venerdì 31 dicembre 2010

A NATALE, UN OSSERVATORIO DI GRAN CANARIA HA CAPTATO LO SPETTACOLO OFFERTO DAL SOLE


Lo scorso giorno di Natale, il Sole ha offerto un interessante spettacolo durato quasi un'ora. Durante questo periodo di tempo, infatti, ha mostrato un'imponente protuberanza eruttiva intorno alla sua superficie, una delle esplosioni di maggiore ampiezza registrata sulla nostra stella nell'ultimo anno. È stata captata da Francisco A. Rodriguez dall'Observatorio Montaña Cabrera, situato nella Vega de San Mateo, Gran Canaria, attraverso il telescopio Solar avanzado, installato in questo punto permanente di osservazione astronomica posto nel centro dell'isola (AstroEduca.com).
Le protuberanze solari sono enormi getti di gas incandescenti espulsi dalla superficie solare, che si estendono per molti migliaia di chilometri.
(nella foto, una delle immagini captate dall'Observatorio Montaña Cabrera di Gran Canaria, in cui si vedono chiaramente le recenti esplosioni gassose provenienti dalla superficie solare)

PER UNA RAGAZZA DOMINICANA, PARTO TRA LE NUVOLE, IN ELICOTTERO SOPRA FUERTEVENTURA


Naiyebe Manón, una ragazza dominicana ventiduenne che vive a Fuerteventura, mai avrebbe potuto immaginare che il suo terzo figlio sarebbe nato tra le nuvole. Infatti ha dato alla luce felicemente un bimbo la notte del 25 dicembre scorso mentre veniva trasportata con un elicottero del Servicio canario de urgencias (SUC) dall'eliporto di Morro Jable all'Hospital general Virgen de la Peña, a Puerto del Rosario. Quando l'aeromobile sorvolava la costa di Gran Tarajal, è nato il piccolo Randolf Alexander, dopo soli otto mesi di gestazione e con un peso di 2,900 kg. L'incaricato della sua ssistenza sanitaria è stato il medico Victor Gómez, un veterano del SUC con i suoi dieci anni di servizio, cinque dei quali spesi sugli elicotteri.
«Non mi sono accorta di niente a causa del dolore intenso che provavo» spiega ora la giovane dominicana. «E a causa del forte rumore dell'elicottero, non ho sentito neppure il bambino piangere. Ma ero anche tanto debole per il sangue perso in precedenza e per lo sforzo fatto per espellere il mio bimbo. Poi, quando me lo hanno messo sopra, è stato un momento davvero emozionante».
Naiyebe è arrivata a Fuerteventura da Pozuelo de Alarcón, in provincia di Madrid, lo scorso agosto, al quarto mese di gravidanza dopo essersi separata dal compagno. Quindi completamente sola, in compagnia soltanto del piccolo che portava in grembo, mentre i suoi due figli maggiori Aiderson e Melany, frutto di una precedente relazione, sono rimasti con il padre a Madrid. A Fuerteventura, all'inizio Naiyebe è stata accolta da un'amica nella zona turistica di Morro Jable, ma ben presto se ne è andata da quella casa per un'incompatibilità con l'ospite. Attualmente condivide un appartamento con un'altra amica e connazionale, Saidi Calderón, una persona squisita che l'ha aiutata molto, come Naiyebe tiene a sottolineare.
La gravidanza della ragazza si è svolta nel'assoluta normaità fino alle ultime settimane, quando sono cominciati alcuni disturbi che le hanno fatto pensare all'imminenza del parto e hanno convinto i medici a ricoverarla a Puerto del Rosario per tre giorni, fino al 24 dicembre. Poi, nella notte del 25, l'improvvisa emorragia e il volo in elicottero per il nuovo ricovero urgente.
Naiyebe ha ben chiari quali saranno i padrini del piccolo Randolf, nome che ha scelto in onore del proprio padre.
«Saranno la mia amica Saidi e la persona che dirige la Sanità alle Canarie, e cioè il consigliere Bañolas, perché a loro devo la mia vita e quella del mio bambino» dice Naiyebe. «Ma dico grazie anche a tutti quelli che mi hanno assistito, come il medico, l'infermiere e l'equipaggio dell'elicottero, oltre al personale del Centro de Salud di Morro Jable. Si sono prodigati tantissimo perché tutto andasse bene».
(nella foto da laprovincia.es, Naiyebe Manón, 22 anni, con il piccolo Randolf Alexander, nato la notte del 25 dicembre durante il volo per portare la partoriente in ospedale a Puerto del Rosario)

