domenica 28 marzo 2010

IDEE PER UN SOGGIORNO DURANTE LA SETTIMANA SANTA (1)


A volte un viaggio lampo può essere attrattivo e pieno di sorprese esattamente quanto una lunga vacanza. Basta programmarlo bene e scegliere la destinazione giusta. A questo proposito, le Canarie possono contare su una gamma tanto ampia di offerte da essere tra le destinazioni turistiche più interessanti del mondo. Sole e spiagge consentono di godere di temperature gradevoli durante tutto l'anno. Inoltre hanno il vantaggio di essere la località subtropicale più vicina agli spagnoli e agli europei, raggiungibile in poche ore di volo.
Ognuna delle sette isole che compongono l'arcipelago canario racchiude un universo da scoprire in ogni angolo, motivo per il quale chi visita le “Isole fortunate” di solito torna per conoscerne a ogni viaggio un pezzetto in più.

Terra del fuoco
Il premio Nobel per la Letteratura José Saramago vive alle Canarie dal 1993. I suoi “Cuadernos de Lanzarote” possono essere un'eccellente lettura per preparare un viaggio in un luogo in cui il fenomeno vulcanico si mostra in tutta la sua spettacolarità. Dichiarata nella sua totalità “Riserva della Biosfera”, Lanzarote offre mille possibilità. Ma la proposta che vogliamo fare adesso è una passeggiata nel Parque Nacional di Timanfaya, una superficie di circa 50 km quadrati, tra le Montañas del Fuego, ossia il centro delle eruzioni che tanto hanno trasformato l'isola. Avvenute incessantemente tra il 1730 e il 1736, le eruzioni formarono un centinaio di vulcani.
Si accede al Parque da due zone: la prima è situata a 2 km da Yaiza e inizia con una passeggiata di 20 minuti in cammello. La seconda è più a Nord, per imboccare l-entrata non resta che fare una deviazione dalla strada Yaiza-Mancha Blanca. Il Centro de Visitantes, aperto dalle 9 alle 17, offre un'informazione molto accurata sulla formazione delle isole, i parchi nazionali o il fenomeno vulcanico. Inoltre qui ogni ora si proietta un video sul Parque Nacional.
Al suo interno c'è il ristorante El Diablo, dotato di un barbecue naturale in cui la griglia di ferro fuso è posta sopra un grande foro scavato nella terra da cui esce il calore proveniente direttamente dalle profondità delle Terra. La temperatura è sufficientemente calda e costante da permettere di arrostire alla griglia la carne che poi si serve nel ristorante (Montaña del Fuego, tel. 928 840056, info in www.turismolanzarote.com / Patronato de Turismo de Lanzarote, tel. 928 840056).

Itinerario dei mulini
Fuerteventura, con 340 km di costa e 152 spiagge; è un'isola esotica che invita al riposo, ad allungarsi sulla sua spiaggia bianca sotto il sole e mangiare carne di capra, formaggio e pesce fresco davvero ottimi. In un solo giorno si può percorrere la Ruta de los Molinos e fare visita a una di queste strutture che per decenni hanno offerto un servizio insostituibile ai contadini del luogo per la lavorazione del grano.
Il mulino di Lajares occupa una posizione strategica e compone, assieme all'eremo e un altro mulino situato nell'altro lato della strada, un insieme architettonico singolare. Ma è a Villaverde dove si trova il complesso di mulini più interessante dell'isola, seppure anche a Coralejo, El Cotillo, Tefìa, Llanos de la Concepcion, Antigua, Tuineje e Tiscamanita se ne trovano interessanti esempi.
A Tiscamanita è situato il Centro de Interpretacion de los Molinos che occupa una casa tradizionale e riunisce strutture come un mulino a mano, un rudimentale mortaio e così via
(Centro de Interpretacion de los Molinos de Tiscamanita, tel. 928 851400, info in www.cabildofuer.es o Patronato de Turismo de Fuerteventura, tel. 928 530844).




GRANDE SUCCESSO DI PUBBLICO PER L'ESPOSIZIONE “BIOSFERA FUERTEVENTURA”


Quasi 1700 persone hanno visitato l'esposizione “Biosfera Fuertventura” a un mese dalla sua inaugurazione, avvenuta il 12 febbraio scorso. Organizzata dall'Assessorato alla cultura e all'ambiente del Consiglio di Fuerteventura, la mostra si pone l'obiettivo di contribuire alla maggior conoscenza dei valori naturali e della biodiversità dell'isola, ma nello stesso tempo di sottolineare i vantaggi che implica per lo sviluppo la dichiarazione della Riserva della Biosfera di Fuerteventura, avvenuta su iniziativa dell'Unesco nel 2009.
L'esposizione s'inserisce nelle attività che l'isola promuove per ricordare che l'anno 2010 è stato dichiarato “Anno internazionale della Biodiversità” con il motto “La biodiversità è vita, la biodiversità è la nostra vita”. E attraverso vari supporti come le fotografie ad alta definizione o i video digitali offre un percorso tra i numerosi valori della Riserva.
“Biosfera Fuerteventura” rimarrà aperta nel Centro d'arte Juan Ismael di Puerto del Rosario fino al prossimo 29 aprile, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, da martedì a domenica.

