sabato 31 luglio 2010

VENDEMMIA A LANZAROTE: UVA PIU' SCARSA MA DI MIGLIORE QUALITA'


Nei giorni scorsi, nella zona di Masdache, situata nell'area di influenza del Paisaje de la Geria (Lanzarote), ha preso il via la vendemmia. Dalle piantagioni di vigne di questa zona agricola, situata nel Comune di Tias, provengono i primi grappoli di uva malvasia che agricoltori e braccianti hanno già raccolto dai pergolati.
Quest'anno si prevede una raccolta piuttosto scarsa ma di buona qualità, come hanno assicurato Javier Betancort, presidente del Consejo Regulador de la Denominacion de Origen Vinos de Lanzarote, Tomas Mesa e Ignacio Valdera, enologi rispettivamente delle Bodegas El Grifo e Los Bermejos.
La raccolta di tutte le varietà raccolte dal consorzio (malvasia, listan blanco e negro, moscatel, burra blanca e diego) è stimata intorno al milione e mezzo di chili, ossia un milione in meno rispetto allo scorso anno. Questo notevole calo produttivo è dovuto alle condizioni metereologiche dell'inverso scorso, caratterizzato da temperature molto miti che hanno impedito alle vigne di rendere al meglio. Inoltre la prolungata situazione di cielo nuvoloso delle scorse settimane su Lanzarote ha ritardato un po' la maturazione.
In ogni caso, la commercializzazione dei vini del consorzio non potrà iniziare prima di novembre. L'offerta, poi, a causa del calo produttivo, sarà abbondantemente inferiore alla richiesta dei consumatori.
(foto da laprovincia.es)

SCOPRIRE L'ANTICA TELDE (GRAN CANARIA) ATTRAVERSO STORIA E LETTERATURA


La Casa Museo Leon y Castillo propone un excursus culturale alla scoperta della storia di Telde (antica città di Gran Canaria) e dei riferimenti letterari che riguardano i suoi angoli più significativi. Attraverso visite guidate, per tutta l'estate è possibile scoprire come la geografia urbana, concentrata nei quartieri storici, e la letteratura si uniscono per offrire una visione diversa delle vie e delle piazze caratteristiche. Per realizzare questo viaggio storico si utilizzano frammenti dell'opera letteraria di Lope de Vega, Luis Garcia de Vegueta, dei fratelli Saulo e Julian Toron, di Montiana Placeres, Fernando Gonzalez e Luis Leon Barreto.
L'excursus comincia proprio alla Casa Museo Leon y Castillo, per scoprire l'importanza architettonica di uno degli edifici più significativi del quartiere storico fondante della città e il ruolo fondamentale che la famiglia Castillo y Leon ha giocato nella storia più recente dell'isola di Gran Canaria e della Spagna in generale.
In questa prima tappa, i partecipanti possono conoscere le principali opere esposte nel museo, prima di percorrere vie e piazze dei quartieri di San Juan e San Francisco, supportati da ciò che hanno scritto gli insigni scrittori citati. In particolare, possono rivivere i primi anni di esistenza dell'urbe attraverso le descrizioni di Luis Barreto o le battaglie che gli antichi isolani dovettero combattere con i pirati, praticamente di tutte le nazionalità europee, attraverso le lodi che Lope de Vega scrisse per celebrare la resistenza isolana in occasione delle invasioni inglesi del XVII secolo. Ma è possibile anche scoprire le piccole storie quotidiane che si nascondono dietro questi luoghi.
Altre tappe sono la Piazza del Convento di San Francisco, la Alameda de San Juan, la Hoya de San Pedro Martir, la casa dello scrittore Saulo Toron e il mirador che sovrasta il barranco Real dal pittoresco barrio di San Francisco.
Le visite guidate sono realizzate per tutta l'estate da lunedì a giovedì a partire dalle 19. Chi è interessato a tale iniziativa può porsi in contatto con la Consejeria de Cultura e Patrimonio Historico y Cultural del Cabildo de Gran Canaria, tel. (0034) 928 691377.
(foto da canarias7.com)