IL SUD DI GRANCANARIA SI È VESTITO ECCEZIONALMENTE DI VERDE PER LE PIOGGE ABBONDANTI


La pioggia, che in modo del tutto eccezionale ha inzuppato la terra e riempito i bacini artificiali di Gran Canaria nelle scorse settimane, ha trasformato il paesaggio dell'isola. I versanti sud e sud ovest, grandi beneficiati dalle precipitazioni, hanno cambiato letteralmente colore. Le profonde vallate vulcaniche (barrancos), normalmente segnate dall'aridità, si sono coprte di verde offrendo ai visitatori uno spettacolo inconsueto. E ora le riserve d'acqua trattenute dalle dighe basteranno, pare, per i prossimi tre anni. Insomma, il 2010 non poteva accomiatarsi meglio di così.
José Luis Guerra, responsabile del Consiglio insular de Aguas, sottolinea che questo anno idrologico (è iniziato il 1° ottobre scorso e si concluderà il 30 settembre 2011) è, al momento, migliore di quello precedente, e le cifre lo dimostrano: attualmente i bacini artificiali di Gran Canaria hanno più di 37 milioni di metri cubi di acqua immagazzinata. Soltanto Soria, il maggior bacino dell'isola, accumula 11,6 milioni di metri cubi (più che La Cueva de las Niñas e Chira messe assieme quando sono piene), con un'altezza di 87,73 metri.
Il massimo storico registrato in questo bacino risale all'anno 1991, con un'altezza di 89,9 metri. Ora, però, le precipitazioni sembrano essersi allontanate e non sono più attese in un prossimo futuro.

domenica 26 dicembre 2010

IN UN'ORCHESTRA DI GIOVANI RIVIVE IL TIMPLE, STRUMENTO MUSICALE TRADIZIONALE CANARIO



I canari lo chiamano timple ed è simile all'ukulele dei polinesiani: una chitarra dalle dimensioni ridotte e suoni più acuti di quelli prodotti dalla chitarra universalmente conosciuta, vista la minore lunghezza e il più piccolo diametro delle corde. Alle Canarie è un simbolo di prima grandezza della cultura popolare, che adesso anche i giovani cercano di tenere vivo. Infatti è nata un'orchestra giovanile che del timple ha fatto lo strumento principale. Si esibisce in tutte le isole e locali e teatri fanno a ruba per accappararsela. Nei giorni scorsi l'orchestra, che si chiama“Timpluras” ed è diretta dal maestro Benito Cabrera, si è esibita con grande successo nel centro Cultural Martín Arvelo de El Pinar, sull'isola di El Hierro, in un repertorio molto particolare, che spazia tra musica da camera e tendenzepiù moderne, come il jazz.
I giovani che ne fanno parte sono Yone Rodríguez (di Gran Canaria), Israel Espino, Francisco Yanes, Tomas Miguel Fariña, José Alberto Delgado e Eutimio Álvarez (di Tenerife), e infine Víctor Estárico (di Fuerteventura). Nel concerto di El Hierro, poi, i sette giovani timplisti sono stati accompagnati da un gruppo musicale formato da Ykay Ledezma (chitarra), Sergio García (percussioni), Guillermo Chávez (basso) e Jeremías Martín (piano e fisarmonica).
La loro esibizione è stata accompagnata in scena con proiezioni audiovisive che si rifanno a un'idea di tradizione e modernità, basate su immagini sonore che combinano tra loro graffiti preispanici con visioni del grande telescopio astronomico di La Palma.
(nelle foto, un'immagine del timple e un concerto dell'orchestra “Timpluras”)

