lunedì 28 marzo 2011

UN ENORME TRITONE, ALTO DIECI METRI E PESANTE 5 TONNELLATE, ORA VEGLIA SU LAS PALMAS DE GRAN CANARIA

È alta dieci metri e pesa poco meno di cinque tonnellate. È facile immaginare, dunque, come il trasporto della statua del Tritone (opera di Manolo González) dal laboratorio di Tenoya, dove è nata, fino alla punta del Palo de la Laja, sull'isola di Gran Canaria, sia stato una vera impresa. Per trasferirlo nella sua sede finale, infatti, è stato necessario impiegare gru e mezzi speciali e un'équipe di una decina di uomini.
Autore della scultura è, come dicevo, Manolo González, artista conosciuto a livello internazionale che nella creazione della statua è stato coadiuvato da Emilio Bernardes, il direttore del laboratorio da cui è uscita.
González, medaglia d'argento alla 7 a Biennale di Firenze per averscolpito un'altra grande figura maschile e autore di varie opere pubbliche di Gran Canaria (come un bellissimo delfino realizzato in omaggio a Jean Jacques Cousteau situato a La Puntilla) ricevette la proposta di realizzare il Tritone un paio d'anni fa. Nei giorni scorsi lo ha portato a termine ed è così venuto il momento di prelevarlo dal laboratorio, caricarlo sull'enorme camion e poi, finalmente, issarlo in piedi nella sede destinata ad accoglierlo. Una volta posto sulla punta del Palo de la Laja, gli è stato saldato il braccio mancante, operazione che non era stata possibile prima, altrimenti non lo si sarebbe potuto trasportare per le vie di Las Palmas de Gran Canaria date le dimensioni. L'operazione di trasporto è avvenuta ovviamente di notte, per evitare il traffico cittadino. Adesso si tratta di mettere a punto gli ultimi dettagli mediante alcune saldature finali.
«Con il braccio destro il Tritone indica la città di Las Palmas, con il sinistro sostiene la conchiglia per soffiarvi dentro e farla fischiare per chi vi passerà davanti» spiega González.
(nelle foto, il Tritone nella sua sede finale e durante la sistemazione sul camion per il trasporto)

IL FENOMENO FERINO RODRIGUEZ, AUTENTICA GLORIA DELLA BOXE GRANCANARIA


Ha appena 23 anni ed è già diventato un boxeur professionista, in grado di vantare importanti vittorie con match combattuti contro grandi campioni nazionali. Ceferino Rodríguez, per gli amici Ferino, è il classico esempio di campione sportivo che lavora, suda, soffre in cambio solamente della soddisfazione di essere, appunto, un vero campione, senza ottenere compensi astronomici, ma anzi rimettendoci di tasca propria per allenarsi e rimanere in perfetta forma.
«Spendo molti soldi per boxare» confessa Ferino, sinceramente deluso che le sue indubbie qualità non gli possano valere sovvenzioni di alcun tipo. «Quando si tratta di avere spazio sulla stampa, tutti i politici si fanno avanti. Però se hai bisogno di loro, tutti si defilano. Se non fosse perché amo la boxe e mi pago tutte le spese necessarie a praticare questo sport con l'aiuto di mio padre e del mio lavoro, scaricando container, avrei lasciato i guanti già da un pezzo».
A incoraggiarlo e sostenerlo come possono ci pensano Carlos Formento, il suo allenatore, e tutti gli amici del quartiere de Las Remudas, a Telde, sua città natale. E così Ferino non rinuncia ai suoi sogni di grandezza. Ora sembra ci sia un impresario legato al mondo della boxe da più di trent'anni, Ricardo Sánchez Atocha, che vuole inserirlo in un giro di match da tenere nella penisola spagnola e farlo uscire dalla realtà ormai un po' troppo stretta del suo mondo insulare.
«Non escludo neppure di andare negli Stati Uniti ad allenarmi assieme a uno dei grandi campioni che vivono laggiù» aggiunge Ferino.
Recentemente l'équipe di una tv spagnola ha ripreso il suo ultimo match che si è svolto nella sua Telde ed è stato trasmesso su tutto il suolo nazionale.
«Mi fa un certo effetto diventare famoso» si schermisce però il pugile.
Forza, Ferino, sei bravo, simpatico, senza troppi grilli per la testa e ti meriti fama e successo. E anche un po' di denaro in più, naturalmente!
(nella foto di Gerardo Montesdeoca da canarias7.es, il pugile grancanario Ceferino Rodríguez, per gli amici Ferino)

