giovedì 28 agosto 2014

“LA CONOCÍ BAILANDO”, NUOVO SUCCESSO IN YOUTUBE DELLE GEMELLE K-NARIAS, SPERICOLATE E SEXY



Postato da pochi giorni in YouTube, ha già fatto registrare molte migliaia di visualizzazioni. Sto parlando del nuovo video dell'affermato duo vocale K-narias, formato dalle cantanti gemelle di Añaza (Tenerife) Gara e Loida (foto sopra), che ha tutta l'aria di voler diventare il nuovo “tormentone” di questa ultima parte d'estate, non solo tra Canarie-Spagna ed Europa, ma anche in America latina dove il duo vocale è molto conosciuto e apprezzato, in particolare in Colombia. Titolo: La conocì bailando. Genere: vario, che spazia tra reggae, pop latino, bachata, con qualche tocco rap.  Il video, girato interamente a Gran Canaria, mostra la “guerra per amore” tra sorelle,  pilota di rally una, meccanica l'altra, che si contendono un fustacchione tutto muscoli cui ricorrono per mettere a punto il loro bolide, ma che più che esperienza in fatto di automobili mostra una prestanza e un'intraprendenza con il gentil sesso assolutamente indiscutibili. Il tutto, inframmezzato da corse e manovre spericolate, davvero mozza-fiato, a non finire ed esibizioni di costumi e trucchi eccentrici per le due protagoniste, con qualche scorcio della capitale Las Palmas.
Le K-narias, naturalmente, si dicono molto soddisfatte del successo che stanno incontrando e orgogliose perché l'idea e la trama della videoclip sono tutte loro. Nella realizzazione, si sono avvalse però, raccontano, della consulenza e delle prestazioni di Yeray Lemes e Modesto Martìn, due piloti autentici che non solo hanno girato le scene più rischiose, ma hanno anche insegnato a Loida alcuni trucchi per guidare ad alta velocità.
Gara, d'altra parte, è ancora elettrizzata per aver “dovuto” baciare, come da copione, un ragazzo da schianto: sapeva che avrebbe dovuto scambiare effusioni con un giovanotto, ma quando si è vista davanti il protagonista scelto durante il casting dalla produzione, per poco non è svenuta, racconta. 
Giorno dopo giorno, ora la videoclip veleggia sempre più veloce e, se volete vederla e ascoltarla, ecco la possibilità di farlo qui di seguito. Gustatevi, dunque, La conocì bailando, delle K-narias alle prese con il bellone.





mercoledì 20 agosto 2014

VACANZE A FUERTEVENTURA IN AGRITURISMO: TANTO RELAX E INTENSE EMOZIONI








Nelle foto qui sopra, alcune vedute di Casa Pilar,
nel villaggio di Tenicosquey,
nel municipio di Antigua a Fuerteventura

Italiani, tedeschi, inglesi, belgi e francesi sono tra i visitatori di Fuerteventura che preferiscono trascorrere le proprie vacanze in agriturismo, sia in estate sia in inverno. Il motivo è il desiderio di passare alcuni giorni in libertà, lontano dallo stress e più a contatto con la natura, con la possibilità di conoscere da vicino usi e costumi della popolazione locale degustando i cibi caratteristici locali. Una formula, quella dell'agriturismo, che a Fuerteventura si sta affermando sempre più, nonostante le poche strutture ancora disponibili.
Tra Malpaís Grande e Cuchillos de Vigan, all'interno di uno spazio naturale protetto, e nascosta in un minuscolo villaggio chiamato Tenicosquey, nel municipio di Antigua, si trova Casa Pilar, una piccola casa rurale con un'annessa “ecofinca” (fattoria ecologica) che produce olio e aloe vera biologici. È una tipica casa di campagna dotata di un patio laterale orientato a ovest pensata per l'ecoturismo. Qui l'olio si produce nel modo tradizionale, utilizzando macine antiche. L'estratto di aloe vera, invece, è utilizzato per creare prodotti per le cure estetiche del corpo. Dotata di mobili tradizionali e piscina privata, e situata in prossimità di una montagna, offre la possibilità di vacanze davvero destressanti e indimenticabiliPiù a Nord, in località El Roque, nel municipio di La Oliva, e in prossimità dei paesi di Lajares e El Cotillo, sorge invece Casa Tile. È stata la prima, dodici anni fa, a dare il via all'agriturismo, e per questo è tuttora la più conosciuta e richiesta dai turisti amanti di questo tipo di vacanza. Qui i turisti possono fare sentierismo, visitare le coltivazioni di ulivo e aloe vera e usufruire anche dei frutti prodotti dai numerosi alberi fruttiferi.
Un turismo naturale, completamente diverso da quello che possono offrire le grandi strutture alberghiere della costa, simbolo del turismo di massa. Un turismo che promette giorni di autentico relax, ma anche di sano divertimento e intense emozioni.