IN TUTTE LE CANARIE, NATALE AL CALDO E SOTTO IL SOLE


Mentre l'Europa è stretta nella morsa del gelo e in Spagna è stato lanciato l'allarme per un nuovo ribasso delle temperature, alle Canarie si è celebrato un luminosissimo Natale, illuminato da un sole splendente che ha portato il termometro a raggiungere i 28 gradi, come è avvenuto per esempio al sud di Gran Canaria. Qui, sulla spiaggia delle dune, a Maspalomas, c'erano migliaia di persone a godersi questo sole, e parecchie in acqua a sfidare le onde, per la verità un po' irruente. In costume o nudi, come è concesso rimanere qui, tutti hanno cercato di dare un altro piccolo contributo al raggiungimento di un'abbronzatura perfetta.
Ma anche al nord, dove sorge la capitale Las Palmas de Gran Canaria , non è andata peggio: sulla spiaggia de Las Canteras (nella foto) gremita di cittadini e turisti, e dove molti hanno fatto il bagno, si sono superati abbondantemente i 24 gradi. E grazie all'atmosfera tersa come non mai e a questo meraviglioso sole, dalla spiaggia si poteva godere lo spettacolo unico della vicina Tenerife e del suo vulcano Teide, con la cima leggermente spruzzata di neve.
Miracolo di questo piccolo angolo africano, di queste isole che fin dall'antichità sono state definite “fortunate”.

sabato 25 dicembre 2010

A FUERTEVENTURA, IN UN CORCORSO TRA 50 RISTORANTI VINCE LA TAPAS "ECLIPSE” DE “LA LUNA” DI CORRALEJO



Alle Canarie si fa solo cucina internazionale, o meglio si preparano solo incredibili pastrocchi per accontentare un po' tutti i gusti, e soprattutto quelli dei tedeschi o degli inglesi, che, si sa, a tavola mettono insieme gusti davvero inconciliabili per i normali palati italiani? Per fortuna non è proprio così. Ci sono ristoranti sparsi qua e là per le isole dell'arcipelago dove si possono assaporare i piatti tipici canari e anche quelli andalusi, galiziani, catalani e così via. Per questo viene spontaneo salutare con entusisamo e gratitudine l'istituzione di un concorso gastronomico riservato ai piatti tipici locali indetto a Fuerteventura, al quale hanno partecipato 50 ristoranti situati su tutto il territorio di questa isola incredibilmente bella, da nord a sud. Le celebri tapas, con abbinamenti fantasiosi che hanno coinvolto tutti gli ingredienti tipici della cucina locale, dal formaggio contadino fino al mojo verde o rosso, l'hanno fatta da padrone.
Il primo premio del concorso è stato vinto dal piatto “Eclipse” preparato da Pedro Antonio Martín Hernández del ristorante La Luna di Corralejo. Al secondo posto si è classificato il ristorante Casa Marcos, di Villaverde, e al terzo il Terraza del Muelle, di Puerto del Rosario, capitale di Fuerteventura.
Nella categoria “Menos de 40 euros”, poi, ha vinto il ristorante Pájara dell'Hotel R2 Río Calma.
Della stessa località è il ristorante che si è distinto nella categoria del menù a “Menos de 20 euros”, e cioè Mirador de Sotavento, precisamente di La Pared.
I tre migliori classificati in ciascuna delle tre categorie potranno disporre di uno spazio di tutto rilievo nella Guida gastronomica “Sabores de Fuerteventura”, nella quale verranno pubblicate le ricette dei vari concorrenti.
(nelle foto, un'immagine della spiaggia di Corralejo a Fuerteventura, località nella quale è stituato il ristorante La Luna, vincitore del concorso, e una di piatti con tipiche tapas spagnole)