QUEST'ANNO NIENTE LANZAROTE PER ZAPATERO. PER LUI FERIE PIU' CORTE A CAUSA DELLA CRISI





C'è delusione tra abitanti di Lanzarote e autorità locali. Il presidente del governo spagnolo José Luis Rodriguez Zapatero ha annunciato infatti che, per motivi legati alla sua attività, quest'anno non potrà trascorrere le vacanze estive nella splendida tenuta di La Mareta, situata sull'isola canaria (Costa Teguise), com'era già avvenuto nel 2005, 2006 2 2009. La messa a punto di misure straordinarie per superare la crisi economica internazionale, in cui anche la Spagna si dibatte, lo obbliga infatti a limitare i giorni di vacanza. Così trascorrerà due settimane più vicino alla capitale, Madrid, tra Leon e Toledo. L'agenda di Zapatero in agosto prevede tre consigli dei ministri straordinari, con i quali tra l'altro il governo vuole trasmettere ai cittadini il messaggio di un particolare impegno per risolvere la crisi.
Del resto, era facile prevedere che Zapatero non sarebbe arrivato perché il tradizionale trambusto che precede l'arrivo del primo ministro quest'anno non si è proprio visto. Gli operatori turistici locali, dicevo, non nascondono la propria delusione perché convinti che la presenza di Zapatero sull'isola rappresenti indirettamente una valida campagna promozionale, dal momento che ogni volta tutti i mezzi di comunicazione ne danno ampio conto.
«Ma è importante che i cittadini si rendano conto che il presidente sta lavorando per loro» affermano, anche per consolarsi.

venerdì 30 luglio 2010

A GRAN CANARIA SI SPERIMENTERA' UN SISTEMA PER PRODURRE ENERGIA CON LE ONDE DEL MARE


Il prossimo autunno, nel mare al largo di Telde (località a Nord est di Gran Canaria), verrà installato in via sperimentale un sistema innovativo (chiamato Welcome) per la produzione di energia che sfrutta il movimento delle onde. Si basa su un complesso meccanismo che comprende boe sommerse e semisommerse, un sistema di ancoraggio al fondo del mare e un altro di trasmissione meccanica, il tutto per sfruttare appunto l'innalzamento e l'abbassamento dell'acqua per generare energia. Il nuovo complesso verrà installato dalla PIPO Systems, impresa catalana specializzata nel settore, che ha individuato nelle acque di Taliarte, di fronte a Telde appunto, il punto più adatto per la messa in opera. È qui, del resto, che sarà ubicata in futuro la Plataforma Oceonografica de Canarias (Plocan), che diverrà un punto nevralgico del principale “emporio scientifico, tecnologico e marino” delle isole Canarie, con l'aiuto dell'Instituto canario de Ciencias marinas (ICCM) e dell'Università di Las Palmas de Gran Canaria.
Il primo sistema di boe (cui si riferisce l'immagine sopra) potrà essere posizionato in settembre, secondo le previsioni di Rafael Ibañez, direttore di gestione corporativa di PIPO Systems, a un miglio circa dalla costa. Ibañez afferma che questo sistema di produzione d'energia è unico al mondo e che la costa di Tede è una delle migliori di Spagna a tale scopo perché offre onde costanti, con un'altezza che oscilla tra un metro e un metro e mezzo.
Secondo le prove fatte, l'ascesa e la discesa delle boe produrranno una quantità ancora da definire, ma comunque consistente, di energia che sarà trasmessa a terra mediante cavi sottomarini. Lì l'energia giungerà a una centrale elettrica, da dove si potrà procedere alla sua canalizzazione e commercializzazione verso istituzioni pubbliche e privati.
Si tratta comunque di un sistema di produzione energetica pulito e compatibile con quello eolico.

SULLA SPIAGGIA DI COFETE (FUERTEVENTURA) 1.000 UOVA DI TARTARUGA MARINA OFFERTE DA CAPO VERDE



La spiaggia di Playa de Cofete (Pàjara, Fuerteventura) ha accolto per il quinto anno consecutivo circa 1.000 uova di Tartaruga boba (Caretta caretta) inviate da Capo Verde.
L'iniziativa fa parte del progetto di reintroduzione di tartarughe nelle acque attorno alle isole Canarie che si sta portando avanti su iniziativa di Gobierno de Canarias, Stato spagnolo, Università di Las Palmas de Gran Canaria, Comune di Pàjara, Consiglio di Fuerteventura in collaborazione con il Governo di Capo Verde.
Le 1.000 uova, provenienti da una decina di nidi della spiaggia di El Batao (Capo Verde, appunto), sono state portate in elicottero fin sulla spiaggia e depositate tra la sabbia, a 40 centimetri di profondità, in una zona protetta chiamata “Campamento tortuga”, appositamente creata, dove ricercatori e volontari seguiranno da vicino sia l'evoluzione delle condizioni climatologiche sia la schiusura delle uova. Le neonate tartarughe, naturalmente, saranno dapprima portate alla Guarderia Tortugas del Morro, e poi lasciate libere nell'Oceano atlantico.
La durata prevista del progetto è di dieci anni, durante i quali gli esemplari di tartaruga vengono seguiti costantemente per verificare se al raggiungimento dell'età di riproduzione tornano alla spiaggia in cui sono nate per produrre le proprie uova.