sabato 19 marzo 2011

MACCHÉ SFILATE E MODELLI: LA MODA MARE DEGLI STILISTI CANARI ORA SCENDE IN SPIAGGIA INDOSSATA DA MANICHINI


In questi giorni la bellissima e lunghissima spiaggia di sabbia chiara di Las Canteras, a Las Palmas de Gran Canaria, è la singolare location di un'esposizione dedicata alla moda dei costumi parallela alla tradizionale Gran Canaria Moda Cálida, che si svolge ogni anno sull'isola. I capi dei vari stilisti sono esposti su manichini posti direttamente sulla spiaggia e possono essere visti da vicino, ammirati, toccati dai turisti e dai cittadini che affollano la spiaggia. E, a giudicare dall'interesse che suscitano, sembra proprio che l'iniziativa stia incontrando un notevole successo.
Tra i capi proposti, si distinguono quelli creati da Gabriel Croissier, che finora si è dedicato alla moda da bagno maschile, ma che ora sta progettando anche capi femminili. E quelli di Antonio Sangoo, finora dedito anch'egli esclusivamente alla moda da bagno maschile, ma che ora sta invece pensando a quella per bambini.
Sono presenti inoltre capi di Irene Campos, Rosa Lacave, Lyuba Yanowsky, Santi Carballo, Nuría González, Roser Muntané, Arcadio Domínguez, Aurelia Gil, Carlos Sanjuán, Delia Santana, Elena Rubio, Alida Domínguez, Nuría Díaz e Laya y Picón.
Con questa iniziativa, la prima che si svolge a lato delle vere e proprie sfilate annuali, Gran Canaria Moda Cálida ha voluto inoltre appoggiare la candidatura di Las Palmas de Gran Canaria alla proclamazione di “capitale della cultura europea 2016”.
(nella foto da canarias7.es, alcune turiste ammirano capi esposti su manichini sulla spiaggia di Las Canteras, a Las Palms de Gran Canaria)

A TENERIFE IN MOSTRA IL PORN FOOD: OLTRE 50 FOTO MOSTRANO LA SENSUALITÀ DEI CIBI



Più di 50 fotografie, i cui soggetti sono coppe di vino, peperoni rossi e gialli, polipi e calamari “jareados” (seccati al sole), uova crude, bottiglie di vino, frutti maliziosi e così via, seducono i visitatori di un'esposizione chiamata “Dal bodegón al porn food”, organizzata da Yanet Acosta, in questi giorni in allestimento a Tenerife, e precisamente nella Casa de Los Capitanes, a La Laguna. Riunisce le opere di 14 artisti, spagnoli e canari, la cui “ossessione” è captare il dettaglio e la sensualità di ogni prodotto alimentare e i desideri più segreti e intimi di chi li utilizza.
Le opere, in parte proiettate su schermo, affrontano l'evoluzione della fotografia gastronomica in Spagna, che dall'interesse per la trattoria e la tavola è passata a quello della sensualità dell'immagine. Così si possono ammirare istantanee come per esempio una maliziosa pesca che può essere scambiata con le rotonde natiche di una donna, due peperoni che sembrano fare l'amore o del cioccolato bianco che fonde fino a lasciar colare un liquido dal colore e dall'apparenza inconfondibili.
Come fanno gli obiettivi del cinema porno, gli obiettivi si avvicinano senza falsi pudori agli ingredienti della cucina e mettono in luce come la fotografia ha smesso di essere il semplice corredo di un libro di ricette per diventare vera arte.
(nelle foto, due opere fotografiche esposte nella mostra di Tenerife: “Melocotón” e “Chocolate”)