lunedì 20 dicembre 2010

Il 21 DICEMBRE, ECLISSE LUNARE: L'OMBRA DEL TEIDE SI PROIETTERÀ NELL'ATMOSFERA IN DIREZIONE DELLA LUNA



Per tutti gli appassionati di astronomia e non solo, appuntamento per la mattina del 21 dicembre alle 7,40 locali (8,40 per la penisola iberica e l'Italia) nel Parque Nacional del Teide, a Tenerife. Se, come si spera, le condizioni atmosferiche lo permetteranno, da qui (e anche a distanza via internet, in diretta) sarà visibile uno spettacolo memorabile e raro: l'ombra dell'altissimo vulcano (3.718 m sul livello del mare, circa 7.000 sopra la piattaforma oceanica, il terzo tra i più grandi vulcani del mondo) che sorge sull'isola dell'arcipelago canario sarà visibile, in un allineamento quasi perfetto, nell'atmosfera terrestre in direzione della Luna durante l'eclisse lunare che si verificherà appunto, all'ora indicata, in concomitanza con il solstizio d'inverno.
L'eclisse di Luna (piena), si sa, si verifica nel momento in cui la Terra si interpone tra il Sole e la Luna, quando l'ombra del nostro pianeta va a oscurare a poco a poco il nostro satellite, in modo più o meno completo a seconda del punto di osservazione dalla Terra. In realtà, però, anche se l'eclisse è totale, la Luna non scompare del tutto poiché i raggi del Sole, riflessi dall'atmosfera terrestre, possono raggiungere e illuminare la superficie lunare che è comunque visibile dalla terra con tonalità rossastre.
Per tutti coloro che non potranno intervenire per ammirare questo spettacolo dalle falde del Teide, l'Instituto de Astrofisica de Canarias, in collaborazione con la Asociación cientifico cultural Shelios e il gruppo Ciclope della Universidad Politécnica de Madrid, ha organizzato la ritrasmissione dell'avvenimento direttamente dal Parque Nacional del Teide, mediante il sito www.eclipsesolar.es

giovedì 16 dicembre 2010

A NORD EST DI GRAN CANARIA UN NUOVO HOTEL DALL'ARCHITETTURA SOSTENIBIE


Nell'ambito delle grandi strutture alberghiere di Gran Canaria, El Roca Negra Hotel&Spa, un 4 stelle di lusso inaugurato quest'anno, sorge in un punto unico e originale, La Villa Marinera de AgaetE, nella zona Nord est dell'isola. È stato costruito con una concezione architettonica sostenibile, che ne ha favorito l'integrazione con la bellissima scogliera sul mare e in modo tale che i suoi ospiti possano ammirare uno dei tramonti più belli del mondo, dato che le sue 87 stanze hanno tutte terrazza privata e vista sul mare.
Di 35 m2 ciascuna, le stanze sono abbellite con oggetti di alto design e arredamento made in Italy. E, con la vista che offrono, rappresentano per chi ci abita per una vacanza un'esperienza indimenticabile.
Nella Ossidiana Spa, uno dei centri benessere più moderni delle Canarie, è possibile approfittare di un circuito completo di due ore e mezza, che comprende più di trenta trattamenti per il corpo diversi.
La struttura dispone anche di due ristoranti: La Caleta, con cucina italiana autentica (non incluso nella mezza pensione) e Le Rubinie, presso il quale lo chef esecutivo rinnova periodicamente e completamente la carta.
Le piscine sono climatizzate e salinizzate e, accanto a esse, sono situati il Pool Bar, dove è possibile rinfrescarsi con ottime bevande e rilassarsi con musica chill out, e inoltre la passeggiata che conduce fino alle piscine naturali di Agaete.
Una vacanza al Roca Negra Hotel&Spa è, dunque, quanto di più benefico esista per il corpo e per lo spirito e, nello stesso tempo, un'occasione unica per conoscere il meraviglioso clima di Gran Canaria e le sua straordinaria natura.