ANCHE LE CANARIE HANNO CELEBRATO L' “ORA DEL PIANETA“

Anche quest'anno il comune di Las Palmas de Gran Canaria ha partecipato alla campagna mondiale “L'ora del pianeta” promossa dal WWF. L'iniziativa, come si sa, intende sensibilizzare le persone sull'importanza di risparmiare energia e incentivare il loro impegno attivo contro il cambio climatico. È così che, tra le 20,30 e le 21,30 locali, sono state spente le luci di alcuni monumenti e luoghi emblematici del comune, dalla Cattedrale all'Auditorio Alfredo Kraus.
Per l'appuntamento con questa iniziativa globale, l'anno scorso si erano iscritte oltre 8 mila città, tra le quali figurava appunto Las Palmas de Gran Canaria, che ha rinnovato il proprio impegno anche per il 2010.
L'obiettivo de “L'ora del pianeta” è dimostrare l'importanza che un gesto individuale può avere per l'insieme della società e dell'ambiente. Un gesto che quest'anno voleva essere più che mai dimostrativo, dato che in dicembre, a Copenhagen si deciderà la politica internazionale per la lotta contro il cambio climatico.
L'adesione di Las Palmas de Gran Canaria s'inserisce nella politica ambientale attuata dal Comune, che si materializza in iniziative come l'installazione di pannelli solari in numerose infrastrutture municipali, nell'impiego di luci led per i semafori così come per la nuova illuminazione sulla spiaggia di Las Cantera, oltre che nell'ambito della campagna per un miglior utilizzo delle risorse idrauliche e nell'edizione di materiale didattico riguardante questo argomento.
All'iniziativa ha aderito anche l'isola de La Gomera.
L'“Ora del pianeta” ha esordito a Sidney, nel 2007 con il coinvolgimento di 2 milioni di persone e, da allora, si è estesa con crescente successo a tutto il mondo. Quest'anno sono state 110 le città spagnole che vi hanno partecipato.

venerdì 19 marzo 2010

A FORMA DI VELA LATINA E CONTRO L'INQUINAMENTO LUMINOSO I NUOVI LAMPIONI DI LAS CANTERAS


Sulla spiaggia di Las Canteras a Las Palmas de Gran Canaria è stata inaugurata nei giorni scorsi la nuova illuminazione che dispone di 79 modernissimi lampioni, più bassi di quelli precedenti e ispirati alla vela latina. Ciò si traduce nella rottamazione delle 28 torrette di ben 30 metri di altezza, che hanno fornito luce alla passeggiata e alla spiaggia durante l'ultima decade.
«Non erano conformi con la legge di protezione dell'ambiente perché provocano inquinamento luminoso» ha specificato Nardy Barrios, Assessora allo Sviluppo e ai servizi pubblici «per questo verranno riutilizzate dopo essere state adattate per quanto possibile e, poi, ricollocate in strade di quartieri più appartati e in zone poco illuminate».
Il sindaco di Las Palmas, Jeronimo Saavedra, assieme a Barrios e alla delegata del Governo canario, Carolina Darias, era presente alla cerimonia di inaugurazione e ha avuto l'incarico di premere il bottone per illuminare i nuovi fari, che sono costati 1,5 milioni di euro, tutti a carico dello Stato.
«Oggi è sorto il sole due volte» ha commentato una giustamente orgogliosa Nardy Barrios, nonostante la intensa calima che ha appannato un po' tutto quanto e tra i canti del gruppo musicale Los Gofiones, che ha intonato “Esta noche sì alumbra la farola del mar”.
I nuovi lampioni, situati a 35 metri di distanza anziché ai 100 di quelli precedenti, illuminano con luce led bianca molto più efficace e assorbono meno energia a: 173.200 watts contro i 121.600 di prima. Ciò consentirà al Comune un risparmio annuale di 30 mila euro nella fattura della luce.
Quanto alla difesa dell'ambiente, questi fari non hanno un impatto negativo sulla fauna marina della spiaggia poiché non rivolgono la luce fino al bordo del mare, come invece facevano quelli di prima. Inoltre il nuovo sistema incorpora un orologio astronomico che regola automaticamente l'accensione e lo spegnimento dei fari in base all'orario del tramonto e dell'alba.
(foto da laprovincia.es)

RIECCO LA CALIMA, CHE APRE LE PORTE A UNA PRIMAVERA “CALIENTE”


L'effetto visivo è identico a quello creato dalla foschia o dalla nebbia, ma a essere in sospensione nell'aria non sono microscopiche e innocue goccioline d'acqua, bensì particelle di sabbia che, se presenti in forte concentrazione, possono causare irritazione a occhi, naso e gola. E che comunque ricoprono ogni superficie raggiungibile (anche il pavimento di casa) di uno strato sottile di polvere. È la calima, una particolarissima situazione metereologica che si verifica abbastanza spesso sulle isole Canarie, soprattutto quelle più orientali e quindi più vicine al deserto del Sahara. Già, perché di spostamenti d'aria e di sabbia si tratta, in provenienza dai vicini Marocco e Mauritania. Sono sospinti dallo scirocco africano, che infatti fa aumentare notevolmente la temperatura per tutta la durata del fenomeno, ossia in genere due o tre giorni. Ma poi, per fortuna, ogni volta gli alisei provenienti da nord est riprendono il sopravvento, con un conseguente ritorno di cielo limpido e temperatura gradevole, caratteristiche di questo arcipelago.
L'ultima calima dagli effetti molto fastidiosi per la popolazione risale alla fine luglio del 2009, quando si raggiunsero quasi i 50° e per tutta una notte intera la temperatura non scese al di sotto dei 44°.
Anche in questi giorni si è verificata una piccola clima, con temperature moderatamente calde, vicine ai 30°, e visibilità ridotta a circa 3-5 km. E adesso gli esperti in metereologia annunciano che si tratta solo di un piccolo assaggio di un trimestre all'insegna di temperature più alte della media per le Canarie. A prevederlo per il periodo aprile-giugno è l'Agenzia statale di metereologia, per bocca del suo direttore, Fermin Eliazaga.
La primavera dunque si preannuncia calda, dopo un inverno molto piovoso (il terzo più piovoso per la Spagna in generale dal 1947) e che anche alle Canarie ha causato allagamenti, frane e perfino interruzione di energia elettrica.

