mercoledì 29 maggio 2013

TORNADI? ALLE CANARIE SONO MOLTO RARI E SEMPRE MOLTO DEBOLI PERCHÉ QUI NON ESISTE UN CLIMA ESTREMO

Una recente tromba marina nel mare
di fronte a un'isola dell'arcipelago canario.
Anche alle Canarie si possono avere dei tornadi, però non hanno niente a che vedere con quelli che si formano sugli Stati Uniti, dove, così come avviene per gli uragani, esiste una vera e propria stagione di maggiore incidenza durante l'anno. Naturalmente tutti ricordiamo il tornado dei giorni scorsi che ha colpito in particolare Oklahoma City, con decine di morti e feriti.
«In queste isole vengono chiamati, a seconda dei casi, trombe d'aria o trombe marine e, anche se sono relativamente abituali, tuttavia sono sempre molto deboli» assicura Oscar García, direttore della Agencia Estatal de Meteorología (Aemet) alle Canarie. Le trombe marine o tornadi marini sono associati ai fronti e alle perturbazioni che colpiscono l'arcipelago durante la primavera e l'autunno e sono, in pratica, colonne d'aria in rotazione rapida che toccano la massa dell'acqua salata da un lato e determinano un grande vortice d'aria nello strato di nubi dall'altro. Normalmente non sono molto intensi come quelli che normalmente si abbattono sulla terraferma e non durano che una decina di minuti al massimo. Alle Canarie la media delle trombe marine è di circa cinque all'anno, secondo uno studio realizzato dai metereologi del centro Metereologico di Santa Cruz de Tenerife. Ma in compenso non è stato registrato nessun tornado sulla terraferma.
«La formazione di un tornado richiede convezioni notevoli, ossia rimescolamenti di grandi masse d'aria calda e fredda nell'atmosfera, che alle Canarie, dove non esiste un clima estremo, si verificano molto raramente mentre invece si verificano sulle grandi pianure degli Stati Uniti dove, in determinati periodi dell'anno, si mescolano enormi masse d'aria secca, calda e fredda assieme generando un'incredibile energia» aggiunge García. 
Il responsabile dell'Aemet afferma che però alle isole si sono avute “supercellule convettive” come quella che ha provocato la burrasca del 31 marzo 2002 a Santa Cruz de Tenerife, con una media di 320 litri all'ora per metro quadrato di precipitazioni piovose, o la tempesta tropicale Delta del Novembre 2005, con venti di oltre 200 km all'ora.

sabato 18 maggio 2013

UN BED&BREAKFAST DAL FASCINO SPECIALE NEL CENTRO DI LAS PALMAS DE GRAN CANARIA: LA CASA DE LA VEGUETA

Sopra, l'esterno de La Casa de la Vegueta. Sotto, tre immagini
di interni del Bed&Breakfast.
Il tempo sembra fermarsi quando si attraversa la soglia dell'entrata principale de La Casa de La Vegueta. Il traffico e il brulichìo della città, i rumori invadenti della strada spariscono all'interno di questo bell'edificio del 1913 situato proprio nel bel mezzo del centro storico di Las Palmas de Gran Canaria, appunto nel quartiere de La Vegueta. La sua proprietaria, Ana Lola Betancor, lo sa bene e per questo ha voluto trasformare una parte di questa classica casa canaria nel primo bed&breakfast del quartiere. La Casa de La Vegueta offre ciò che molti turisti cercano quando giungono sull'isola: calma e buona ubicazione. Tuttavia il suo interno non è stato sempre quella che si definisce un'oasi di pace. Fino a pochi mesi fa Ana Lola Betancor utilizzava la zona a piano terra per le occupazioni della sua impresa di comunicazioni. Stanca della routine e dell'intenso ritmo con il quale era scandita la sua giornata, Betancor ha voluto dare però una svolta decisiva alla propria vita e al proprio lavoro. Viaggiatrice instancabile, ha deciso di creare qui un luogo simile a quelli che lei sceglie quando visita altri Paesi.
«Credo che attualmente ci sia una predilezione per alloggi piccoli e particolari, una soluzione che corrisponde perfettamente a ciò che io potevo offrire» afferma.
Un altro motivo che l'ha spinta alla sua scelta è stata la constatazione che nel centro storico di Las Palmas de Gran Canaria non esisteva nulla di simile a ciò che aveva in mente di realizzare. E così, con l'aiuto di amici, familiari e conoscenti, Ana Lola ha trasformato i suoi ex uffici in tre stanze molto accoglienti, ciascuna con un bagno tutto particolare.
Parte del fascino del suo B&B è rappresentato dalla mobilia: alcuni pezzi antichi appartenevano al celebre architetto grancanario Miguel Martín-Fernández de la Torre.
Il 25 dicembre dello scorso anno La casa de la Vegueta ha ricevuto i suoi primi ospiti.
«Progettavo di aprire in gennaio, ma sono rimasta molto sorpresa quando per il tramite di un'agenzia mi è arrivata la prima prenotazione, già per Natale, di alcuni australiani che volevano rimanere nella mia struttura fino al primo gennaio» ricorda Ana Lola. «Subito dopo sono giunte altre prenotazioni ed è stato così che per la prima volta ho trascorso la fine dell'anno con dei simpaticissimi ospiti».
Un aiuto nella sua nuova “formazione” professionale le è venuto dalla madre, direttrice di un hotel di Tejeda, una piccola località dell'interno di Gran Canaria. Contare sui suoi consigli le è stato molto utile.
Come qualunque casa canaria che si rispetti, La Casa de la Vegueta gira attorno a uno spazio comune, un patio interno nel quale sembra che gli anni non siano trascorsi. «Qui si scambiano chiacchiere e  nascono discussioni interminabili tra gli ospiti» spiega Ana Lola.
Naturalmente anche la struttura dell'edificio è rimasta intatta negli anni. «Le mattonelle del pavimento, per esempio, sono ancora quelle originali» dice Ana Lola con comprensibile orgoglio.
Dal momento dell'apertura, sono già numerosi i visitatori della Casa provenienti da Paesi diversi come Giappone, Nuova Zelanda, Svezia, Australia, Belgio e Stati Uniti.
«Quando i miei ospiti ci lasciano, mi intristisco sempre un po'» confessa la proprietaria «perché con loro riesco sempre a creare un tipo di rapporto speciale, indimenticabile».