IMPORTANTE SCOPERTA A LAS PALMAS: DA UNA PROTEINA “SPIA” LA STRATEGIA PER COMBATTERE IL TUMORE DELL'UTERO


C'è un'importante novità nella lotta contro il tumore della cervice uterina ed è stata presentata nei giorni scorsi presso la sede dell'Hospital Universitario de Gran Canaria Doctor Negrin, a Las Palmas. Uno studio durato quattro anni ha fornito dati molto interessanti riguardo a una proteina, chiamata MVP, la cui maggiore o minore presenza nell'organismo consente di prevedere o escludere la possibilità di recidiva del tumore e, di conseguenza, attuare un trattamento antitumorale più mirato ed efficace.
Lo studio, chiamato "Ruolo della proteina MVP nella riparazione del DNA, la progressione tumorale e l'ipossia nel carcinoma cervicale: impatto pronostico”, è stato svolto dal farmacologo Fausto Goes Fontes Nieto, del Servizio di Oncologia radioterapica del Negrin, e diretta, all'interno del Dipartimento di Scienze cliniche dell'Università di Las Palmas de Gran Canaria, dai dottori Pedro Lara, Marta Lloret e Luis Alberto Henriquez.
«Questo studio rappresenta un passo avanti rispetto a ciò che è stato pubblicato finora su riviste scientifiche internazionali e ci indica che le pazienti colpite da tumore alla cervice con livelli ritenuti normali della proteina MVP hanno un'aspettativa di sopravvivenza eccellente» afferma il dottor Lara nel sottolineare i progressi già ottenuti nelle terapie di questo tipo di tumore mediante trattamenti più mirati proprio grazie a questa nuova scoperta. «Poter classificare bene ogni paziente in base al test della proteina MVP ci consente di scegliere il trattamento individuale più adeguato e di conseguenza meno tossico».
E non è tutto: l'importante scoperta, infatti, apre la porta alla creazione di nuovi farmaci in grado di bloccare l'azione di questa proteina in quelle pazienti che ne fanno registrare alti livelli nel sangue.
(nella foto, immagine di proteine presenti in indagini svolte su pazienti oncologiche)

venerdì 10 dicembre 2010

IN VACANZA A GRAN CANARIA? APPROFITTANE PER “FARE UN TAGLIANDO“ A CORPO E PSICHE

La vacanza è ovviamente un momento per riscoprire la propria voglia di lasciarsi andare, di spezzare le catene del tempo, ma anche di riscoprire il proprio lato ludico e, perché no?, la voglia di fare nuovi incontri e di ravvivare la passione. Ma un modo intelligente di trascorrere la vacanza è anche quella di "fare un tagliando" al proprio benessere psicofisico. Chi nelle prossime settimane ha programmato di tuffarsi nell'elettrizzante atmosfera di Gran Canaria e della sua intensa movida potrebbe, per esempio, trovare un po' di tempo per rimettere a posto alcuni aspetti della propria vita che non lo soddisfano pienamente. Ecco due ottime idee.
• La tua sessualità è un po' stanca, hai perso un po' della tua innata passione, hai qualche problemino fisico a questo livello? Qui a Gran Canaria c'è la possibilità di affidarsi ai consigli e agli insegnamenti di un giovanottone tedesco molto originale, simpatico e soprattutto preparato nell'ambito del Gay Tantra (è un certified trainer), di nome Alexander. Che cos'è il Gay Tantra che Alexander professa? È semplicemente un ramo del Tantra, l'antica disciplina indiana che si prefigge di scoprire la spiritualità attraverso la sessualità, e si occupa in modo specifico della salute e dell'equilibrio sessuale del maschio (gay, ma non solo).
Esercizi a base di contrazioni muscolari e speciali automassaggi locali, e molto altro ancora: ecco che cosa insegna Alexander, per consentire a chiunque, anche alle persone over 60 cui dedica un corso speciale, una maggiore efficienza degli organi genitali maschili, con un effetto benefico anti-aging che si ripercuote sulla salute in generale grazie all'aumentata secrezione di testosterone che i suoi esercizi consentono.
Per contattare Alexander a Playa del Ingles, chiamalo sul suo cellulare: (0034) 627 313508. Oltre al tedesco, parla anche italiano, francese e inglese.
Oppure scrivigli alla sua mail: ghtrain@web.de
• Se invece lamenti qualche disagio a livello affettivo-spirituale e ti senti eternamente stressato, irritabile, insoddisfatto, fuori ruolo o addirittura infelice, puoi trovare un valido coach in Danhur (in sanscrito “arco”, nel seno che ama “proiettare” chi gli chiede consiglio verso la “verità” e l'equilibrio), un italiano molto dolce, disponibile, una specie di fratello maggiore (o amico più grande) comprensivo, oltre che competente, in grado di darti una mano a riprenderti il controllo su te stesso. Rilassamento profondo, meditazione tantrica, diagnosi e ribilanciamento dei chakras, volendo anche mediante il Therapeutic Touch (un massaggio molto dolce che si avvale di olii essenziali mistici) eseguito direttamente nella tua camera di hotel, e tanto altro ancora: ecco che cosa può offrirti Danhur, diplomato tra l'altro come istruttore di Yoga presso l'Istituto Yoga di Carlo Patrian a Milano, come operatore ayurvedico presso il centro Joity di Genova e come operatore del massaggio antistress presso la scuola del dottor Giovanni Leanti La Rosa, sempre a Milano. Infine, Danhur, con alcuni suoi collaboratori, può fare da coach a chi arriva a Gran Canaria per la prima volta per una consulenza a 360 gradi su visite guidate, escursioni, acquisti (perché no?, anche di una casa, per chi, come è già avvenuto a molte persone, s'innamora a prima vista di Gran Canaria e del suo stile di vita!). Il tutto, in modo molto
professionale e con estrema cortesia.
Per contattare Danhur, chiamalo sul suo cellulare: (0034) 662 540902. Parla italiano, spagnolo e francese. Oppure scrivigli presso l'indirizzo e-mail: emidep.can@gmail.com
E, allora, buona vacanza a tutti a Gran Canaria!