mercoledì 28 luglio 2010

DAL 2012 VIA LE CORRIDE DALLA CATALOGNA. 20 ANNI FA STESSA LEGGE ALLE CANARIE


In Catalogna mai più scene come quella ritratta nella foto accanto, dove un toro trafitto più volte da un toreador agonizza a terra, soffrendo terribilmente prima di morire nell'arena. Oggi il “Parlament” della Catalogna ha votato a maggioranza una legge di civiltà, che impedisce a partire dal 2012 lo svolgimento di corride sul suolo della regione autonoma spagnola. La decisione del Parlament segue a distanza di quasi vent'anni quella della maggioranza del governo delle Canarie che fu il primo a introdurre la stessa norma proibitiva sul territorio canario. Queste isole sono state dunque le pioniere nella decisione di interrompere una barbara tradizione che ai nostri tempi non può più essere tollerata. C'è una larga fetta di popolazione spagnola (animalisti e ambientalisti, ma non solo) che aborrisce questa pratica, ma ci sono anche molti che la sostengono e invocano un ricorso per fermare la legge catalana, che potrebbe rappresentare un precedente sul suolo iberico e, col tempo, aprire la strada ad altre iniziative analoghe in altre regioni spagnole. Questi ultimi si riconoscono per lo più nel partito di destra, il PP (Partito popolare) che con il pretesto di voler mantenere in vita una tradizione culturale (sic!, secondo loro ammazzare animali è cultura!!!) difende in realtà gli interessi economici di tutti quegli operatori turistici, e non, che vivono di questa disprezzabile attività e tra poco in Catalogna si ritroveranno disoccupati oppure saranno obbligati a emigrare verso altre regioni spagnole o a riciclarsi in altri lavori. Così come i toreri, le star ben pagate, che vivono di ammazzamenti di animali inermi e non sono certo un bell'esempio per le giovani generazione di spagnoli.
A rischio in futuro potrebbero essere le corride anche nel sud della Francia, dove l'ondata catalana a difesa dei poveri tori potrebbe allungare la propria influenza. Per ora Sarkozy, esponente di una destra retriva, analogamente ai suoi colleghi del PP spagnolo difende le corride e indirettamente i lavoratori che operano nel settore, ma, reduce da un fiasco dopo l'altro nella sua discutibile politica, in futuro potrebbe incassare anche questa sonora sconfitta a opera degli animalisti francesi, capitanati dalla simpatica e indomita Brigitte Bardot, che per difendere gli animali ha mandato al diavolo la sua carriera e gli umani troppo crudeli nei riguardi dei suoi più grandi amici.

martedì 27 luglio 2010

OPERAZIONE VACANZE SICURE PER I TURISTI AL SUD DI GRAN CANARIA


Anche durante i prossimi 3 anni il Comune di San Bartolomé de Tirajana assicurerà un servizio di vigilanza e di soccorso sulle sue quattro spiagge, situate nel Sud di Gran Canaria. Il servizio è stato affidato a Cruz Roja Española per una spesa totale prevista di 1,7 milioni di euro, dopo un concorso pubblico al quale hanno partecipato la ONG e altre quattro imprese. Saranno più di 300 volontari, tra i 465 di cui la Cruz Roja può disporre, e 30 suoi dipendenti a vegliare sulla sicurezza e incolumità dei bagnanti e degli utenti delle spiagge di Meloneras, Maspalomas, Playa del Ingles, La Burras, El Cochino e San Agustin. Per il progetto, la Cruz Roja ha a disposizione diverse torrette e altrettanti posti di pronto soccorso, nonché mezzi come ambulanze (tra cui una medicalizzata), quads, veicoli 4x4, moto acquatiche e due defibrillatori.
Un'attenzione particolare la Cruz Roja la rivolge anche alle persone disabili. Dispone infatti di particolari sedie, stampelle e materiale anfibio per favorire l'accessibilità e l'utilizzazione del bagno anche per loro.
Già negli anni scorsi la Cruz Roja ha assicurato questo servizio, contribuendo al miglioramento della qualità delle spiagge e della tranquillità e sicurezza degli utenti.
Ma non solo sulle spiagge parte la campagna di sicurezza per turisti e abitanti del Sud di Gran Canaria. Nei prossimi giorni, infatti, il Coorpo generale della Polizia canaria, assieme alla Polizia locale di San Bartolomé de Tirajana, darà il via a un'operazione speciale di vigilanza nella zona turistica delle località appartenenti a questo municipio per tutto il periodo delle vacanze estive a maggior affluenza di pubblico.
(nella foto da canarias7.es, volontari e lavoratori della Cruz Roja)