giovedì 18 marzo 2010

VACANZE SCONTATE A FUERTEVENTURA: PAGHI 6 NOTTI E USUFRUISCI DI 8


La situazione di crisi economica obbliga gli operatori turistici canari (e non solo, ovviamente) ad aguzzare l'ingegno per continuare ad attirare clienti. Ed è così che un gruppo di imprenditori del settore turistico di Fuerteventura ha messo a punto un'insolita e accattivante campagna promozionale, offrendo mille camere al prezzo di un euro durate la prossima settimana Santa nel sud dell'isola. L'offerta riguarda le due ultime notti di soggiorno se si compra un pacchetto di otto giorni (dal 27 marzo al 4 aprile) e l'ultima notte se questo è di soli cinque giorni. Insomma, paghi 6x8 nella prima ipotesi, e 4x5 nella seconda (dall'1 al 4 aprile).
Al momento l'offerta è valida per i soli turisti canari che vogliano trascorrere su un'isola vicina a casa loro o al sud della propria isola un periodo di riposo (in particolar modo per gli anziani), ma vale comunque la pena di essere segnalata come esempio valido anche per altre realtà locali come (perché no?) quella italiana.
La campagna, realizzata da Gutemberg Digital, sta registrando un successo senza precedenti, con prenotazioni che stanno già per esaurire le camere disponibili.
Le compagnie interessate sono Sunrise Beach Hotel e Sun&Beach Hotel, che dispongono di hotel e appartamenti nelle zone turistiche di Esquinzo, Costa Calma e Morro Jable, a Pajara, uno dei municipi più importanti dell'arcipelago e la zona dell'isola in cui si effettua il maggior numero di prenotazioni.
Per poter usufruire dell'offerta, le persone interessate devono prenotare direttamente rivolgendosi a queste compagnie, «senza intermediari e comunque in modo molto semplice» dicono gli operatori. Che aggiungono: «Vogliamo che i nostri clienti siano i veri protagonisti nel prenotanare le proprie vacanze».
La data entro la quale effettuare la prenotazione è fissata per lunedì 22 marzo, ma non è escluso che, visto il successo dell'iniziativa, gli albergatori decidano un'eventuale proroga.
La campagna promozionale ha anche lo scopo di avvicinare i cittadini alle diverse possibilità offerte a prezzi competitivi da ristoranti, bar, boutique della splendida zona turistica zona del Sud di Fuerteventura, con le sue spiagge da sogno (come quella di Jandia, nella foto), ossia da far invidia perfino a quelle dei tropici.

martedì 16 marzo 2010

IL SAR, “ANGELO“ CHE HA SALVATO 2232 NAUFRAGHI NELLE ACQUE CANARIE


Nei suoi 55 anni di esistenza e nel corso delle sue 6400 missioni, il Sar, Servizio di ricerca e salvataggio delle Canarie, è riuscito a strappare dalle insidie dell'Oceano Atlantico ben 2232 persone, alcune delle quali in situazioni limite, che a bordo di imbarcazioni in balia di onde anche di sette metri, sono sfuggite al pericolo proprio grazie all'intervento dei suoi elicotteri.
Il Sar è nato nell'ambito del Convegno internazionale di Chicago, con lo scopo di coinvolgere i paesi aderenti alla creazione di missioni “atte a localizzare le imbarcazioni sinistrate all'interno dello spazio spagnolo e far giungere il più rapidamente possibile i soccorsi necessari, così come cooperare con altri organismi civili e militari in caso di incidente, calamità pubblica o catastrofe che richieda la sua collaborazione”.
Tra gli anni '60 e '80 numerosi sono stati i casi in cui il Sar ha organizzato, per esempio, l'evacuazione di persone in difficoltà per gravi motivi di salute dalle isole minori verso Gran Canaria o Tenerife. E grazie al Sar molte nascite sono avvenute scongiurando i rischi per madre e bambino nei casi di parto difficile.
Tra gli episodi più difficili e impegnativi, al Sar ricordano quello di Eleonora, una giornalista, fotografa e attivista ambientalista italiana che, in viaggio assieme all'amico Massimo su un veliero 3C dall'Italia ad Antigua, nei Caraibi, nel dicembre del 2000 si trovò in una situazione assai pericolosa. Passata Gibilterra, si trovarono nel mezzo di una violenta burrasca che danneggiò gravemente l'imbarcazione a 150 miglia dal Marocco e a 400 dalle Canarie. La violenza delle onde causò gravi conseguenze al quadro elettrico e alla parte interna dell'imbarcazione. I due naviganti lanciarono un messaggio via internet a familiari e amici. Poi presero acqua, alimenti GPS e tutto quello che poterono per trasferirsi sullo Zodiac di scorta, ma non fu impresa facile.
«Lo spettacolo delle onde alte sette metri era allo stesso tempo grandioso, fantastico e terribile» ricorda Eleonora. «In quei momenti drammatici, il tempo vola perché hai tante cose da fare e contemporaneamente devi stare attenta se vedi passare miracolosamente un'imbarcazione o un aereo».
Mentre questa terribile avventura si svolgeva, intanto, la sorella di Eleonora lanciò un primo allarme alle capitanerie di porto italiane. Poi riuscì a mettersi in contatto con un radioamatore di Gran Canaria, il quale avvertì il Sar.
«Speravamo che sarebbero venuti a cercarci abbastanza facilmente, perché la barca era visibile, oppure che, nel peggiore dei casi, in due o tre giorni la corrente ci avrebbe spinti verso la costa» aggiunge la giornalista. «Per fortuna avevamo acqua e cibo sufficiente per sopravvivere durante quel tempo».
La sera stava sopraggiungendo e i due lanciarono via satellite un messaggio che risultò determinante per la loro localizzazione.
La giornalista ha nei suoi occhi ancora ben viva l'immagine del salvataggio.
«Da dietro una nuvola apparve finalmente un elicottero, dal quale si calò un angelo per salvarci» ricorda ancora. «Mi misero un'imbracatura e mentre alla fine venivo sollevata dallo Zodiac, l'oceano mi ghermì con un un'onda gigantesca. E quando fu il turno del mio amico, avvenne la stessa cosa con lui, tanto che nell'impatto perse la macchina fotografica con dentro tutte le immagini di quella spettacolare tempesta. Ma che importava? Eravamo salvi. Se solo quelli del Sar avessero tardato un po', sarebbe calata la notte e noi saremmo stati condannati a morire. Per fortuna sono arrivati presto: in fondo, quella piccola imbarcazione era davvero scomoda!» conclude con ironia.