 In alto, la casa di Cristoforo
Colombo nel quartiere La Vegueta.
Un esempio di tipiche case coloniali, sempre
nel centro storico di Las Palmas de Gran Canaria. 
                                           

ADDIO A EL BATU, LO SPACCONE DAL CUORE D'ORO NATO A GRAN CANARIA E MOLTO CONOSCIUTO NEL WEB

Il suo vero nome era José David Delgado Álvarez, ma a Gran Canaria dove era nato e un po' ovunque era conosciuto con l'appellativo di El Batu. Personaggio singolare, strafottente ma timido, un po' tamarro ma educato, sguardo aggressivo e cuore d'oro, era un piccolo divo di Youtube, in cui migliaia di internauti seguivano le sue gesta attraverso i video, postati dai suoi fans, che lo vedevano protagonista di innocue spacconerie molte volte assieme agli amici del quartiere di Alcaravaneras. Yoytube è stato anche il ring su cui El Batu si è scontrato con un altro personaggio della rete e dei socialnetwork come è John Cobra, un valenciano, personaggio tarocco-demenziale dall'ideologia più o meno vagamente estremista (leggi fascista), noto più o meno quanto lui. Purtroppo, però, El Batu è morto giorni fa e, se nella sua giovane vita è sempre stato un po' esibizionista nel senso buono del termine, la sua fine è invece ammantata di mistero. L'incredibile notizia comunque si è sparsa velocemente e ha lasciato dietro di sé cordoglio e rimpianto non solo tra i suoi 1600 e più amici di Facebook, ma anche tra alcuni noti personaggi dello spettacolo. Come per esempio l'attore e regista Santiago Segura che su Twitter ha scritto: «Sono dispiaciuto per la morte di El Batu, e mi dispiace soprattutto per la sua gioventù. Con me è stato disponibile e affettuoso. Mi è sempre parso una persona stupenda, molto educata». El Batu infatti ha anche trascorsi cinematografici: alcuni lo ricordano come uno tra gli attori del film Torrente 4, e in particolar modo nella scena girata in un carcere.
Tiffany Domínguez, fan di El Batu, su Facebook assicura di essere “distrutta”: «Spero che riposerai in pace in cielo e che avrai le cose che hai sempre desiderato» aggiunge. Dal canto suo, Nieves Delgado dice che El Batu «era amico dei suoi amici, un ragazzo molto affettuoso. Mi sembrerà strano andare al mare ad Alcaravaneras e non vederti camminare e salutare mezza spiaggia. Mi rifiuto di dirti “addio”, preferisco di gran lunga un “arrivederci”».
I messaggi di cordoglio sono arrivati anche da oltre frontiera e persino dall'Italia. Paolo Nenzo scrive: «Riposa in pace, piccolo grande Dragone: il mio rispetto dalla lontana Sicilia. Pace per la tua anima».

mercoledì 15 maggio 2013

MIGLIAIA IN FESTA AL MASPALOMAS GAY PRIDE 2013


                       
 






Successo record per la recente edizione del Maspalomas Gay Pride. Quest'anno, ancora più partecipanti che mai alle varie iniziative e alla “cabalgada” finale, la sfilata per le principali vie di Playa del Inglés fino all'arcinoto Yumbo Centrum. Ecco una carrellata di alcune delle foto più rappresentative tratte da laprovincia.es.