Qui sopra e sotto, alcune immagini di Casa Tile, il primo
agriturismo che si è aperto a Fuerteventura, 12 anni fa. Si trova
nella località di El Roque, nel municipio di La Oliva. 

                                         

                                   

                                   

                                   

giovedì 14 agosto 2014

LE GROTTE DI AJUY, A FUERTEVENTURA. PIACCIONO A FAMIGLIE E INNAMORATI, MA FANNO DISCUTERE…



Sono grotte scavate dal mare, risultato di millenni di erosione da parte delle onde oceaniche che si frangono su una bellissima spiaggia rocciosa di Ajuy, nel municipio di Pájara, sull'isola di Fuerteventura. La visitano centinaia di turisti ogni giorno, pagando però un ticket d'entrata di alcuni euro. E piacciono in particolare ai bambini che vi si addentrano in compagnia dei genitori, affascinati e attirati dagli anfratti oscuri in cui è emozionante, ma praticamente impossibile, perdersi. Non sono certo il massimo per degli esperti speleologi, ma per chi vuole semplicemente dare un colpo d'occhio e farsi un'idea seppur vaga di come sono le viscere della terra, come in un gioco, le grotte di Ajuy sono una meta quasi obbligata. Soprattutto per le famiglie in visita alla splendida isola. Una meta perfino romantica, tanto che da un po' di tempo i visitatori hanno cominciato a porre qua e là lucchetti, come si fa in altri posti dotati di un fascino particolare sugli innamorati sparsi nel mondo. Tutto perfetto, se non fosse che la gente del luogo trova inammissibile che, per ammirare un posto che è di tutti, si debba versare del denaro a una ditta privata, evidentemente investita dell'incarico (e del business) dalle autorità locali. Non c'è una qualche analogia con tanti “maneggi” e “inciuci” tipici dell'italico suolo? Che abbiano ragione gli abitanti a criticare una decisione simile e a reclamare un ingresso gratuito per tutti, locali e stranieri attirati dalle straordinarie bellezze del luogo? Serviranno le loro obiezioni a convincere le autorità a liberalizzare gli ingressi alle grotte? Chi vivrà…

sabato 9 agosto 2014

WEEK END DI FESTA A GRAN CANARIA TRA SACRO E PROFANO

Qui sopra, il logo della prima edizione del FiestoRon
di Arucas. Sotto, un'immagine della
scorsa edizione della “Traída del Agua” che si svolge
nei pressi di Telde.  
                                            