È STUPENDO: SORSEGGI MALVASIA DI LANZAROTE MENTRE ASCOLTI UN CONCERTO


Musica classica, gastronomia tipica locale e ambiente mozzafiato. Ecco gli ingredienti di una ricetta succulenta messa a punto dal noto e caratteristico ristorante di Arrecife (Lanzarote) situato nell'antica fortezza del Castillo de San José, situato a pochi passi dal mare. È qui, dove ha sede anche il Museo internazionale d'arte contemporanea (MIAC), della rete dei Centri turistici, che si è tenuta la prima rappresentazione di “Opera y cena encantada”, un'iniziativa studiata apposta per esaltare udito e gusto.
Sessanta euro per un menu che includeva arie d'opera, bacalao alle erbe fini, zarzuela (operetta delle tradizione spagnola, n.d.r.), salmone al forno con spinaci e pasodoble. Il concerto, di alta qualità, era organizzato dei Centri turistici di Lanzarote e offerto da alcuni interpreti del Café de la Opera de Madrid, accompagnati al pianoforte da Ignacio Pilones. Uno spettacolo di sensazioni davvero unico per i privilegiati clienti del locale.
Dal canto loro, anche gli artisti hanno ceduto al fascino di Lanzarote e dei suoi incredibili colori, come anche al gusto davvero unico del vino bianco di Malvasia, figlio del cuore di fuoco di questa isola fuori dal tempo.
«Volevamo infrangere il mito secondo il quale l'opera è inaccessibile» ha detto uno dei musicisti.
E alla fine del concerto Manuel Ganchegui, direttore artistico del gruppo vocale, si è detto pienamente soddisfatto di questa nuova e interessante esperienza, che mescola mirabilmente le varie sensibilità. E che sicuramente si ripeterà.
(Foto da laprovincia.es)

IMPOSSIBILE STARE FERMI? FORSE È LA SINDROME DELLE GAMBE IRREQUIETE


Nei giorni scorsi, a Las Palmas de Gran Canaria, si è tenuto un incontro medici-pazienti su un argomento inconsueto, un problema che secondo alcune stime riguarda circa 10 adulti su cento in media in Europa: la sindrome delle gambe irrequiete o SPI (questo è dunque l'acronimo usato per definirla). Si tratta di una patologia molto fastidiosa che provoca crampi, formicolii, irrequietezza o dolore alle estremità inferiori, associati alla necessità urgente di muoverle per alleviare momentaneamente le crisi. I disturbi di solito appaiono durante la notte e come conseguenza indiretta provocano ansia e insonnia. I pazienti che ne soffrono in modo grave possono dormire in media al massimo due o tre ore e lamentare così stanchezza e difficoltà di concentrazione durante il giorno.
L'incontro di Las Palmas, organizzato dall'Aespi, Asociaciòn española de sindrome de las piernas inquietas, aveva lo scopo di favorire un incontro-dibattito tra pazienti e neurologi, psicologi e medici di base e così far conoscere meglio la sindrome, che nella Comunità autonoma delle Canarie non è molto conosciuta. Del resto, secondo le statistiche solo cinque ammalati di questa patologia su cento dispongono della diagnosi, mentre gli altri ignorano l'origine dei loro disturbi.
Alla conferenza era presente anche il dottor Diego Garcìa-Borreguero, direttore dell'Insituto de investigation del sueño, che ha parlato dei rimedi farmacologici nel caso siano presenti appunto disturbi del sonno. In questi casi, per lo più si ricorre infatti a farmaci come le benzodiazepine (tranquillanti) e oppioidi. Per i sintomi localizzati alle gambe, invece, attualmente si impiegano sostanze come carbidopa-levodopa o bromocriptina, dotati di azione diretta sui mediatori chimici del cervello.
Durante l'incontro medici-pazienti, infine, l'Associazione organizzatrice ha presentato il libro “Sindrome delle gambe irrequiete: il demonio che mi sveglia quando dormo”. Si tratta della prima pubblicazione sull'argomento che si edita in Spagna, scritta da pazienti che ne soffrono e promossa da UCB Pharma.