domenica 25 luglio 2010

AD ARRECIFE UN DIVERTIMENTO IN PIU': IL TRENINO CHE PERCORRE LE PRINCIPALI STRADE


Nei giorni scorsi ad Arrecife (Lanzarote) si è svolto il viaggio inaugurale del trenino turistico che dal lunedì al sabato percorre il tragitto tra la Calle Jauan de Quesada, nel Charco de San Ginès, e la rotonda della Explanada del recinto ferial. Il sindaco di Arrecife, Candido Reguera, ha spiegato che il trenino è stato voluto dall'amministrazione comunale perché può contribuire in modo significativo alla dinamizzazione del turismo nella capitale lanzaroteña.
Anche se l'orario potrà variare a seconda degli arrivi delle navi da crociera al porto di Arrecife, normalmente il trenino sarà in funzione tra le 8 e le 13, e tra le 17 e le 20, con frequenza oraria. Variazioni sono previste però anche in funzione dello svolgimento del mercatino turistico nel parco tematico, accanto al Cabildo. Il prezzo della corsa è di 3 euro, tuttavia gli utenti potranno scendere nelle fermate stabilite e risalire successivamente, al termine della loro visita alle varie zone della città. Il trenino, che è composto da un locomoteore e tre vagoni, dispone di 60 posti a sedere.
In dettaglio, la sua corsa comincia, come già accenato, nella Calle Juan de Quesada, luogo di raduno dei croceristi che sbarcano nella capitale, e passa poi per le Calles Vargas, Coli, La Marina, Avenida Rafael Gonzalez Negrin, Avenida Mancomunidad, Calle Coronel Ildefonso Valls de la Torre, Josè Antonio Guenia, Fred Olsen, per poi ritornare per la rotonda del Cabildo de Lanzarote.

GREENPEACE DENUNCIA CEMENTIFICAZIONE SELVAGGIA E DEGRADO IN UNA ZONA DI GRAN CANARIA


Continua la battaglia ecologista tra Greenpeace e il Municipio di Mogan, nel Sud ovest di Gran Canaria. Da tempo l'organizzazione internazionale denuncia la situazione di allarme di questa zona dell'isola, sottoposta a una cementificazione selvaggia e un degrado del litorale cui finora non si è posto rimedio.
Pilar Marcos, una delle responsabili del “Rapporto annuale distruzione a tutta costa”, ha segnalato come i dati in possesso di Greenpeace siano confermati da associazioni e collettivi ecologisti, nonché da gruppi di cittadini che, attraverso le reti sociali, stanno denunciando problemi di inquinamento in zone come El Pajar e Puerto de Mogan. Secondo loro, infatti, il problema ha origine nel fatto che i depuratori di Arguineguin, con capacità di 3 mila metri cubici, o di Mogan, di 1800 metri cubici, ideati per la popolazione presente in questi luoghi una quindicina d'anni fa, non sono in grado di reggere picchi di presenze fino a quattro volte superiori come quelle che si registrano durante l'alta stagione turistica. A ciò si deve aggiungere che gli scarichi sottomarini non raggiungerebbero la distanza minima raccomandata dalla costa.

A TENERIFE RIEVOCATA LA STORICA SCONFITTA DI ORAZIO NELSON DEL 25 LUGLIO 1797


Spettacolare rievocazione, in più atti, della storica battaglia fra le truppe dell'ammiraglio inglese Orazio Nelson respinte da quelle spagnole, sotto il comando del comandante Gutierrez il 25 luglio 1797. Fu quella l'unica sconfitta di Nelson, che in quell'occasione perse il braccio destro. In diverse zone della capitale tinerfeña si sono ricreati i momenti salienti di quella battaglia utilizzando riproduzioni di diverse armi dell'epoca, tra cui un fucile inglese Brownbess e il francese Charleville, modello 1777. La ricostruzione delle fasi finali dei combattimenti è avvenuta accanto alla chiesa de La Concepcion salendo fino alla piazza Isla de Madera, dove a quell'epoca sorgeva il convento di Santo Domingo. Qui le truppe britanniche, dopo essere state messe alle strette e isolate dal resto delle unità, si videro obbligate a rifugiarsi e arrendersi.