giovedì 9 dicembre 2010

TIFOSI IN FESTA A LAS PALMAS: IL LORO IDOLO VITOLO È STATO OPERATO CON SUCCESSO ED È ARRIVATA LA COPPA DEL MONDO


Dopo i giorni
di appren-
sione, final-
mente
i tifosi
della squa-
dra calcistica Unión Deportiva Las Palmas de Gran Canaria tirano un sospiro di sollievo. L'intervento chirurgico cui Victor Machín (Vítolo), uno dei loro idoli, si è sottoposto nei giorni scorsi a Barcellona per riparare la lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio destro è riuscito perfettamente. Dopo l'operazione il giocatore, che è stato operato dal dottor Cugat nella clinica Quirón del capoluogo catalano, si è mostrato sereno e determinato a riprendere nel più breve possibile il suo posto nella squadra grancanaria, anche se si prevede che la riabilitazione e il recupero saranno un po' lunghi.
Ma per i tifosi del calcio grancanari c'è un'altra bella notizia. È arrivata sulla loro isola la Coppa del mondo conquistata dalla Selección Nacional Española in Sudafrica. Dopo essere stata mostrata ai bambini ricoverati all'Hospital materno infantil di Las Palmas e ai detenuti della prigione di Salto del Negro, per alcuni giorni rimarrà esposta nella sede della Federación interinsular de Fútbol di Las Palmas, per poi riprendere il suo cammino verso le altre isole dell'arcipelago, in modo tale che sia visibile per il maggior numero di tifosi canari.
(nella foto in alto da laprovincia.es, il giocatore Victor Machín (Vítolo) dopo l'intervento al ginocchio destro; nell'altra foto da canarias7.es, un gruppo di tifosi di Las Palmas attornia la Coppa del Mondo vinta in Sudafrica dalla Selección Nacional Española)