venerdì 12 marzo 2010

PAQUITA, LA MADRE CORAGGIO DELL'ISOLA DI FUERTEVENTURA


Il viso di Francisca Perez, da parenti, amici e conoscenti chiamata Paquita, riflette non solo il trascorrere inesorabile del tempo, ama anche il dolore e la sofferenza per i colpi bassi che la vita le ha inferto. Da quarantacinque anni assiste un figlio affetto da paralisi cerebrale che lo costringe a vivere a letto.
Per Paquita però ci sono altre ferite che non è possibile cicatrizzare nonostante il tempo trascorso, specialmente la morte di suo figlio Manolo, scomparso ancora molto giovane, e quello di suo marito. Ma non è tutto: ad aggredire la sua anima e il suo coraggio sono arrivati anche un tumore all'utero e tre interventi chirurgici per curare varie ernie causate dai continui sforzi fatti nel curare il suo figlio infermo. Ma nonostante tutto ciò, questa straordinaria donna di 72 anni originaria di Gran Canaria, mostra un ottimismo eroico.
Paquita è nata in una famiglia molto umile, perciò da piccola si è vista obbligata a lavorare facendo pulizie nelle case di famiglie agiate de la Calle de Triana, nel cuore antico della capitale grancanaria Las Palmas. Si è sposata a solo 22 anni con manuel Perez e dalla loro unione sono nati sei figli: Conchi, Manuel (ovvero Manolo, già deceduto), Pepito, Marisol, Araceli e Falo.
«Sono loro la mia realizzazione come madre e come moglie» dice orgogliosa, mentre dà da mangiare a suo foglio Pepito, come lo chiama affettuosamente.
La morte dell'altro figlio, Manolo, avvenuta nel 1988, è stata una delle esperienze più devastanti che ha dovuto sopportare. Ma anche la nascita dell'altro figlio, Pepito, avvenuta nel 1965, ha rappresentato per lei un vero dramma.
«In clinica non mi hanno assistita come dovevano» lamenta. «Solo quando la mia creatura stava quasi per cadere a terra si sono preoccupati di me. Il bambino è nato con dei problemi e da allora è a letto, immobile e senza poter comunicare: questa è la cruda realtà».
Paquita è sempre stata accanto al figlio malato. Notte e giorno.
«Non ho mai voluto pagare nessuno per la sua assistenza» racconta. «Siamo state sempre io e le sue sorelle ad accudirlo. Ora, da un anno circa, tre giorni alla settimana vengono anche alcune assistenti sociali del Comune di Puerto del Rosario ad aiutarci perché io non ce la faccio più, non ho più la forza per sollevarlo».
La vita di Pepito trascorre lentamente in una piccola stanza. È sempre disteso. Esattamente come il primo giorno in cui è venuto alla luce.
«Non si è mai potuto muovere, ma noi lo vediamo contento perché è ben assistito. A volte diventa nervoso e soffre di attacchi epilettici, però è un figlio straordinario».
Doña Paca, come la chiamano tutti nel quartiere Fabelo della capitale di Fuerteventura, esprime un disperato desiderio: «Prima che io muoia, è meglio che Pepito se ne vada. Non voglio creare problemi a nessuno».
(libera traduzione e foto da laprovincia.es)

PROTESTANO IN PIAZZA A MADRID I PRODUTTORI DELLA BANANA CANARIA


La Associazione produttori di banana delle canarie (Asprocan) ha chiesto a gran voce a Madrid il salvataggio del settore e ha criticato con durezza la posizione del Governo spagnolo e dell'Unione europea riguardo all'invasione del mercato da parte dei produttori sudamericani. Come azione di protesta, i suoi rappresentanti hanno distribuito più di 20 mila chili di banane canarie. Tra l'Unione europea e Paesi sudamericani come Colombia e Perù, in particolare, esiste infatti un accordo per diminuire progressivamente la tariffa doganale e facilitare l'ingresso della banana extracomunitaria che sicuramente metterà in grave crisi i produttori delle isole Canarie.
A questo si somma un altro problema e cioè l'espropriazione decisa dall'Esecutivo venezuelano riguardo a terreni, molti dei quali appartengono a cittadini di origine canaria emigrati nei primi decenni del secolo scorso nel Paese sudamericano.
La risposta rassicurante del Ministro degli esteri spagnolo, Miguel Angel Moratinos, che ha promesso un intervento del Governo spagnolo al riguardo, non ha convinto del tutto José Luis Perestelo, deputato del partito Coalicion canaria (CC), che gli ha chiesto impegni precisi riguardo sia alla protezione della banana doc canaria sia a un intervento diretto per impedire l'espropriazione delle terre appartenenti a cittadini di origine canaria in Venezuela.
(foto da laprovincia.es)

DALLA PROSSIMA ESTATE VOLI DIRETTI AIR BERLIN PER LANZAROTE DA 11 CITTA' TEDESCHE E DA VIENNA


A partire dalla prossima estate, Air Berlin volerà senza scali a Lanzarote da undici città della Germania e da Vienna. La compagnia aerea tedesca e il Consiglio di Lanzarote hanno firmato infatti un accordo per dare continuità alla loro cooperazione con lo scopo di sviluppare il turismo sull'isola canaria. L'intesa è stata firmata alla Fiera internazionale del turismo che si è tenuta a Berlino nei giorni scorsi alla presenza, tra gli altri, del Presidente del Consiglio di Lanzarote, Pedro San Ginès, e il direttore per Spagna e Portogallo della compagnia aerea, Alvaro Middelmann. Secondo quanto ha reso nota Air Berlin in un comunicato stampa, l'accordo intende rilanciare Lanzarote come destinazione turistica tra i suoi principali mercati attraverso la realizzazione di attività congiunte di marketing e distribuzione.
Inoltre la istituzione insulare e la compagnia hanno elaborato congiuntamente una pagina web per Air Berlin e per il Patronato per il turismo di Lanzarote (www.airlebe-lanzarote.de) in cui i passeggeri di lingua tedesca che viaggiano verso l'isola possono ottenere esaurienti informazioni che riguardano l'offerta culturale, sportiva e turistica di Lanzarote.
Nella stessa pagina è anche possibile scegliere e prenotare direttamente un pacchetto di viaggio che include alloggio, transfer per e da l'hotel, così come il volo Air Berlin preferito.

