luminarie che in queste notti risplendono nelle strade della capitale non devono oscurare il vero significato del Natale e le difficoltà di tante famiglie meno fortunate.

(nelle foto da laprovincia.es due momenti della lezione di scultura con la sabbia per gli scolari di Las Palmas sulla spiaggia di Las Canteras)

L'ORCA MORGAN È GIÀ AL LORO PARQUE DI TENERIFE E SI STA AMBIENTANDO BENISSIMO


È arrivata solo qualche giorno fa al Loro Parque di Tenerife e già dà segni di buon adattamento. L'orca Morgan (vedi uno dei post precedenti), giunta alle Canarie in seguito a una sentenza di un giudice olandese, ha già cominciato a integrarsi molto bene con il resto del gruppo e si è già unita con successo ad altre due femmine della sua specie, con un processo di socializzazione coordinato dall'équipe di veterinari e istruttori del centro.
Morgan passa parte del suo tempo anche con la cucciola Adán, che è nata in cattività al Loro Parque poco più di un anno fa. Nel frattempo, gli studiosi sono già impegnati a studiare il suo comportamento dal punto di vista delle emissioni locali, delle sue relazioni e così via.
A poco a poco si realizzerà appieno la sua integrazione con il gruppo di tutti gli esemplari - quattro orche giunte qui dagli Stati Uniti, più la piccola Adán, appunto - con cui stabilirà le relazioni sociali necessarie per il suo sviluppo.
Come ho già detto in precedenza, Morgan fu trovata ferita nel giugno 2010 nel mare della costa olandese e, una volta recuperata, il Governo locale ha deciso di farla trasferire al Loro Parque in quanto, per salvaguardare la sua sopravvivenza, non era possibile lasciarla libera.
L'orca è arrivata a Tenerife in aereo con un volo di quattro ore e mezza di volo durante il quale è stata assistita da più di 30 operatori tra tecnici, istruttori e veterinari.

(nella foto da canarias7.es l'orca Morgan - al centro dell'immagine - mentre gioca con altri esemplari presenti nell'orcario del Loro Parque di Tenerife)

domenica 4 dicembre 2011

“DONA 1 GIORNO”, LA NUOVA CAMPAGNA UNICEF ESPAÑA PER SALVARE MILIONI DI BAMBINI COLPITI DA DENUTRIZIONE NEL MONDO


Fare in modo che un bambino superi i primi mille giorni di vita, i più importanti, per assicurargli la vita ed evitargli di morire per gli effetti della denutrizione è l'obiettivo della campagna “Dona 1 día” (Dona un giorno) di Unicef España, che nei giorni scorsi è stata presentata ufficialmente a Las Palmas de Gran Canaria. La presidente di Unicef Canarias, Nereida Castro, ha spiegato che, per partecipare alla campagna, basta inviare un SMS (di un costo di 1,20 euro) con la parola DIA al 28028, e si può così coprire le spese di mantenimento di un bambino colpito da denutrizione grave per un giorno. Unicef calcola che con 42 euro si copre il trattamento completo perché un bambino non soccomba alla mancanza di alimenti.
La campagna ha l'obiettivo di evitare la morte di 2,5 milioni di bambini minori di 5 anni che, secondo l'Organizzazione delle Nazioni Unite la quale lotta in favore dei diritti dell'infanzia, muoiono ogni anno nel mondo a causa della denutrizione.
Questo problema, endemico in molte zone del mondo, è peggiorato negli ultimi anni a causa della siccità e della carestia soprattutto nel continente africano, in particolare nel Corno d'Africa (Etiopia, Eritrea, Kenia, Somalia e Uganda), dove attualmente si vive la situazione più grave degli ultimi 60 anni.
Tra le personalità che fanno da testimonial alla campagna Unicef c'è Sitapha Alfred Savane, celebre giocatore e capitano del Club Baloncesto (pallavolo) Gran Canaria originario del Senegal. Il giocatore ha invitato tutta la società canaria a sostenere la campagna Unicef.
«In questa situazione di crisi mondiale, le cose in Africa sono peggiorate molto – afferma. – Ogni persona che può donare un giorno, ha il dovere di farlo».

(nella foto da laprovincia.es, il pallavolista del Club Baloncesto Gran Canaria Sitapha Alfred Savane con volontari e collaboratori di Unicef España per la campagna “Dona 1 día)

È UN “GUAPO” CANARIO IL SECONDO CLASSIFICATO AL CONCORSO DI “MISTER ESPAÑA” 2011


Classificarsi secondo finalista al concorso per l'elezione di Mister España non è cosa da poco: convincere a votare per te i giurati della manifestazione vuol dire infatti avere bellezza e personalità da vendere. Doti che evidentemente Néstor Acosta Arencibia (nella foto), giovane aitante già eletto Mister Las Palmas de Gran Canaria nel 2010 che è riuscito nell'impresa, possiede appieno. Al gala che si è svolto nel Palacio de los Sueños di Siviglia sere fa, è apparso sicuro di sé ma anche emozionato perché a tentare di strappare lo scettro di spagnolo più “guapo” del 2011 c'erano altri 51 rivali, ragazzi aitanti quanto lui, tra cui era davvero arduo scegliere il più bello di tutti. Alla fine la giuria ha nominato come vincitore un altro “guapissimo”, Dieto Otero Téllez, ma ha riservato comunque il posto d'onore al bel canario Néstor.
Tornato sulla sua isola, Néstor è stato accolto con entusiasmo non solo dai suoi parenti e amici.
«La cosa che mi più mi ha affascinato – afferma ora – è che ho potuto conoscere un sacco di amici nuovi. Se dovessi invitare tutti nella mia casa di Las Palmas de Gran Canaria dovrei prevedere una lista d'attesa che si rivelerebbe molto lunga».
Potenza della popolarità e… della bellezza.

