sabato 26 settembre 2009

LA PALMA, UNA DESTINAZIONE TURISTICO-ASTRONOMICA UNICA IN EUROPA


La possibilità di osservare le stelle da un punto di osservazione unico al mondo può essere la premessa ideale per un turismo culturale e di qualità. Per svilupparla sempre più, nell'isola di La Palma, che sul suo Roque de Los Muchachos, a più di 2 mila metri di altezza sul livello del mare, ospita il Grantecan ossia il più grande osservatorio astronomico del mondo, nei giorni scorsi le autorità locali (in particolare il Consigliere e l'Associazione che si occupano dello Sviluppo rurale di La Palma) hanno organizzato il seminario “Sentierismo sotto le stelle”, dedicato agli agenti turistici locali, per illustrare loro un prodotto vincolato all'astronomia.
«La Palma deve sfruttare al meglio le opportunità che il turismo astronomico le offre dal punto di vista del paesaggio e della conoscenza» ha dichiarato al quotidiano Canarias 7 Antonio Gonzalez, presidente del Gruppo astronomico di las Palmas nel “Foro astronomia para tod@s”, che si è svolto nel Museo Benahorita di Los Llanos di Aridane, nell'ambito della decima edizione dei corsi estivi dell'Università ambientale di La Palma.
Gonzalez ha riconosciuto che «anche se c'è molta strada ancora da percorrere, la comunità di La Palma è sempre più cosciente delle ripercussioni socioeconomiche che l'osservazione e lo studio del cielo offrono, soprattutto tenendo conto che l'isola gode del privilegio di avere uno dei cieli più limpidi d'Europa. Dunque, saranno organizzati nuovi seminari per diffondere nella comunità di la Palma i vantaggi che comportano sia, appunto, l'osservazione del cielo sia la valorizzazione del nostro patrimonio naturale, che devono convincere tutti quanti della necessità di sfruttare le sinergie tra questi due ambiti».
Nel corso del seminario organizzato appunto in quest'ottica, si è parlato «delle idee e dei progetti nei quali stanno lavorando imprese, associazioni ed enti pubblici locali per creare a La Palma una destinazione di stelle» ha dichiarato il Consigliere allo sviluppo rurale. In particolare, il seminario ha puntato sull'abbinamento sentierismo-astronomia, che sicuramente può rivelarsi una formula valida e redditizia per la popolazione locale.

domenica 20 settembre 2009

LA REGINA SOFIA APPOGGIA I PROGETTI AMBIENTALISTI DI FUERTEVENTURA


Nei giorni scorsi, Fuerteventura ha vissuto un evento davvero storico: la visita di Sua Maestà la regina Sofia di Spagna. Con la sua presenza sull'isola dell'arcipelago canario, la regina Sofia ha voluto ufficializzare il suo appoggio a due progetti ambientalisti molto importanti: quello che vuole tutelare la riproduzione della tartaruga Caretta caretta e quello che promuove la difesa e lo sviluppo dell'isola come Biosfera marina. Doña Sofia, accompagnata dalle maggiori autorità centrali e locali canarie, si è recata prima di tutto sulla spiaggia di Corralejo e sull'isoletta di Lobos (municipio di La Oliva, nord di Fuerteventura), inserite nella riserva della Biosfera approvata proprio recentemente dall'Unesco. Subito dopo, in elicottero, è giunta sulla splendida spiaggia di Cofete, inserita nell'ambito del Parco naturale di Jandia (municipio di Pàjara, zona sud dell'isola), e ha partecipato alla messa in mare di alcuni giovanissimi esemplari di tartaruga Caretta caretta, attorniata da volontari e collaboratori del progetto stesso. Con i quali si è intrattenuta cordialmente, com'è consuetudine della democraticissima Casa reale spagnola nei confronti dei propri sudditi.