LAS PALMAS DE GRAN CANARIA: AL VIA I PREMI DI POESIA, PITTURA E FOTOGRAFIA

Il Comune di Las Palmas di Gran Canaria ha aperto il termine per il 18° Premio di poesia, il 17° di Pittura e il 3° di Fotografia della capitale grancanaria. I vincitori saranno premiati il prossimo mese di giugno in occasione delle Fiestas Funcionales de la Ciudad.
Ai premi possono concorrere autori di ogni nazionalità, con opere inedite e che non abbiano ottenuto premi precedentemente. I termini di presentazione dei lavori sono fissati: per la Poesia al 16 aprile, per quelli di Pittura e Fotografia il 14 maggio.
Quanto all'ammontare economico dei premi, il primo premio per la migliore Poesia ammonterà a 6 mila euro. Per concorrere è necessario presentare poesia scritte in castigliano, di tematica libera e lunghezza non inferiore a cinquecento versi e non superiore a mille. Ogni concorrente potrà presentare una sola opera.
Riguardo alla Pittura, i concorrenti dovranno presentare una sola opera, con tecnica e tematica libere, in un formato non superiore a 116x89 centimetri e non inferiore a 60x50 centimetri, in posizione orizzontale o verticale. Gli acquerelli potranno essere dotati di vetro o altro materiale di protezione. Il giudice attribuirà un primo premio di 6 mila euro e un secondo premio di 3 mila euro.
Infine, per quanto riguarda la Fotografia, ogni partecipante potrà presentare fino a tre immagini di tecnica e tematica libere. Le opere vanno presentate stampate e montate su un supporto rigido di 40x50 centimetri e devono avere dimensioni minime di 15x40 centimetri. In questo caso, il primo premio sarà di 3 mila euro, il secondo di 1000 cinquecento.
Altre informazioni riguardanti i Premi sono consultabili alle pagine www.laspalmasgc.es e www.promocioneslaspalmas.com.

giovedì 11 marzo 2010

LA GOMERA: BELLEZZE NATURALI DA SCOPRIRE CAMMINANDO PER SENTIERI


I municipi di Valle Gran Rey e Vallehermoso, sull'isola di La Gomera, hanno completato l'ampliamento e il miglioramento dell'offerta per sentieristi, così come prevedeva uno dei progetti messi a punto dal Consiglio locale per ripristinare appunto i sentieri appartenenti alle due località (ne beneficeranno anche quelli di Alajerò e San Sebastian) e, nello stesso tempo, contrastare la tendenza all'aumento della disoccupazione sull'isola.
«Era un programma che si prefiggeva di alleviare la situazione critica del settore della costruzione, messo a punto attraverso un accordo tra il Consiglio di La Gomera e il Servizio canario del lavoro, nel quale si sono investiti 271 mila euro» ha spiegato recentemente Casimiro Curbelo, presidente dell'istituzione isolana.
Curbelo ha spiegato anche come con questa realizzazione si è potenziato lo sviluppo turistico isolano, perché in tal modo risultano ampliate le possibilità di utilizzo e sfruttamento del paesaggio e della ricca natura di La Gomera.
Ma si tratta solo di una delle molteplici iniziative cui la corporazione isolana ha meso mano. Questa, per esempio, ha già sottoscritto un nuovo accordo con il Servizio canario del lavoro, per un preventivo di 137 mila euro, per recuperare alcune tenute agricole abbandonate e incrementare la preparazione dei lavoratori.

I GIOCATTOLI? NON SONO CERTO SOLO COSE DA BAMBINI


Che cos'hanno in comune un orsetto dai generosi attributi, un uovo di silicone e un libro sulla videoarte? Semplice, che tutti e tre sono in grado di procurare piacere. È ciò che si può scoprire nel nuovo negozio “Mosh” di Las Palmas di Gran Canaria (www.moshlaspalmas.com), a tematica LGTB (cioè lesbico, gay, transgender e bisessuale).
Il negozio, inaugurato poco più di un mese fa e situato al numero 29 di Calle Tomàs Alba Edison, molto vicino alla Plazoleta Farray, offre una grande varietà di articoli per soddisfare fisiologia e intelletto mediante giocattoli erotici, libri, magliette, indumenti intimi, regali e altro ancora (orario di apertura: da lunedì a venerdì dalle 12 alle 15 e dalle 16 alle 21;
sabato dalle 12 alle 15).
Qui, tanto per fare qualche esempio, si può entrare in un'oasi di onanismo attraverso i masturbatori dalle forme e funzioni più diverse (riferimento all'uovo dell'inizio articolo) o farti passare per inguaribile romantico regalando il Kamasutra gay o lesbico.
E allora, perché sacrificare ogni giorno la carne? Facciamo entrare i giocattoli erotici nella nostra vita!
(Testo liberamente tradotto e foto da laprovincia.es)

MENO TASSE AEROPORTUALI, PIU' TURISTI IN ARRIVO

Nei giorni scorsi, in occasione della Fiera internazionale del turismo di Berlino, il presidente del Governo delle Canarie, Paulino Rivero, ha annunciato che il Governo spagnolo prorogherà la riduzione delle tasse aeree nell'arcipelago fino al termine della prossima stagione estiva, quindi molto oltre la data limite prevista che era stata precedentemente fissata al 30 marzo.
Ciò vuol dire che anche per i prossimi mesi le compagnie aeree che devono pagare per operare negli aeroporti canari dovranno versare meno tasse e potranno così mantenere più competitive e appetibili le tariffe.
Rivero ha spiegato che ciò è il frutto di una una riunione riservata, tenuta in precedenza, con il ministro spagnolo dello Sviluppo, José Blanco, che si è detto d'accordo e si è impegnato a prolungare tale periodo per continuare a sostenere l'economia dell'arcipelago, in crisi a causa della congiuntura economica internazionale.
Inoltre ha reso noto che nei mesi di gennaio e febbraio gli aeroporti canari hanno registrato un aumento del traffico di passeggeri e che le aspettative riguardo agli arrivi di turisti per la prossima estate dovrebbero confermarsi una "magnifica notizia", in quanto sono previste superiori del 17 per cento rispetto al periodo estivo dello scorso anno.
In concreto, il turismo del regno Unito è previsto in crescita del 39 per cento, quello tedesco del 12 per cento e quello spagnolo peninsulare del 9 per cento rispetto al 2009.
«Questo significa che per la prima volta in due anni disponiamo di buone notizie» ha sottolineato Rivero. «Ed è ciò di cui abbiamo bisogno per cominciare a generare fiducia, necessaria nel settore turistico e nell'economia in generale. Perché se le cose cominciano ad andare bene nel settore trainante della nostra economia, e cioè il turismo, cominceranno ad andare bene anche nel resto dei settori, qui nelle Canarie».
Le ragioni di questo miglioramento stanno certo in una tendenza positiva della situazione economica mondiale ed europea ma, ha sottolineato Rivero, anche nel lavoro di promozione turistica tenace, ben coordinato, compiuto da tutte le autorità locali canarie in collaborazione con il Governo delle Canarie, nonostante i diversi punti di vista.