Per gli spagnoli, si sa, ogni occasione è buona per stare tutti assieme a fare festa. Non fanno eccezione i grancanari, ideatori di varie e affollatissime feste durante tutto l'anno, e questo week end, in particolare, impegnatissimi in tal senso su vari fronti.
Si comincia con la  prima edizione di FiestoRon, vale a dire una “gran festa del rum”, che si celebra ad Arucas, una località al Nord di Gran Canaria, a poca distanza dalla capitale Las Palmas. Si svolge oggi, sabato 8 agosto, a partire dal pomeriggio e fino a notte inoltrata, e prevede, oltre naturalmente alla degustazione di rum e in particolare del celebre ron miel (un mix di rum e miele, dunque, evidentemente dal sapore dolce), anche una serie di iniziative gastronomiche, un'esposizione di artigianato locale, musica dal vivo e sorteggio di premi. Alla manifestazione, cui aderisce una quindicina di bar e locali della cittadina, partecipano i gruppi musicali Ni Funk Ni Fank, Los Lola, Tío Matt e inoltre DJ Jony, che si esibiranno in diretta. Spunto per la festa è la celebrazione del 130° anniversario dalla fondazione delle locali e celebri distellerie Arehucas, che producono un ottimo e apprezzato ron miel.
Sempre al Nord di Gran Canaria, un'altra cittadina (Telde, località Lomo Magullo, Nord-Est dell'isola) si prepara a celebrare, domani 9 agosto a partire da mezzogiorno, la festa più rinfrescante dell'estate, la “Traída del agua”, una sorta di doccia collettiva tra centinaia di persone intente e rovesciarsi addosso l'un l'altra l'acqua che ciascuna porta con sé in appositi recipienti. Si tratta evidentemente della voglia di esorcizzare il timore della mancanza d'acqua sull'isola, ora per fortuna inesistente grazie alle numerose “presas”, ossia dighe, che nelle zone interne trattengono l'acqua caduta nel corso dell'inverno dentro spettacolari laghi artificiali, e grazie anche agli impianti di desalinizzazione dell'acqua marina. La festa vuole ricordare i riti propiziatori alla divinità Alcorac, che gli antichi abitanti di grancanaria compivano in una località sacra, oggi conosciuta come Los Almogarenes, per implorare la pioggia dopo aver sfilato in processione portando latte e burro in offerta. Si prevede che in occasione della tradizionale festa, una delle più amate dai grancanari, verranno versate oltre 2 mila taniche di acqua provenienti dalle vicine sorgenti del Valle de Los Nueve, e che tutto si svolgerà sotto l'assistenza di un centinaio di agenti di polizia locale. Gli organizzatori, però, raccomandano ai partecipanti di adottare un abbigliamento adatto a mantenere il carattere tradizionale della festa: sono sconsigliati costumi da bagno e bikini, mentre pistole ad acqua, occhiali da immersione subacquea e altri simili accessori sono considerati del tutto inadatti.
Per finire la piccola rassegna, in cui si mescolano sacro e profano, ricordiamo la Gran Quema de fuegos artificiales, che si terrà nella località di San Lorenzo per ricordare la tradizionale pioggia di stelle cadenti tipica di questo periodo d'estate. Questa notte si bruceranno 340 chili di polvere per fuochi artificiali, che illumineranno il cielo di tutto il territorio attorno a Las Palmas de Gran Canaria.
E ricordiamo ancora un'ultima festa di questo week end, la Romeria-Ofrenda che si svolge oggi pomeriggio ad Agaete, località a Nord Est di Gran Canaria, festa patronale in onore della Santísima Vírgen de las Nieves. Che sulla soglia della chiesa della Concepción resterà in attesa delle offerte degli abitanti del luogo, in prevalenza prodotti agricoli e alimenti vari. Si tratta della festa più popolare dopo La Rama, una sorta di festa delle palme cui ogni anno partecipano più di 20mila fedeli che sfilano ciascuno con in mano, appunto, un ramo di palma, e che si è svolta nelle scorse settimane.

Sopra, la festa di San Lorenzo (Las Palmas) 2013 con la sua
Gran Quema de fuegos artificiales. Sotto,
la scorsa edizione della Romeria (processione) di Agaete,
dedicata alla Santísima Vírgen de las Nieves.   
                                            
 