martedì 15 settembre 2009

TORNA IN AUGE IL GUARAPO, PRODIGIOSO MIELE DEGLI ABORIGENI


Se ne nutrivano già gli aborigeni delle Canarie prima della conquista spagnola e per secoli è rimasto uno degli alimenti della cucina tradizionale canaria. Ora però il guarapo, deto anche miele di palma, è stato riscoperto e rivalutato, e il suo utilizzo potrebbe espandersi presto anche molto al di là dell'arcipelago, in particolar modo nei Paesi arabi.
Tutto merito di una felice intuizione, unita a un pizzico di fortuna, avuta da Edoardo Franquiz, un abitante dell'isola di La Gomera che un anno fa circa lavorava nella finca di un principe degli Emirati arabi a Marbella, e gli fece assaggiare il celebre guarapo che lui stesso produceva in quantità artigianali per uso familiare. Questo alimento ha trovato subito il massimo gradimento nell'ambito della famiglia e tra gli amici del principe, che ne hanno ordinato quantità sempre crescenti alla piccola azienda, fondata appositamente in fretta e furia a La Gomera da Franquiz e da un socio (www.mieldepalma.com). Da allora, la produzione di guarapo è in costante aumento e fa di questa impresa artigianale di La Gomera un piccolo miracolo in piena recessione economica.
Il guarapo sta avendo molto successo nei Paesi arabi anche perché quelle popolazioni ricorrono frequentemente al miele per addolcire i propri piatti (per esempio per accompagnare l'agnello al forno) o in pasticceria.
Ora Eduardo Franquiz e il suo socio in affari intendono affidare a una ditta spagnola il compito di distribuire il loro prodotto in tutta la penisola e in Europa.
«I giovani cuochi sanno imparando a utilizzarlo nella loro cucina creativa – affermano. – E così il guarapo potrà uscire finalmente dal ristretto ambito della cucina tradizionale canaria».
Le prime cronache dopo la conquista delle Canarie da parte degli spagnoli riferiscono come gli aborigeni estraevano e usavano la linfa della palma come risorsa alimentare e medicinale. A Gran Canaria il suo utilizzo è tuttora diffuso nelle zone interne, da Tejeda a San Roque, da Tirajana a Tafira. Ma ora è La Gomera a rilanciare il suo uso.
Il guarapo viene estratto goccia dopo goccia durate la notte grazie a incisioni praticate nella sommità della palma. La linfa viene incanalata in piccoli tubi e portata nei contenitori posti a terra, e infine raccolta.
Una piccola notazione di tipo nutritivo. Il miele di palma, oltre a essere un prodotto naturale e biologico al 100 per cento, è un ottimo ricostituente. È l'ideale per sportivi grazie al suo alto contenuto in magnesio e potassio. Da un'analisi realizzata da Alberto Castilla e Pedro Abreu per confrontare le qualità di miele di palma e quello di api, è risultata una netta superiorità del primo quanto al contenuto di calcio, sodio, zinco, fosforo, ferro, rame e potassio.
«Ora stiamo studiando più a fondo il suo potenziale nell'ambito della medicina popolare canaria e quale può essere il suo utilizzo in medicina sportiva – afferma Eduardo Franquiz. – Ma è sicuro che, oltre a essere un alimento squisito, è anche un ottimo mezzo per applicare in modo dolce e biologico l'oligoterapia, in quanto fornisce un notevole apporto di sostanze energetiche e minerali».