domenica 7 marzo 2010

EL HIERRO, UNA VERTIGINE DI BELLEZZA TRA MARE E RUPI



La natura è stata estremamente generosa con El Hierro. Dicono gli studiosi che l'antica isola dell'arcipelago delle Canarie era molto più grande e alta di quanto lo sia ora. Circa 500 mila anni fa, però, una parte di questa formazione geologica primigenia si staccò dal resto e scivolò nell'oceano. Cicatrice visibile di questo impressionante cataclisma è il semicerchio quasi perfetto che corona la facciata nord di El Hierro. È una cicatrice di quasi 25 km di diametro, con alture che superano di poco i 1500 m nella località Alto de Malpaso, massima elevazione dell'isola. Dalle creste di questo impressionante avvallamento si può godere di una vista incredibile tutto attorno, sull'oceano e, quando il tempo lo permette, sulla vicina isola di La Palma. E una curatissima rete di luoghi panoramici consente magnifiche passeggiate a piedi, da un'estremità all'altra, come anche di osservare inequivocabilmente i segni di questo colossale slittamento dell'isola.
Iniziamo la nostra passeggiata nel mirador (ossia belvedere) de la Peña (nella foto piccola). È preferibile arrivare qui nelle prime ore del giorno, quando il sole comincia a salire all'orizzonte. Sotto, i versanti verticali della Riserva naturale speciale di Tibataje. Il mirador, situato a pochi metri dall'eremo di La Pena, è un incantevole costruzione, opera del celebre architetto Cesar Manrique di Lanzarote, che ospita uno dei ristoranti più spettacolari delle Canarie. Qui è possibile assaporare un buon caffè assistendo allo spettacolo del sole che illumina la Valle con Los Roques de Salmor alla sinistra e tutto l'arco di El Golfo di fronte. Per cominciare non è niente male, però suggeriamo di proseguire un poco più in là e di affacciarsi alla splendida vista da un altro balcone privilegiato.
Seconda stazione: il mirador di Jinama. Da qui partiva uno dei cammini che collegavano i piani di Nisdafe con le zone basse del Valle: una rete di comunicazione vitale per l'isola in quell'epoca non molto lontana in cui, all'arrivo dell'inverno, le famiglie abbandonavano la zona per spingersi fino al mare con il loro bestiame. Ma sono ancora molti a scendere per questi stessi cammini per una bella mattinata di sentierismo.
Consigliamo di vedere tutto questo dall'alto e di fare alcuni metri di camminata per vedere direttamente le conseguenze di quell'immane e catastrofico crollo di mezzo milione di anni fa, anche se i versanti, oggi, sono ricoperti di vegetazione. Se la giornata è chiara, dall'alto del mirador si possono vedere le vicine isole di La Palma, La Gomera e Tenerife. E se riesci ad arrivare qui quando non ci sono turisti chiassosi e sai ascoltare, puoi udire il ruggito dell'oceano, là sotto. Stiamo già press'a poco al centro dell'arco. Continuiamo.
Dopo aver lasciato alle nostre spalle la zona di Llania, il paesaggio cambia di poco. Imbocchiamo la strada HI 45 fino alla Cruz de los Reyes. La pineta diventa protagonista assoluta del paesaggio e la strada avanza attraverso il culmine della spina dorsale che attraversa El Hierro da est a ovest.
La Cruz de los Reyes è un luogo mitico per tutti gli abitanti di El Hierro. È uno segli epicentri delle loro feste patronali, però noi ci avviciniamo un'altra volta alla rupe. La parete verticale avanza attraverso i due fianchi chiudendosi fino al mare a mano a mano che si avvicina all'estremità dell'isola. Lo stesso paesaggio anche se visto da un altro punto di vista. Ma non per questo smette di sorprenderci. Verso levante, i mirador di La Peña e Jinama appaiono ormai piccoli, molto piccoli.
Questa monumentale cicatrice si può anche osservare da alture più modeste senza che la spettacolarità del paesaggio perda un briciolo del suo fascino.
Una delle caratteristiche più curiose delle piccole isole rurali dell'isola sono i suoi graziosi campanili. La chiesa de La Candelaria a La Frontera ha la sua torretta in cima a una collina di sabbie vulcaniche di un intenso coloro rossastro. Dall'alto si vede ancora il sorprendente panorama, pur se da punti di vista più vicini. Anche così vale comunque la pena di salire la lunga scalinata per affacciarsi una volta ancora al Valle.
(Traduzione e foto del mirador de La Peña da laprovincia.es)

LA TELEFERICA PER IL ROQUE NUBLO POTREBBE SALVARE TEJEDA?