LI RICONOSCETE? SONO TRE DEI BEATLES IN VACANZA A TENERIFE, CINQUANT'ANNI FA

Ringo Starr, George Harrison e Paul McCartney ritratti
sulla Playa de Martiánez, nel 1963.
Cinquant'anni fa, nel 1963, erano venuti alle Canarie, e precisamente a Tenerife, attratti dal sole e dall'ottimo clima, come del resto tutti gli inglesi che hanno affollato Puerto de la Cruz fin dagli inizi dell'epoca del boom turistico. Erano tre ragazzotti dai capelli lunghi, tagliati a caschetto, che davano loro un aspetto insolito, almeno per il gusto degli isolani durante l'epoca franchista. Avevano fatto il bagno nel mare di fronte alla Playa Martiánez e nelle piscine di San Telmo, oggi Lago Martiánez, dove si erano beccati un'insolazione che aveva provocato loro una febbre talmente forte da impedirgli di dormire e, inoltre, avevano partecipato a una corrida di tori a Santa Cruz. Infine, erano saliti in vetta al Teide per ammirare lo straordinario panorama che si gode da lassù. Passeggiavano rossi come peperoni per le vie della zona portuale e c'era chi li sbeffeggiava apostrofandoli con epiteti in fondo innocui come “capelloni!” e chi, come il gestore del locale Rio de San Telmo, non li aveva fatti entrare perché il loro aspetto era troppo diverso da quello dei suoi frequentatori, esponenti della Santa Cruz “bene” . Chissà se, in seguito, si è morso le dita per avere rifiutato l'ingresso nientedimeno che ai Beatles!
I tre “capelloni” in visita a Santa Cruz de Tenerife erano infatti Ringo Starr, George Harrison e Paul McCartney, giunti su invito del fotografo e musicista tedesco Klaus Voormann, loro amico: mancava John Lennon che aveva preferito fermarsi sulla penisola, a Torremolinos, invitato dal manager del gruppo Brian Epstein, e crogiolarsi al sole sulle spiagge dell'Andalusia.
All'epoca i Beatles non erano ancora famosi in Spagna, perciò quasi nessuno li aveva riconosciuti. In patria, invece, il loro successo era già esploso dopo la pubblicazione del loro primo album Please, please me.
In occasione dei cinquantenario, quella vacanza di dodici giorni dei Beatles a Tenerife è stata ricordata mediante varie iniziative tra cui la mostra di foto, film e dischi dell'epoca riguardanti il celebre complesso musicale di Liverpool. Nel corso delle conferenze che vi erano collegate sono stati ricordati anche molti aneddoti relativi alla loro vacanza tinerfeña, compreso quello sugli eritemi solari dovuti all'imprudente esposizione di Ringo Starr e compagni al potente sole di Tenerife, e quello, ben più grave, di un rischio di affogamento corso da Paul McCartney durante un bagno nel mare di Playa Martiánez.
Come ho già accennato, i Beatles erano arrivati a Tenerife invitati da Klaus Voorman, fotografo e musicista tedesco che avevano conosciuto ad Amburgo nel 1960, durante le loro esibizioni in terra germanica quando erano ai primi passi della carriera. Fu sempre ad Amburgo che conobbero anche la fotografa Astrid Kirccher, la quale suggerì loro il taglio di capelli che poi avevano adottato.
Voormann, che ora ha 75 anni, non solo è stato l'artefice della prima vacanza dei Beatles fuori dal continente europeo, ma è anche colui che ha disegnato la copertina del loro album Revolver ed è stato presente, poi, in vario modo nella carriera del gruppo musicale. È stato tra i fondatori della Plastic Ono Band di Lennon, con Yoko Ono, Alan White ed Eric Clapton, e ha partecipato al mitico concerto per il Bangladesh assieme a George Harrison, al Madison Square Garden di New York.

martedì 7 maggio 2013

IN FUMO TERRAZZA E NOTI LOCALI DEL “YUMBO CENTRUM”: VENDETTA DI UN RAGAZZO INGLESE NEI CONFRONTI DI UNO DEI PROPRIETARI?