domenica 5 dicembre 2010

LA CELEBRE SCRITTRICE LUCÍA EXTEBARRÍA STREGATA DA FUERTEVENTURA


Le streghe di Tindaya, la luce di Mafasca, le case incantate, i drammatici paesaggi di Jandia e la magia che, secondo lei, aleggia sull'isola sono stati le caratteristiche più attraenti diFuerteventura colte da Lucía Extebarría, tanto da farne lo scenario (assieme a Tenerife e Londra) del suo prossimo romanzo, Lo verdadero es un elemento de lo falso (Il vero è un elemento del falso). In particolare la spiaggia di Cofete è il maestoso paesaggio in cui poter riscoprire se stessi. E tutto attorno un'atmosfera esoterica, ideale per i membri di una setta segreta alle prese con i loro misteriosi rituali.
Lucía Extebarría, si sa, è una scrittrice scomoda, che sviscera a fondo e in modo anticonvenzionale i problemi sociali e individuali, attenta in particolare alla condizione femminile e alle storie di giovani vite allo sbaraglio, alle prese con amori impossibili o con esperienze off limits (basti ricordare i suoi celebri romanzi Amore, Prozac e altre curiosità, Di tutte le cose visibili e invisibili, Noi che non siamo come le altre).
Proprio recentemente Extebarría, che da tempo è affascinata dalle bellezze misteriose di Fuerteventura, è riuscita a realizzare uno dei suoi sogni: salire fino alla cima della montagna sacra di Tindaya e ammirarne le incisioni rupestri. Lo desiderava fin dal momento in cui ha conosciuto la storia dei mahos e dei loro rituali magici.
«Voglio vivere quella stessa esperienza spirituale, credo davvero che si tratti di una montagna magica» spiegava, mentre guarda attonita il lungo percorso che le restava da compiere per arrivare sulla vetta. «Ci sono incisioni nella roccia scolpite migliaia di anni fa dagli antichi abitanti dell'isola e sono certa che mi trasmetteranno molto».
Extebarría è tornata a Fuerteventura per percorrerla ancora una volta da nord a sud. Ha voluto rivedere quei luoghi che l'hanno ispirata per la scrittura del suo romanzo.
«Mi ha sempre sorpreso la varietà dei paesaggi dell'isola» afferma la scrittrice, che non vuole rivelare nei dettagli la trama del nuovo romanzo. «E non escudo che in futuro possa ispirare altri miei lavori».
Riguardo alla situazione della letteratura e dell'arte in generale, Extebarría denuncia un machismo di ritorno. Ha sottolineato, per esempio, come solo tre donne, Maria Zambrano, Dulce Maria Loynaz e Ana Maria Matute abbiano ricevuto il premio Cervantes nel corso della sua storia. E ricorda la drammatica condizione di milioni di donne tuttora sposate per forza, vendute o lapidate per presunti adulteri o mutilate nelle parti genitali. Inoltre critica Zapatero per aver posto fine alla tanto decantata parità tra uomini e donne negli incarichi ministeriali del suo governo.
Infine, la scrittrice madrilena considera che in Spagna sia difficile dire ciò che si pensa, e porta l'esempio della censura che si abbatte su di lei attraverso Facebook. I suoi profili sono eliminati appena creati. Compresi quelli che ha aperto per i personaggi del suo ultimo romanzo, subito eliminati appena immessi in rete per promuoverlo.
Lucía Extebarría è convinta che «stiamo vivendo un'involuzione verso il conservatorismo».
(nelle due foto, un primo piano di Lucía Extebarría e l'arrampicata della scrittrice verso la cima della montagna sacra di Tindaya, quest'ultima da laprovincia.es)


I CALCIATORI DEL LAS PALMAS MODELLI PER UNA CAMPAGNA DI MODA INTIMA


I calciatori della Unión Deportiva Las Palmas Guayre Betancor, Ruymán Hernandez e Victor Machin (Vitolo) sono i protagonisti della campagna pubblicitaria della firma canaria KS, che veste anche tutti gli altri esponenti delle squadra gialla. L'immagine dei tre giocatori spicca nei cartelloni pubblicitari, di dimensioni giganti, distribuiti in tutta la città e dintorni. Dopo un promettente inizio stagione, gli atleti della Unión Deportiva Las Palmas (www.udlaspalmas.es) hanno così accettato di diventare modelli per una campagna che intende lanciare una nuova collezione di moda intima maschile.
Ma non è tutto: nei prossimi giorni l'Unión Deportiva Las Palmas e la Associación de Niños Especiales de Gran Canaria presenteranno il calendario 2010, cui hanno partecipato entrambe.

sabato 4 dicembre 2010

IN UNA VIA DELLA VECCHIA LAS PALMAS ESPOSTE 7 SCULTURE DI AUGUSTE RODIN


In queste settimane che precedono il Natale (e fino al prossimo 16 gennaio), Triana, uno dei quartieri antichi di Las Palmas de Gran Canaria, è un museo a cielo aperto che accoglie 7 tra le più celebri sculture del grande maestro francese Auguste Rodin, esposte in un tratto di poco più di 100 metri della Calle Mayor. Tra le sculture, alcune figure del Monumento ai borghesi di Calais e Il pensatore, giunti qui dal museo parigino dedicato al celebre scultore. Pesano tra 300 e 400 chili ciascuna, tranne Il pensatore, che raggiunge i 700 chili. La mostra è stata organizzata dall'Obra social de La Caixa in collaborazione con l'Ayuntamiento della capitale grancanaria.
Per preservare le opere da eventuali atti vandalici, sono state predisposte speciali misure si sicurezza. Tuttavia il sindaco di las Palmas, Jeronimo Saavedra, raccomanda a tutti senso di rispetto e civiltà per queste opere, esposte nella pubblica via per cercare di abbattere le frontiere tra arte e vita.
(foto da canarias7.es)