venerdì 1 agosto 2014

IL MARE VERGINE E SELVAGGIO DI LA GRACIOSA, DOVE IMMERGERSI È UN'AVVENTURA UNICA





Un'isola, quattro isolotti e 70.700 ettari di splendido mare rappresentano il maggiore omaggio alla natura sommersa che si possa incontrare percorrendo in lungo e in largo il vecchio continente. Sto parlando dell'Arcipelago Chinijo. Situato nella parte orientale delle Canarie, Chinijo è il luogo in cui immergersi è addentrarsi nella maggiore biodiversità dell'arcipelago, con acque chiare e trasparenti e una vita brulicante che sfrutta i nutrienti trasportati dalle forti correnti marine della zona. Un passaggio attraverso le vette delle rupi di Famara, a Nord di Lanzarote, è sufficiente per scoprire lo spettacolare panorama della Reserva Marina Isla de La Graciosa e dei suoi isolotti, la più grande d'Europa, che nelle sue acque conserva il vero e proprio mosaico della flora e della fauna tipica del Tropico. 
L'entrata di acque fredde e ricche di nutrienti proveniente dalla costa africana e l'ampia piattaforma continentale della zona fanno dell'arcipelago Chinijo un luogo con fondali poco profondi e ben illuminati, carichi di varie specie di pesci splendidamente colorati. I fondali sono scoscesi, tipici delle zone vulcaniche: al loro interno si sono formate spettacolari gallerie e tunnel sottomarini dove la vita sorprende per la sua spontaneità, e la fotografia sottomarina si trasforma in autentico piacere. 
La Graciosa è l'unica isola a essere abitata: conta infatti appena 500 abitanti, il cui mezzo di sostentamento principale è rappresentato dalla pesca. Le isole più piccole, Alegranza, Montaña Clara, Roque del Este e Roque del Oeste sono semplicemente eruzioni vulcaniche i cui segreti meglio conservati si trovano sotto la superficie del mare. Infatti un tunnel sottomarino attraversa da un capo all'altro Roque del Este e rappresenta un vero punto di riunione di specie marine difficilmente ritrovabili in altri luoghi. Aragoste di grandi dimensioni circolano sulle pareti dei tunnel mentre ogni specie di pesci convive con molte altre nell'habitat sottomarino più vergine delle Canarie, e anche il più selvaggio. Fino a 228 specie sottomarine diverse hanno deciso di stabilirsi qui, dove è bandito lo stress. Altre 300 specie di flora marina completano il paesaggio sotto questo mare. 
Sono esclusi però i pescecani. È vero, per l'arcipelago ne circolano di tanto in tanto specie diverse, ma è più facile incontrare il pescecane Ángel o Angelote, di aspetto affabile e che si caratterizza per cacciare le proprie prede stando semi-sommerso nella sabbia. 
Altre attrattive dell'immersione, qui, sono i resti pietrificati di antiche imbarcazioni che ci testimoniano lo svolgimento di battaglie navali nel passato: del resto proprio qui passavano le rotte di molti corsari. In particolare, nella zona conosciuta come El Veril del Ancla, nella striscia di mare tra le rupi di Famara (Lanzarote) e il Puerto de Caleta de Sebo (La Graciosa), ci si può immergere tra numerose ancore e resti di imbarcazioni piratesche, che con il trascorrere del tempo hanno finito con il far parte del paesaggio sottomarino e formano un vero rifugio per specie ormai abituate a vivere al riparo dei pericoli di un luogo così selvaggio. 
Nell'arcipelago Chinijo esiste almeno una dozzina di punti di immersione. Uno di questi, conosciuto con il nome di Los Ojos de Dios (Gli Occhi di Dio), si distingue per la spettacolarità del suo paesaggio. L'effetto della luce nelle caverne sommerse, che qui abbondano, ha determinato il nome di questo luogo, la cui ricchezza di vita, presente in queste grotte solcate dalla lava sottomarina, è la principale caratteristica. 
Immergendosi presso la costa di Montaña Clara, a circa quaranta metri di profondità, si possono apprezzare anche diverse specie di coralli arancioni, probabilmente gli unici in tutte le Canarie, e colonie di gorgonie. Per ammirare tanto splendore, al contrario che per la maggior parte delle immersioni in tanti e altre zone dell'arcipelago, qui si richiedono un'esperienza e un'abilità sufficienti, così come del resto per sfruttare le correnti e guadagnare le profondità, giù fino a ottanta metri circa, però l'impresa vale certamente la pena. 
Nell'isolotto di Alegranza, una grotta sottomarina, cui manca il soffitto nella parte finale, forma uno dei gioielli più spettacolari che la natura abbia potuto creare sul pianeta Terra. L'effetto ottico che determina, assieme alla presenza di un gruppo di barracuda che staziona alla sua entrata, fa di questo luogo un punto di immersione irrinunciabile. 
Così trascorre la vita nell'Arcipelago Chinijo. Un'isola, quattro isolotti e 70.700 ettari di un mare  vergine e selvaggio, che si trovano proprio vicino al Parallelo 28.