Festa rovinata in parte (almeno psicologicamente) per chi è arrivato a Gran Canaria per partecipare al XIII° Gay Pride di Maspalomas. Ieri mattina vero le 8,30, quindi per fortuna non durante gli orari notturni di apertura di bar e locali, qualcuno ha appiccato il fuoco su una terrazza del primo piano del Yumbo Centrum, centro commerciale che è notissima, tradizionale meta della comunità gay, e non solo, oltre che sede di intrattenimento e di tutte le principali manifestazioni che si celebrano qui (dal Carnevale al Gay Pride, appunto). Oltre a una lunga porzione di terrazza e a tutti gli arredi che vi erano collocati (tettoie, tavolini, sedie, palcoscenici, tendaggi e così via) sono andate in fumo anche parte delle zone interne dei vari locali. I pompieri hanno dovuto faticare parecchio per domare le fiamme, operazione che ha reso necessario l'utilizzo di oltre 9 mila litri d'acqua. Per fortuna, però, non si è registrato nessun ferito e questo si spiega in base all'ora (prima mattina, appunto) in cui l'incendio si è sviluppato. Ora l'intera terrazza è in parte off limits, perché nonostante gli sforzi per liberare l'ampio spazio da tutto ciò che è andato distrutto, i locali (tra i più noti del centri commerciale) rimarranno chiusi per  alcuni giorni o alcune settimane sia per verificare l'assenza di pericolo strutturale sia per ripristinare gli arredi, e dunque non saranno fruibili da parte dei visitatori.
Subito sono partite le indagini del Cuerpo Nacional de Policia, il quale sospetta che l'incendio sia opera di un ragazzo inglese, esperto in giochi pirotecnici: la sera prima pare avesse minacciato il proprietario di uno dei locali del Yumbo Centrum, probabilmente in seguito a un mancato accordo sulla prestazione del giovane riguardo a un “numero” di spettacolo che avrebbe dovuto tenere. L'inglese è stato, poi, intercettato e fermato durate un controllo stradale di polizia e trovato positivo per alcolemia, ragione per la quale sarebbe stato trasferito al Commissariato di Maspalomas per accertamenti e indagini.
Intanto la responsabile delle pubbliche relazioni del Gay Pride Festival di Maspalomas, Carolina Mejía, ha affermato che, sebbene verranno chiusi alcuni spazi sulla terrazza che ha subito l'incendio, le attività e le manifestazioni il cui svolgimento era previsto al Yumbo Centrum, avranno luogo regolarmente.  

giovedì 2 maggio 2013

PER L'EDIZIONE DI MISTER GAY ITALIA 2013 LOCATION A MASPALOMAS (GRAN CANARIA), DOVE IL GIORNO 4 MAGGIO SI INAUGURA IL XIII° GAY PRIDE

Qui sopra, la locandina del Concorso
Mister Gay Italia 2013;
in alto, il video promozionale
ufficiale girato a Maspalomas.
Sotto, i partecipanti alla finale del Concorso edizione 2012.
Hanno scelto le dune e le passeggiate (paseos) che affiancano le dune di Maspalomas (Gran Canaria), località riconosciuta come una delle più importanti “capitali gay” d'Europa, gli organizzatori del Concorso Mister Gay Italia 2013 per realizzare il video promozionale ufficiale della manifestazione. Norme e iscrizioni per partecipare al Concorso, la cui finalissima si svolgerà al Gay Village di Roma il 29-30-31 agosto prossimi, sono reperibili nel sito www.mistergayitalia.it
Intanto, a Maspalomas fervono i preparativi per la celebrazione del XIII° Gay Pride, che si svolgerà dal 4 al 12 maggio prossimi, e che come ogni anno richiamerà decine di migliaia di partecipanti e visitatori. L'aeroporto di Gran Canaria sta lavorndo a pieno ritmo per poter accogliere i tanti voli già in arrivo dalle maggiori destinazioni europee, che fanno registrare regolarmente il sold out. Per tutte le informazioni sul programma ufficiale degli eventi previsti per il Gay Pride, sulle personalità che vi parteciperanno e tutto ciò che ruota attorno a questa nuova edizione, www.gaypridemaspalomas.com
Ecco la locandina dell'edizione
del Gay Pride Maspalomas 2013. Sotto, il link
del video promozionale tratto dal sito
www.gaypridemaspalomas.com

http://vimeo.com/60669205