DUE PORTI TURISTICI DELLE CANARIE PREMIATI PER LE ECCELLENZE ALLA FIERA SEATRADE CRUISES DI MIAMI


Il Puerto de Arrecife (Lanzarote) e il Puerto de La Luz (Ls Palmas de Gran Canaria) sono stati insigniti di importanti riconoscimenti in occasione della Seatrade Cruises, la fiera del settore crociere più importante al mondo che si è svolta nei giorni scorsi a Miami.
Il Porto di Arrecife è stato premiato infatti come “la migliore destinazione per un'esperienza indipendente del crocerista” per il 2010, tenendo conto dei collegamenti e delle facilità offerte dall'isola di Lanzarote e dal suo porto ai turisti che intendano muoversi autonomamente sul territorio alla ricerca di suggestivi luoghi da visitare. Il porto canario è stato il più votato davanti a quelli di Copenhagen, Honolulu, San Vicente (isola dei Caraibi), Montecarlo, La Valletta (Malta) e San Juan de Puerto Rico.
Per quanto riguarda invece il Puerto de La Luz di Las Palmas de Gran Canaria, si è distinto come “quello che offre le migliori connessioni, offerte di trasporto, hotel, trattamento dei bagagli e livello turistico” nella categoria Best Burnaround Port Operations 2010. Seguono per questa categoria i porti di Barbados, Dubai, Fort Lauderdale, Montréal, Johannesburg e Vancouver.
(nella foto da canarias7.es una veduta del porto di Arrecife, Lanzarote)

ANCHE I SISMOGRAFI DEL MUSEO DELLA CUEVA PINTADA (GRAN CANARIA) HANNO REGISTRATO IL SISMA GIAPPONESE



Lo scorso 11 Marzo, anche i sismografi di grande precisione installati nel Museo y Parque Arqueológico Cueva Pintada (si chiama così una grotta dipinta dagli antichi aborigeni locali che si trova a Telde, Gran Canaria), hanno registrato il terremoto di magnitudo 8.9 che ha colpito il Giappone, provocando uno tsunami devastatore e una crisi nucleare in quel Paese.
Più di 12.400 km separano l'isola di Gran Canaria dal Giappone, tuttavia queste apparecchiature hanno potuto registrare puntualmente il sisma, cosa che rende bene l'idea di quanto sia potuto essere violento.
Il progetto di conservazione preventiva, attuato da dieci anni presso il Museo in collaborazione con il Consejo superior investigaciones cientificas, comprende infatti anche un monitoraggio dei movimenti sismici che potrebbero compromettere la stabilità della Cueva Pintada.
Dall'epoca della sua installazione, questa complessa struttura è stata ampliata e migliorata sotto diversi aspetti, sempre con lo scopo di registrare tutti i possibili movimenti nocivi per i preziosi affreschi, da quelli minimi come il semplice passaggio del traffico e delle persone intorno o vicino alla Cueva Pintada fino a un terremoto, vicino o lontano, come in questo caso.
(nella foto grande da canarias7.es, alcuni ricercatori esaminano le apparecchiature del centro sismologico del Museo y Parque Arqueológico Cueva Pintada: nell'altra, un'immagine della celebre Cueva Pintada, la grotta affrescata dagli antichi aborigeni)