Gli abitanti di Tejeda, un paesino di montagna situato praticamente al centro di Gran Canaria, quasi ai piedi del Roque Nublo, hanno già raccolto più di un migliaio di firme. Infatti a loro il progetto di cui ha parlato il suo ideatore, l'ingegner Rafael Cabrera, è piaciuto molto: Cabrera ha prospettato infatti la possibilità di creare una teleferica tra Tejeda e la base del celebre spuntone di roccia, che si erge a oltre 2 mila metri di altezza ed è diventato uno dei simboli più noti al mondo dell'isola di Gran Canaria oltre che uno dei suoi luoghi più visitati da turisti e grancanari.
Gli abitanti di Tejeda, infatti, sono convinti che la teleferica potrebbe essere il mezzo ideale non solo per giungere senza fatica ad ammirare il Roque Nublo, da cui si domina un panorama mozzafiato sull'isola, ma soprattutto per attirare turisti e mettere fine a tanti anni di isolamento e di esodo rurale, fattori che in pratica hanno decretato la rovina economica del grazioso villaggio montano.
Ma la realizzazione del progetto non si prospetta facile. Il consigliere all'Ambiente del Consiglio di Gran Canaria, Juan Salvador Leon, infatti non solo ha parlato del possibile, rilevante impatto ambientale che la teleferica comporterebbe, ma ha anche messo in dubbio che la sua realizzazione possa segnare una ripresa economica per la zona.
Tuttavia gli abitanti di Tejeda e l'ingegner Cabrera non si perdono d'animo e, nel tentativo di convincere le autorità a esaminare il progetto, si sono detti disposti a discutere le obiezioni perché considerano che siano superabili. Chiedono solo al Consiglio e al Governo delle Canarie che studino e tengano in considerazione la proposta di costruire la teleferica perché è in gioco la sopravvivenza del loro paese.

I PIATTI A BASE DI PESCE DI PUERTO DE LAS NIEVES, APPUNTAMENTO GASTRONOMICO OBBLIGATO


In prima fila sulla spiaggia e con sullo sfondo il singolare profilo di ciò che resta del celebre Dito di Dio (una grande roccia proprio sul mare, che aveva la forma di grande dito rivolto al cielo, n.d.r.), con gli anni il celebre pesce di Puerto de las Nieves ad Agaete, nord ovest di Gran Canaria, è diventato un appuntamento gastronomico obbligato per il turismo locale del week end. Ciascuno dei ristoranti del porto e della spiaggia, e sono molti, cucinano pesce fresco, brodi di pesce e paellas che possono vantare tutta la grande fama che meritano. I gofitos (piatti a base di semi e farina abbrustoliti uniti a varie verdure, tipici delle Canarie, n.d.r.) caldi e i calamari si aggiungono in tavola, tra formaggi e patate del territorio. Il pranzetto si degusta meglio con la brezza, la vista all'orizzonte e con sullo sfondo la spiaggia di Guayedra e l'andirivieni del traghetto che ha fatto di Agaete il punto d'incontro tra Gran Canaria e Tenerife.
Per la digestione, non c'è niente di meglio di una camminata di pochi minuti fino alle piscine marine naturali situate alla fine della passeggiata a mare, accanto al porto, con la possibilità di farsi un bagno in un contesto ambientale ineguagliabile. Tuttavia, se si arriva per tempo, è sempre meglio per prima cosa farsi un bel bagno e, poi, sedersi a tavola. Il caffè lo riserviamo per il centro storico di Agaete e per il pomeriggio, perché no?, una sosta alla vicina Gàldar per una visita al Museo e Parco archeologico de la Cueva pintada (la Grotta dipinta).
(traduzione e foto da laprovincia.es)

sabato 6 marzo 2010

LE TARTARUGHE RINGRAZIANO: A TENERIFE LE SALVANO COSI'


Nei giorni scorsi, un gruppo di 120 alunni della scuola elementare Martin Luther King ha assistito alla liberazione di una tartaruga “boba” (caretta-caretta) sulla spiaggia di El Puertito, nel Comune di Guimar sull'isola di Tenerife. L'evento fa parte di un programma di liberazione di tartarughe marine riabilitate come strumento di educazione ambientale, ed è realizzato dalla Fondazione Neotropico in collaborazione con il Centro di recupero della Fauna silvestre di La Tahonilla. Obiettivo del programma è salvare il maggior numero di specie che abitano nelle acque delle isole Canarie.
La maggior parte delle tartarughe recuperate sono vittime di investimenti da parte di imbarcazioni, di amputazioni, intossicazione da ingestione di petrolio e perfino di reti da pesca. Una volta recuperate, le tartarughe vengono condotte al centro La Tahonilla, situato nel Nord dell'isola, dove sono sottoposte alle prime cure. La successiva fase di recupero è realizzata dalla Fondazione Neotropico, che si occupa della loro liberazione.

A LAS PALMAS IL DIVE TRAVEL SHOW, EXPO DI FOTO SUBACQUEE


Durante questo primo week end di Marzo, nell'ambito del Dive Travel Show di Madrid, il Municipio di Las Palmas de Gran Canaria promuove il Fotosub de Las Canteras, concorso di fotografia subacquea che consente di evidenziare i vantaggi che offre la celebre spiaggia grancanaria per ospitare questo tipo di eventi. Il Dive TRavel Show è un expo di viaggi d'immersione e turismo sostenibile organizzato dalla rivista Buceadores (ossia Subacquei). Si svolge attorno a due obiettivi fondamentali, il progetto turistico e la cura per la ricca biodiversità custodita dagli oceani.
In un comunicato, il consigliere al Turismo, Ricardo Gonzalez, ha spiegato come il turismo nautico sia una sfida della politica turistica da consolidare a Las Palmas de Gran Canaria.
In tal senso, ha messo in luce come la spiaggia di Las Canteras, oltre a poter vantare la bandiera blu detiene anche il Certificato di garanzia europeo che accredita che ogni tipo di lavoro, attività ed evento che qui si effettua mantiene un rispetto assoluto per l'ambiente.
Inoltre ha ricordato la singolarità de Las Canteras come spiaggia urbana dotata di eccellenze turistiche e naturali. Dal punto di vista della gara fotografica, poi, il mare antistante la spiaggia consente di creare vari spazi di competizione e di proteggere nel contempo i neofiti, ma offre anche la possibilità ai professionisti di scendere a maggiori profondità.
Un'altra importante esposizione di foto subacquee, il Fotosub Playa Viva Experience 2010, si svolgerà sempre a La Palmas de Gran Canaria nell'ottobre prossimo. Vi potranno partecipare non solo tutte le categorie di fotosub professionisti e open, ma anche autori di fotografia mediante snorkel con maschera e camera integrata.