sabato 24 luglio 2010

DUE MODI ORIGINALI PER SUPERARE HANDICAP ED EMARGINAZIONE




Due esempi di integrazione sociale pensati per
persone in difficoltà. Provengono rispettivamente da Fuerteventura e Lanzarote. Partiamo da Fuerteventura.
Lavorare i campi per recuperare abilità che permettano loro di cavarsela autonomamente nel proprio ambito sociale, con l'obiettivo non solo di migliorare la qualità della propria vita, ma anche di tentare l'ingresso nel mercato del lavoro. Sono alcuni degli obiettivi del Laboratorio di riabilitazione psicosociale mediante orticoltura organizzato dalla Asociacion majorera por la salud mental (Asomasamen) di Fuerteventura, che sta consentendo a otto persone con diverse malattie mentali di imparare a piantare cipolle, peperoni, meloni, angurie, zucchine e pomodori, avvalendosi di corsi teorici tenuti da personale qualificato.
Per l'occasione, il Comune di Tuineje ha ceduto un terreno vicino al paese di Las Playitas per consentire all'associazione di sviluppare la parte pratica di questo laboratorio, della durata di sei mesi, mentre i corsi teorici si terranno nel Centro de Dia di Gran Tarajal. All'iniziativa partecipa anche la Mancomunidad de Municipios Centro-Sur, che raggruppa i Comuni di Antigua, Betancuria, Pàjara e Tuineje.
Nieves Ramos, Martina Rios, Carmen Cruces e Emil Diaz, di Tuineje, fanno parte del gruppo “sudista”, mentre gli altri allievi provengono da Puerto del Rosario. Tutti si dicono molto soddisfatti per il fatto di poter imparare i segreti della campagna, ma è anche certo che attraverso varie terapie apprenderanno le tecniche necessarie per potenziare la propria integrazione, così come vedranno migliorare la propria personalità a livello individuale, familiare e lavorativo.
Il presidente de Asomasamen, Matias Lopez, ha spiegato che il principale obiettivo del progetto è non solo consentire a queste persone inabili di relazionarsi in modo importante con altre persone per tutta la durata del laboratorio, anziché stare rinchiuse in casa tutti i giorni, ma soprattutto fornire loro la possibilità di raggiungere il massimo di autonomia e integrazione.
A Lanzarote, invece, l'aiuto per chi è in difficoltà arriva mediante le frequenze radio. Su quest'isola, ogni giovedì alle 20, sulle frequenze di radio Insular (96,7 in FM) va in onda Con los pies en la tierra (Con i piedi per terra) tenuto da alcuni membri della Comunidad terapeutica Zonzamas, che cercano di superare la schiavitù dalla droga attraverso un programma di riabilitazione. Grazie a loro, la trasmissione radiofonica diventa uno spazio terapeutico che ha lo scopo di aiutarli a riprendere il timone della propria esistenza e un esempio di come le onde radio siano un veicolo di integrazione sociale, oltre che di informazione e intrattenimento.
Nei loro incontri i giovani partecipanti parlano della propria esperienza con l'alcol e gli stupefacenti e dei progressi che stanno compiendo per superarla. Inoltre nell'ambito della trasmissione c'è spazio per attualità, episodi di solidarietà e così via. A coordinare e condurre il programma, nato per iniziativa della Consejeria de Bienestar social de la Corporacion insular di Lanzarote, è la giornalista Amparo Perdomo. Collaborano all'elaborazione dei temi centrali, tra gli altri, Ruben Alvarez e Luca Allegretti.
(foto da laprovincia.es)

venerdì 23 luglio 2010

A LANZAROTE GUERRA DEI PREZZI TRA IMPRENDITORI DI HOTEL E APPARTAMENTI


La guerra dei prezzi per catturare i turisti che visitano l'isola di Lanzarote ha provocato la divisione tra imprenditori del settore extra-alberghiero, che cioè gestiscono appartamenti, bungalow e aparthotel. Operatori che assicurano di controllare più di 18 mila posti letto a Lanzarote, hanno deciso di abbandonare la Asociacion insular de Hoteles y apartamentos per formare la Asociacion Extrahotelera de Lanzarote, presieduta dall'imprenditore Luis Rivero.
Rivero afferma che attualmente tutti gli hotel a quattro stelle stanno offrendo prezzi attorno ai 45 euro per persona al giorno, in modalità “tutto incluso” e che questa situazione porterà l'isola alla rovina totale, provocando un grave pregiudizio economico al settore extra-alberghiero. Gli imprenditori della nuova associazione sono convinti che ci sia bisogno di campagne pubblicitarie mirate e accusano i colleghi di non aver saputo difendere gli interessi di una categoria che controlla il maggior numero di letti sull'isola.
Rivero assicura anche che sono le attività extra-alberghiere quelle in grado di ridare vigore all'industria turistica. Sostiene infatti che 85 turisti su cento tra quelli che scelgono un hotel con la formula “tutto incluso” non consumano né spendono nient'altro al di fuori di queste strutture. Inoltre considera prioritario cercare canali di distribuzione alternativi per non dipendere in modo eccessivo dai touroperator.