giovedì 17 marzo 2011

sabato 12 marzo 2011

UNA PROTEINA CHE RIGENERA TESSUTO OSSEO PER IMPIANTI DENTALI E NON SOLO: SE NE PARLA IN UN CONGRESSO A LAS PALMAS



Una proteina morfogenetica, capace cioè di rigenerare l'osso necessario necessario per l'inserimento di un impianto dentale, costituisce uno delle novità assolute nel campo dell'implantologia maxillo-facciale per i prossimi anni. In un breve periodo di tempo, questa biomolecola è in grado infatti di creare tessuto osseo in modo del tutto naturale, sostituendo la tecnologia dei materiali inerti. L'argomento è affrontato nel corso del Quarto Simposio Atlantico di implantologia che si tiene nel Colegio de Dentistas della città di Las Palmas de Gran Canaria (foto sopra) e che riunisce i migliori specialisti nazionali in questa disciplina medico-chirurgica.
«Le proteine morfogenetiche sono state scoperte circa quarant'anni fa, però non sono state utilizzate in terapia fintantoché non sono apparse tecniche di DNA ricombinante – spiega il dottor Martínez-Corria, ricercatore del gruppo di Ingegneria dei tessuti del Instituto de estudios biofuncionales de la Universidad Complutense di Madrid. – Si tratta infatti di proteine che si ottengono mediante ingegneria genetica, e noi da una decina d'anni cerchiamo di trovare il modo per poterle utilizzare nella pratica medico-chirurgica. Per ora gli studi relativi sono in una fase di sperimentazione animale, ma si prevede che presto passeranno alla fase clinica. Questa proteina umana, che induce l'organismo a trasformare cellule indifferenziate in cellule ossee, si potrà applicare in una determinata zona dell'osso mascellare, con un piccolo supporto adeguato, in grado di mantenere la forma di cui avremo bisogno. Potremo così adottare un procedimento ancora più sicuro di quelli attuali e senza necessità di una zona donante. Ora infatti si ricorre a innesti ossei con prelievi da un'altra zona della bocca oppure dalla cresta iliaca o calotta cranica del paziente, però si tratta di tecniche che richiedono un intervento chirurgico il quale a sua volta implica un rischio seppure modesto, maggiori fastidi e limitazioni riguardo alla quantità d'osso necessario per inserire il trapianto».
Il campo di applicazione delle proteine morfogenetiche non sarà limitato all'area maxillo-facciale, bensì rappresenterà una soluzione per qualsiasi situazione in cui occorrerà la rigenerazione ossea.

LE CANARIE BATTONO TUTTI I RECORD CON 932.699 TURISTI IN FEBBRAIO


Nel mese di Febbraio sono state pienamente confermate le previsioni degli esperti del settore turistico riguardo a un incremento degli arrivi di turisti alle isole Canarie. I 932.699 visitatori che il mese scorso le hanno scelte per trascorrervi le loro vacanze hanno fatto registrare il record assoluto degli ultimi quindici anni. Anche l'incremento interannuale relativo, del 22,42 per cento, tra il febbraio 2010 e quello del 2011, è il più alto dal 1997.
La tendenza degli ultimi sei mesi e la chiusura al turismo di Egitto e Tunisia a causa delle rivolte sociali facevano presagire un sensibile recupero di visitatori da parte dell'arcipelago spagnolo, ma i dati registrati nel mese scorso confermano che si sono superate le più rosee previsioni.
Gli ultimi dati raccolti relativi a questi primi mesi dell'anno indicano giù un incremento del 17,04 per cento rispetto allo stesso periodo del 2010. Si calcola che tra Gennaio e Febbraio siano passati per le isole Canarie 1.800.740 visitatori. L'aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è di 262.168 turisti, il che fa prevedere un'annata particolarmente buona.
Tra i nuovi arrivi, soprattutto francesi e italiani, che hanno scelto di trascorrere le vacanze alle Canarie dopo aver annullato un loro viaggio nei Paesi del Nord Africa. L'incremento di transalpini a Febbraio è stato del 156,22 per cento, per un totale di 25.361 visitatori in più. Anche la Polonia ha contribuito a questi ottimi dati, con un aumento dei suoi turisti del 103,84 per cento.

Questo blog aderisce alla manifestazione che si tiene oggi, 12 marzo, in Piazza del Popolo a Roma e in molte altre piazze di città italiane, contro gli attacchi ai diritti e alla scuola pubblica e per la difesa dalle riforme di Giustizia e Università. L'iniziativa è organizzata da Articolo 21, Libertà e Giustizia e Valigia Blu. Tra le numerose adesioni, anche quella del Popolo Viola e della Federazione Nazionale della Stampa.