UNA VOCE CHE INCANTA CON LA SUA PUREZZA


È tornato nella “sua” isola, Gran Canaria, dopo una lunga e acclamata tournée che lo ha portato a esibirsi nelle più prestigiose sedi dell'arte e della musica della penisola iberica, tra cui il Casino di Murcia, il Palazzo del Negralejo, il Palazzo di Cristallo di Madrid, il Palazzetto dei Marchesi di Villaba, il Palazzo di Salinas e, come ultima tappa, il palazzo di Aranjuez. E ora José Antonio Betancort (nella foto in una copertina del magazine di Canarias 7, quotidiano di Las Palmas di Gran Canaria), il “divino” controtenore che affascina con la sua voce acuta e intensa come quella dei celebri castrati e in particolare del celeberrimo Farinelli, si sta godendo il meritato riposo. Ma sono ancora nell'aria le sue insuperabili interpretazioni di brani tratti dalle opere di musicisti del calibro di Haendel e Monteverdi, che Betancort ha proposto al pubblico accompagnato dalla Camerata barocca del Palazzo del Pardo di Madrid e dal clavicembalista italiano Andrea Nacarelli, i quali hanno utilizzato strumenti e abiti originali del secolo XVIII, sullo sfondo di meravigliosi scenari dell'epoca.
È la seconda volta che il bravissimo controtenore propone con grande successo questa tournée. Già l'anno scorso ha ottenuto riconoscimenti e premi per le sue memorabili esibizioni e neppure quest'anno il successo è mancato. Ora altre sfide lo attendono allo scopo di far conoscere la musica e il canto lirico barocco in tutta Europa attraverso i concerti e le incisioni discografiche che lo attendono.

domenica 13 settembre 2009

I VINI CANARI SONO MOLTO APPREZZATI, ANCHE IN GIAPPONE

Reportages audiovisivi periodici su cantine selezionate, interviste alle principali personalità del mondo del vino in Spagna e, in particolare, nelle Canarie (principalmente enologi, produttori di vino, critici e sommelier). E, poi, promozione di viaggi a tema enologico nonché di incontri dei più quotati esperti nei migliori ristoranti delle più suggestive località spagnole e canarie. È questo, in estrema sintesi, il contenuto di un nuovo sito, Spain Monogatari, aperto da Juan S. Betancor, un apprezzato documentarista di Gran Canaria, dedicato ai sempre più numerosi appassionati dei vini spagnoli che risiedono nel Paese del Sol Levante, e cioè il Giappone. Qui il consumo di vino made in Spain sta aumentando notevolmente anche grazie al traino della cucina iberica, sempre più apprezzata dai nipponici, con la conseguente apertura di un centinaio di bar e ristoranti in stile spagnolo. Il sito vuole essere, dunque, un punto di riferimento per tutti gli entusiasti del vino e per i giovani giapponesi che incominciano a interessarsi ai vini di queste terre. Per questo si dedica in particolare anche a mostrare i possibili legami tra i vini spagnoli e la cucina giapponese.
«Nel nostro portale non mancheremo di promuovere anche gli eccellenti vini canari, come il bianco di Lanzarote o i rossi di Tenerife e Gran Canaria. – ha dichiarato Juan S. Betancor al quotidiano Canarias 7 – I nostri vini infatti hanno molto da offrire all'esigente consumatore giapponese quanto a qualità a prezzo, e inoltre perché sono di vario taglio, freschi e corposi. Tuttavia devono competere con gli altri eccellenti vini francesi, italiani e cileni».
Attualmente sono 490 le cantine spagnole che esportano i loro vini in Giappone, tra cui 50 con denominazione di origine. E secondo i dati delle Camere di commercio e dell'Istituto di commercio estero di Spagna, l'importazione di vino spagnolo in Giappone è passata da 7.149 kilolitri del 2006 a 8.237 del 2007.

FUERTEVENTURA: È APERTA LA MOSTRA SUI CETACEI


Nel faro della Punta di Jandia è aperta al pubblico l'esposizione temporanea sulle risorse marine di Fuerteventura. L'orario di apertura è dalle 10,30 alle 17,30 da martedì a domenica. La mostra della Rete di Musei del Cabildo (Consiglio comunale) è incentrata sulla ricchezza dei fondi marini dell'isola, specialmente per quanto riguarda la costa di sottovento, nelle cui acque profonde si localizza una grande varietà di famiglie di cetacei che vivono e si alimentano nella fascia di mare che va dal faro de La Entallada fino, appunto, al faro di Jandia.
Si tratta di uno spazio considerato come il più importante delle Canarie riguardo alla presenza di cetacei che qui vengono chiamati “zifios”, “cachalotes” e “calderones”.
Proprio lo scheletro di un enorme “zifio” couvier campeggia all'ingresso di questa mostra, la cui sistemazione va a completare il "Sentiero dei cetacei”.