LA MONTAGNA NON CONOSCE BARRIERE: ALLA PROSSIMA TRANSGRANCANARIA DI MARZO ANCHE DISABILI



Si profila un'importante novità per Transgrancanaria, il meeting sportivo che si terrà i prossimi 2 e 3 marzo 2012, in particolare nell'ambito della The North Face Transgrancanaria, pioniera nelle Canarie per le imprese in montagna. La gara avrà una nuova sezione, la Transcapacidad, aperta alle persone portatrici di una qualsiasi forma di handicap: motoria, sensoriale o intellettiva. Come a sottolineare che, quando si ha volontà, si superano anche gli ostacoli che appaiono insormontabili.
Alla montagna, si sa, non importa la velocità ma il ritmo dei passi. E a muoverli è la capacità di raggiungere un sogno. Ne sa qualcosa José Manule Estévez, un non vedente che si propone di partecipare alla prossima edizione di Transgrancanaria nel percorso di 123 km, gara regina della manifestazione, che può contare anche su altre tre modalità: 96, 42 e 24 km. José Manuel, madrileño, parteciperà con due guide che lo accompagneranno durante il tragitto. I tre saranno collegati tra loro da una barra metallica di circa 3 metri. E sarà prima volta per José Manuel a una gara ufficiale.
Per il 2012 la Transcapacidad spera di poter contare su un'ampia partecipazione di persone disabili provenienti sia dall'arcipelgo sia dalla penisola spagnola, e perché no? anche dall'estero. Il germe di questa iniziativa è da cercare nell'ultima edizione della Transgrancanaria. José Luis Hernández, un giovane colpito da paralisi cerebrale, ha potuto completare il percorso di 24 km su una sedia adattata grazie all'aiuto di Reynaldo Ramos, César Díaz e Irina Gruñeiro, un'équipe di irrequieti imprenditori. Anche due giovani autistici, Mario Guadalupe e Adrián Peña, sono riusciti nell'impresa grazie al loro istruttore, Borja González, uomo entusiasta e instancabile, capace di coinvolgere chiunque in un suo sogno.
Il successo di entrambe queste imprese ha convinto gli organizzatori di Transgrancanaria, Fernando González e David Déniz, a creare una sezione apposita, fedeli al loro impegno a che la “famiglia Trans” continui a crescere, aperta a ogni possibilità. La montagna sta aspettando, perché a lei non importa la forza dei corridori, ma il valore delle loro impronte.

(nella foto, il madrileño José Manuel, non vedente, durate una sua impresa sportiva assistito da due guide)

PER LA GIORNATA MONDIALE DELL'AIDS 2011 ALLE CANARIE DISTRIBUITI GRATIS 115 MILA PRESERVATIVI


La data dell'1 dicembre, dichiarata internazionalmente Giornata mondiale dell'Aids, è stata commemorata con forza ed efficacia dalla Consejeria de Sanidad del Gobierno de Canarias attraverso la Dirección General de Salud Pública. Nell'ambito della campagna di sensibilizzazione riguardo alla grave malattia, la Consejeria ha realizzato la distribuzione gratuita di 115 mila preservativi in collaborazione con consigli comunali, municipi e organizzazioni non governative canari. Per quest'anno il motto della campagna era “30 anni di risultati, 30 anni di sfide”, scelto anche per ricordare i 30 anni dalle prime diagnosi della malattia che esiste tuttora, anche se non se ne parla più con il dovuto risalto. In Italia, per esempio, non solo non si fanno più campagne sull'Aids, ma si continua a negare pervicacemente perfino l'esistenza e l'utilità del preservativo, per compiacere le assurde e anacronistiche chiusure ideologiche della Chiesa in merito.
Per l'occasione la Consejeria de Sanidad del Gobierno de Canarias ha editato una pubblicazione commemorativa 1981-2011 sulle tre decadi appena trascorse nella lotta contro l'Aids, con la quale si è voluto anche rendere omaggio alle tante vittime dell'infezione così come a tutte le persone che hanno dedicato i propri sforzi in questa impresa, a partire dai familiari passando per amici e sanitari fino ai ricercatori impegnati nella ricerca delle cure più appropriate e di un eventuale, e purtroppo ancora lontano, vaccino.
Per contribuire a questa riflessione, oltre ai 115 mila preservativi, sono stati distribuiti anche 1.300 manifesti e 25 mila opuscoli, che si aggiungono alle iniziative delle organizzazioni non governative e associazioni locali impegnate nel contrastare il VIH/Aids.