domenica 6 marzo 2011

AL CARNEVALE CANARIO PROTAGONISTE LA PIOGGIA E… LE DONNE





Quest'anno le grandi protagoniste del Carnevale alle Canarie sono state la pioggia e… le donne. Le precipitazioni, infatti, sono state abbondanti sulle principali capitali come Santa Cruz de Tenerife e Las Palmas de Gran Canaria, ma non solo, e hanno un po' rovinato la festa, ma non l'allegria delle migliaia di partecipanti. Moltissimi, oviamente i giovani che, come hanno spesso affermato, trovano in questa celebrazione uno sfogo e un motivo di allegria, anche per dimenticare lo stress del lavoro o, al contrario, della mancanza di lavoro, in quest'epoca di crisi.
Quanto alle donne, erano naturalmente tantissime e si sono distinte per l'originalità.
A Las Palmas de Gran Canaria, per esempio, tutti hanno notato alcune simpaticissime e intelligenti “streghe” (nella foto in alto da laprovincia.es). Le maschere le hanno comprate già fatte perché, così hanno affermato, sono molto pratiche, e inoltre loro lavorano già abbastanza in casa e fuori e non hanno il tempo di confezionarsele su misura. Hanno aggiunto anche che si sono travestite da streghe perché questo aspetto rappresenta la parte migliore delle donne.
«Molte streghe furono ammazzate e bruciate a fuoco lento per essere troppo sagge» hanno detto.
Per loro, dunque, questa allegoria è stata un omaggio a quelle sfortunate donne di secoli fa e anche alla femminilità in generale.
Altre donne impegnate in una causa importante come la lotta al cancro hanno sfilato invece a Fuerteventura.
Un folto gruppo di giovani (circa 250) in maglia rosa ha letteralmente tinto di questo colore la avenida maritima del Gran Tajaral per celebrare la “Carrera de la mujer”, un evento
all'insegna della solidarietà che aveva lo scopo di raccogliere fondi da destinare alla Asociacion Fuerteventura contra el cancer (foto qui sopra da laprovincia.es). Per la propria magliettta rosa, infatti, ciascuna di esse ha versato 2 euro a favore dell'Associazione.
Ad aprire la marcia è stata Ana Toral, atleta del Playas de Jandia, che era incaricata di dare inizio alla manifestazione e a imprimerle il ritmo adeguato. Grazie a lei le partecipanti hanno percorso i 2.300 m del tragitto nel medesimo tempo, ossia 19 minuti e 30 secondi, tenendo conto dello spirito di solidarietà e uguaglianza cui l'evento si ispirava.
La giornata ha potuto contare anche sull'allestimento di un Mercado de mujeres creadoras, all'interno del quale sono stati messi in vendita prodotti della terra.
Per concludere, è stato letto un manifesto in cui si è chiesto che si realizzi l'uguaglianza di opportunità per le donne, sostenuto e condiviso da tutte le partecipanti.

UNA NUOVA CURA PER I BIMBI PREMATURI DI UN OSPEDALE DI TENERIFE: LA MUSICA DI MOZART


L'Unità di cure intensive neonatali dell'Hospital Universitario Nuestra Señora de Candelaria di Santa Cruz de Tenerife ha dato il via a sessioni di musicoterapia per i bebé prematuri che si trovano ospedalizzati nel centro. Anche se l'applicazione della terapia musicale non è una novità nei centri ospedalieri spagnoli, gli ultimi studi scientifici hanno evidenziato che in particolar modo la musica di Mozart è positiva in molti settori terapeutici, compreso quello neonatale, poiché non solo è in grado di rilassare i bebé e di ridurre il loro stress in ambiente ospedaliero, ma anche di attenuare il dolore e migliorare la respirazione e il ritmo cardiaco. Infine, è utile ai piccoli pazienti perché li stimola ad alimentarsi e, dunque, a guadagnare peso.
Per la dottoressa Paloma González, coordinatrice in questo progetto, «si tratta di un'esperienza positiva che favorisce lo sviluppo dei neonati in un ambiente rilassato e sicuro, adatto a loro come lo è il ventre materno».
Presso l'Unità dell'ospedale, si è messo a punto un protocollo completo per offrire musicoterapia ai bebé ospedalizzati. I piccoli candidati a ricevere questa terapia alternativa devono rispondere ad alcuni requisiti medici, come non superare 1.500 g di peso e/o la 32a settimana, triovarsi nell'incubatrice, essere stabili dal punto di vista emodinamico, predisposti a una buona tolleranza alimentare e non soffrire complicazioni in relazione alla nascita prematura. Inoltre, per essere applicata, questa terapia richiede il consenso informato preventivo dei genitori.
Poi, una volta al giorno le infermiere dell'Unità ospedaliera introducono nelle incubatrici piccoli altoparlanti, posti a 30 cm dal padiglione auricolare del neonato. Le apparecchiature emettono il suono a un volume che non supera i 65 decibel, riproducendo una selezione musicale di pezzi di Mozart. Ogni incubatrice dispone di una fonte musicale indipendente, collegata al proprio sistema informatico con il quale i sanitari controllano anche i segni vitali dei neonati. Durante le ore della terapia, poi, si eliminano i segnali acustici così da ridurre ogni stimolo esterno dell'ambiente attorno, in modo tale da non interferire con la sessione di musicoterapia.
(nella foto da canarias7.es un momento della terapia)