CINEMA GRATIS E CUCINA DI 20 PAESI ALLA FIERA GASTRONOMICA D'AGOSTO A LAS PALMAS


Con un budget di 80 mila euro e il convinto appoggio di venti ristoranti di altrettanti Paesi del mondo che partecipano alla manifestazione, sta per aprirsi la fiera gastronomica di Las Palmas, che si terrà dal 23 al 26 agosto prossimi e che concilia arte e piacere del palato. Si tratta infatti del progetto “Cine + Food”, inserito nelle iniziative studiate per appoggiare la candidatura di Las Palmas de Gran Canaria a Capitale culturale 2016. Gli abitanti della città e i turisti potranno così assistere a una rassegna di film proiettati all'aperto e gustare i piatti preparati per loro, a un prezzo simbolico che va da 3 a 6 euro. Si tratta di un'iniziativa davvero interessante, la quale tra l'altro colma un vuoto che viene a crearsi nella vita culturale locale in agosto, quando teatri e centri culturali portano insesorabilmente il cartello di “Chiusura estiva”.
Jorge Balbàs, uno dei promotori (tra i quali si trovano anche i principali mezzi di comunicazione locali) ha spiegato che solo a Las Palmas esistono ristoranti di 40 Paesi diversi, tra i quali anche il giapponese più antico d'Europa, e si è augurato che questa fiera gastronomica possa contribuire ad avvicinare gli abitanti delle diverse località di Gran Canaria e migliaia di turisti a una diversità culturale alla quale non sempre sono abituati.
Ogni giorno ci saranno tre sessioni cinematografiche, una alle 19 all'interno dell'Edificio Miller, in cui verranno sistemati spalti per accogliere 400 bambini, e le altre due alle 21 e alle 23. I film saranno proiettati su uno schermo di 36 metri quadrati che verrà installato nella parte posteriore di questo spazio culturale, inoltre verranno approntati anche circa 500 sedili riservati agli adulti.
Venti tendoni ospiteranno gli stand dei ristoranti, dove tra le 19 e le 2 si potrano scegliere piatti tipici di Finlandia, Italia, Olanda, Turchia, Marocco, Iran, Libano, Cina, Vietnam, Tailandia, Giappone, Indonesia, India, Messico, Uruguay, Venezuela, Cuba e Canarie.
(nella foto, un'immagine di Las Palmas de Gran Canaria)

giovedì 22 luglio 2010

PRESTO SULLE NOSTRE TAVOLE ANCHE L'ACETO DI BANANA PRODOTTO ALLE CANARIE


José B. Poveda Guerrero, laureato in Veterinaria, dottore in microbiologia e cattedratico della Facoltà di veterinaria della Università di Las Palmas de Gran Canaria (ULPGC), sta balzando agli onori della cronaca per aver elaborato in forma artigianale un aceto di banana, sfruttando l'eccedente del prodotto di questo frutto che si ottiene alle isole Canarie. Le sue idee, all'interno del progetto Vinartesa, sostenuto dalla Fondazione Universitaria di las Palmas, dalla ULPGC e dal Gobierno de Canarias, gli sono valse la prima menzione speciale in occasione della VI Giornata di Presentazione dei Progetti innovativi.
Poveda ha illustrato il suo progetto per elaborare appunto aceto artigianale di banana utilizzando metodi tradizionali di coltivazione in superficie, con alcune innovazioni per incrementare l'aroma e il sapore del prodotto finale.
«Il nostro aceto è un prodotto naturale ottenuto mediante fermentazione alcolica e acetica di grande qualità» ha spiegato il ricercatore.
Il processo di elaborazione prevede varie fasi: si comincia con la fermentazione dello zucchero a alcol etilico per azione dei lieviti e si prosegue con l'ossidazione dell'alcol ad acido acetico mediante i batteri acetici della specie Mycoderma aceti e cpsì via. Perché questa trasformazione possa avvenire devono coesistere però le adatte condizioni di acidità, pH, concentrazione di alcol e di altri componenti.
Per ottenere l'aceto di banana, afferma Poveda, «basta utilizzare l'eccedente del prodotto ottenuto qui, nelle Canarie, che normalmente è scartato a causa di aspetto, dimensioni o stato di maturità non consoni al consumo alimentare e che che impediscono un suo utilizzo. Un'altra ragione valida per produrre l'aceto di banana è il fatto che ogni anno, a causa della saturazione del mercato di tale frutto nella Penisola (Spagna continentale), si scarta circa il 2 per cento della produzione di banana canaria, poiché non esiste la possibilità di depistare tale quota verso canali alternativi. Ciò fa sì che resti inutilizzato una parte rilevante di un prodotto sovvenzionato dalla Comunità europea».
Dunque si prevede che proprio qui, alle Canarie, in futuro si potrà sviluppare tale attività con esportazione perso Spagna ed Europa. Da studi di mercato riguardo al consumo di aceto, il prodotto può interessare principalmente a supermercati e ipermercati nonché a persone di entrambi i sessi con età compresa tra 35 e 65 anni.
(nella foto da laprovincia.es , il professor José B. Poveda Guerrero mostra il “suo” aceto di banana)