venerdì 3 dicembre 2010

LA STRAORDINARIA IMPRESA DI UN INGLESE DI 84 ANNI: TRAVERSERÀ L'ATLANTICO SU UNA ZATTERA DI TUBI


Un inglese di 84 anni, Anthony Smith, accompagnato da altre tre persone, ha in progetto di attraversare l'Oceano Atlantico, dall'isola canaria di La Gomera fino a Eleuthera, nelle Bahamas, a bordo di una zattera costruita con tubi di polietilene fabbricati per la distribuzione dell'acqua.
La partenza della zattera “An-tiki”, attuamente in fase di montaggio nel nuovo porto del municipio gomero di Valle Gran Rey, è prevista per la seconda settimana di gennaio, come ha annunciato Barbara Belt, coordinatrice dell'operazione.
Il tempo previsto per la traversata è di 70 giorni, e in base alle statistiche, la zattera attraverserà l'Atlantico nel periodo dell'anno più calmo per quanto riguarda gli uragani.
Attualmente Smith, esploratore, autore di oltre trenta libri e speaker della BBC, soffre di una lesione a una gamba, conseguenza di un incidente d'auto, e cammina aiutandosi con un bastone, ma questi per lui non rappresenta un problema.
Tra le altre prodezze, l'anziano inglese ha al suo attivo una traversata dell'Africa in mongolfiera ed è stato capitano di una zattera a vapore che ha navigato per mille miglia nel fiume delle Amazzoni.
Dimostrare che persone anziane sono in grado di realizzare progetti considerati rischiosi è una delle ragioni alla base di questo progetto, che però è nato anche con lo scopo di raccogliere denaro per la fondazione WaterAid (www.wateraid.org) e ricordare alla gente che l'acqua pulita (e fresca) è ciò che consente la vita sulla Terra.
Durante la traversata l'inglese e i suoi compagni compiranno infatti studi sul plancton allo scopo di verificare se è stato colpito dal riscaldamento delle acque dell'Oceano, e porranno le basi per futuri studi ed esperimenti.
«Siamo convinti che con l'età porti esperienza, che una spedizione simile non sia un problema, sempre che si minimizzino i rischi, e che le zattere fatte in questo modo siano sicure come qualsiasi altra imbarcazione» spiega Smith.
La sua, larga 6 metri, è costituita da 4 tubi principali in polietilene di 11,5 metri di lunghezza e 715 millimetri di diametro esterno; la coperta è fatta con spesse tavole di legno, legate saldamente ad altri 14 tubi, posti a croce, di 310 millimetri di diametro.
L'imbarcazione dispone anche di una scialuppa di salvataggio con un albero di legno alto 11,5 metri, armato con due vele, e munito di remi. Inoltre dispone di due cabine, una delle quali da utilizzare come soggiorno, cucina e posto di comunicazione via radio e satellite, e l'altra come camera da letto. È attrezzata con telefono via satellite e tre unità GPS. Per generare elettricità, dispone di pannelli solari, un generatore eolico e uno manuale.
7 dei tubi incrociati fungeranno da serbatoi per 2.200 litri di acqua potabile, mentre una superficie posta tra le due cabine avrà la funzione di raccogliere l'acqua piovana.
Infine, a bordo verranno posti anche un impianto desalinizzatore e riserve di cibo calcolato in 2.500 calorie al giorno per persona e giorno, per un totale di 80 giorni.
(nella foto da laprovincia.es, Anthony Smith mentre è intento a controllare il montaggio della sua zattera nel porto di Valle Gran Rey a La Gomera)