sabato 5 marzo 2011

DAI CIELI SOPRA LE CANARIE L'ASTRONAUTA PAOLO A. NESPOLI A COLLOQUIO VIA RADIO CON GLI SCOLARI DI FUERTEVENTURA



Nei giorni scorsi centinaia di scolari di Fuerteventura sono stati testimoni di un'esperienza davvero storica nell'Auditorio Insular di Puerto del Rosario, la capitale. In rappresentanza di tutti loro, Bethany J. Underwood e Varkhha Ramnanigol, che erano nel campus di Tafira (Gran Canaria) per un contatto radio-video con la Stazione spaziale internazionale, in orbita attorno alla Terra in queste settimane, hanno avuto un breve colloquio a distanza con l'astronauta e ingegnere italiano Paolo Angelo Nespoli (nato a Milano il 6 aprile del 1957), nelle foto, che è stato ritrasmesso appunto a Puerto del Rosario. In quel momento, la navicella orbitava sulla superficie terrestre in corrispondenza dell'arcipelago canario, a 450 km di altezza. Dall'auditorio, per dieci minuti, i loro compagni hanno visto e ascoltato tutta la conversazione.
I due alunni di Fuerteventura hanno rivolto diverse domande all'astronauta, per esempio se da lassù è visibile l'inquinamento terrestre. Nespoli ha risposto in modo semplice e preciso a tutte le loro domande e li ha incoraggiati a studiare per diventare anch'essi astronauti. Tutto si è svolto in modo molto veloce, perché domande e risposte dovevano essere fatte in tutta fretta, prima che il segnale si perdesse a causa della grande velocità.La Stazione spaziale internazionale, che è in orbita dal 15 dicembre 2010 e vi resterà fino al prossimo mese di maggio, compie infatti ben 15 rotazioni al giorno attorno alla Terra (la sua velocità è di 27 mila Km all'ora) e ovviamente è questo il numero di volte che i suoi astronauti vedono alternarsi alba e tramonto.
È lunga 104 metri, larga 74 ed è costata 300 billioni di euro. Dalla Terra appare la notte come una stella più luminosa delle altre.

NUOVA EDIZIONE DI “TRANSGRANCANARIA”: IN 1440 A PIEDI O DI CORSA PER LE STRADE E I SENTIERI DELL'ISOLA



Durante questo week end ha preso il via un nuova edizione di
Transgrancanaria, un
appuntamento irrinunciabile per tutti gli amanti della montagna e della corsa a piedi, che si sono riuniti ieri per una grande festa di inaugurazione nella Plaza de la Musica, accanto all'auditorio Alfredo Kraus, a Las Palmas de Gran Canaria. Quest'anno gli iscritti alla grande prova sportiva, che si svolgerà tra i suggestivi paesaggi dell'isola (nella foto una veduta), sono in totale 1440, tutti intenzionati a dare il meglio di sé nel percorrere sentieri e strade, nel corso nelle varie prove specialistiche: Transgrancanaria (la prova “regina”, 123 km, 280 corridori), Sud-Nord (96 Km, 208 partecipanti), Maratona (42 km, 419 corridori), e Starter (24 km, 531 partecipanti).
Tra gli atleti, grandi figure come Sebastien Chaigneu, Lizzy Hawker o Nerea Martín, ma anche, con lo stesso entusiasmo, tanti altri tra cui Adrián e Mario, due bambini autistici che correranno la Starter, e José Luis, che avendo subìto una paralisi cerebrale, parteciperà alla prova sportiva su una “joelette”, una poltroncina apposita, supportata da Reynaldo e César.
La Trangrancanaria è questo: va al di là delle barriere, consente sfide e speranze in piena natura.