COMMOVENTE IMMAGINE DI UN CALDERONE: CERCA DI SOCCORRERE IL CUCCIOLO MORTO



Lezione di umanità sotto il mare. Gli esperti di cetacei sapevano già dell'importanza che riveste la famiglia per alcune specie, però le immaginiprese a Tenerife da Rafael Herrero e Teo Lucas, di Aquawork, di un maschio di calderone tropicale (Globicephala macrorhyncus) che lottava per portare in superficie un cucciolo morto appartenente al suo stesso gruppo, conferma le supposizioni scientifiche al riguardo. L'azione del maschio di calderone è proprio quella di un individuo che cerca di aiutare un familiare in difficoltà.
«Si tratta di un comportamento epimeletico» spiega il presidente della Società per lo Studio dei cetacei nell'Arcipelago Canario (Secac), Vidal Martin, uno dei maggiori esperti mondiali di cetacei, che riconosce come fino a oggi nessuno aveva potuto documentare qualcosa di simile. Per comportamento epimeletico, infatti, si intendono le azioni sociali dei membri di un gruppo nella cura di altri appartenenti alla stessa popolazione.
Finora si sapeva che i calderoni tropicali sono una specie molto gregaria, non solo perché si muovono sempre in branchi di 15-50 animali, ma anche perché in molte occasioni possono essere osservati assieme ad altri cetacei, specialmente delfini mulari (Tursiops truncatus), che nelle Canarie sono conosciuti come “toninas”. Tuttavia finora non si era mai documentata un'immagine come quella ripresa giorni fa dai due subacquei, mediante la quale si può capire come per i calderones siano così importanti i loro congeneri.
«È stata una lezione di umanità» ha commentato il Presidente della Secac.
Umanità che invece non è affatto dimostrata da chi proprio nei confronti dei calderoni che solcano le acque del Nord del mondo organizza una volta all'anno una caccia spietata che si risolve in una mattanza. Si tratta degli abitanti delle isole Far Øer, in Danimarca, un Paese per il resto civilissimo. Con la scusa che questi cetacei, essendo troppi, farebbero incetta di fauna marina locale e che la loro carne e il loro olio possono essere utili per la popolazione locale, annualmente ne uccidono migliaia, tingendo del rosso del loro sangue le acque attorno alle isole. Uno spettacolo davvero disumano cui però nessuna organizzazione ambientalista è riuscita a porre fine. Chi vuole documentari al proposito in internet può trovare ulteriori notizie cliccando semplicemente “delfini calderones” in uno dei motori di ricerca.

martedì 20 luglio 2010

LE TEMPERATURE AUMENTANO: È L'ANNO PIù CALDO DELLA STORIA


Dall'autunno scorso, l'isola di Gran Canaria sta vivendo l'anno più caldo della sua storia dal punto di vista metereologico, ossia un grado più alto in media secondo la Agencia Estatal de Metereologia. Mese dopo mese, dal settembre del 2009, le diverse stazioni metereologiche dell'isola, come del resto quelle delle altre isole dell'arcipelago, hanno registrato questo incremento della temperatura che in alcuni periodi presi in esame è stata anche di 3 gradi e mezzo.
Nel caso dello scorso dicembre, che l'Agencia definisce “da molto caldo a stremamente caldo”, nella stazione metereologica dell'aeroporto di Gran Canaria è stato battuto il record del 1951, e la stessa cosa è avvenuta a La Palma, El Hierro, Lanzarote e Fuerteventura.
Un esempio rilevante di questa tendenza è anche la temperatura registrata lo scorso 18 gennaio a Telde, nel Nord dell'isola, pari a 29,5 gradi, anche questa la più alta dopo il 1951. O i 28,4 gradi registrati a Santa Cruz de Tenerife, mai raggiunti dopo il 1920.
Questi dati del resto riflettono le conclusioni della Nacional Oceanica and Atmospheric Administration (NOAA), secondo la quale nel mese di giugno si sono battuti tutti i record di temperatura sulla Terra, con un semestre che si può definire il più caldo del pianeta dal 2007: l'aumento è stato infatti di 0,67 gradi sopra la media.
Con gli incrementi registrati nell'arcipelago, di 3 gradi e mezzo appunto, dallo scorso autunno le Canarie si situano dunque al di sopra della media mondiale.

lunedì 19 luglio 2010

TARTARUGHE E LUCERTOLE GIGANTI POPOLARONO LE CANARIE MILIONI DI ANNI FA


Uno straordinario patrimonio archeologico, spesso sconosciuto, si nasconde nei tubi vulcanici e nelle dune fossilizzate delle Canarie, con resti di specie estinte di ratti giganti, oltre che di lucertole e tartarughe terrestri grandi quanto quelle delle isole Galapagos, la cui estinzione continua a essere un mistero. Lo rivela la paleontologa Esther Martin, conservatrice della sezione Geologia e Paleontologia del Museo di Scienze naturali di Tenerife.
Si sa molto poco della tartarughe giganti che milioni di anni fa hanno abitato queste isole e i cui resti sono stati trovati a Lanzarote, Fuerteventura, Gran Canaria e Sud di Tenerife. In particolare, sono stati recuperate carcasse, ossa e uova, oltre a nidi totalmente pietrificati, però non si sa perché questi animali si sono estinti. Nel caso di Tenerife, si pensa che le tartarughe giranti scomparvero a causa delle eruzioni vulcaniche, poiché i loro resti sono apparsi mescolati a ceneri e materiale vulcanico. Lo stesso è avvenuto a Gran Canaria, non così invece a Lanzarote e Fuerteventura. In queste due isole i resti, compresi nidi pietrificati con delle uova all'interno, sono stati trovati tra le dune fossilizzate, le più antiche delle Canarie, che sono rimaste fisse e si sono consolidate fino a diventare praticamente roccia.
I ratti giganti trovati a Tenerife e Gran Canaria, potevano essere grandi quanto un gatto e probabilmente fu la comparsa carnivori associati all'uomo e i ratti attuali a contribuire alla loro sparizione.
Quanto alle lucertole giganti, la loro estinzione fu forse dovuta, tra le altre cause, al fatto che venivano mangiate dagli aborigeni, poiché potevano nutrire apportando proteine in periodi di carestia.
La paleontologa Esther Martin sottolinea anche come tra le specie che non si trovano più nell'arcipelago canario ci sono i gasteropodi terrestri, più abbondanti che adesso, che proliferarono in periodi di maggiore umidità, milioni di anni fa.
In proposito, un'équipe di geologi, paleontologi e malacologi dell'Università de la Laguna sta sviluppando un progetto di ricerca per studiare i cambi prodotti in questo gruppo biologico durante le ultime migliaia di anni.
Riguardo ai fossili marini più antichi delle Canarie, infine, la paloeontologa spiega che i resti si trovano nei sedimenti di Ajuì (Fuerteventura), che abbracciano un periodo di tempo tra i 140 milioni di anni (giurassico) fino a 60 milioni di anni fa (fine del mesozoico).
Martin aggiunge che sono stati descritti anche fossili marini, in pratica molluschi, esclusivi delle isole, come un gasteropodo trovato nella cosiddetta “Terrazza di Las Palmas”, un giacimento marino di circa 6 o 7 milioni di anni fa. Si tratta di uno dei migliori giacimenti paleontologici che esistano nelle Canarie per la varietà dei suoi fossili, già citato nel XIX secolo da Charles Lyelle, considerato il padre della geologia moderna, che visitò queste isole.
Tuttavia il giacimento, situato fra 30 e 60 metri di altezza sul livello del mare, è stato in gran parte distrutto dall'urbanizzazione della città e solo in alcune zone molto limitate vi si possono osservare ancora resti fossili.
Tra i reperti che ha offerto, ricci di mare di vari centimetri di diametro, e inoltre denti di pesci e squali che in parte sono conservati nel Museo Canario, e in quantità minori nel Museo di Scienze naturali, di Tenerife.
Quest'isola ha un patriminio paleontologico più scarso in quanto è più giovane e i materiali vulcanici hanno coperto possibili giacimenti antichi, però i palentologi non smettono di cercare dove ci sono ancora possibilità di trovare reperti.
Per esempio, nella zona di Anafa, presso la frazione di Tachero, esiste un giacimento marino che è venuto alla luce anni fa dopo un violento temporale con ondate molto forti. Un altro interessante giacimento è nella zona di Teno (Buenavista del Norte), dove i paleontologi progettano lavori di recupero di reperti molto interessati perché ha caratteristiche molto speciali.
(nella foto un nido con uova pietrificate di tartaruga gigante, specie che abitò le isole di Lanzarote, Furteventura, Gran Canaria e Tenerife)

UNA LUNGHISSIMA CORSA A PIEDI PER IL COMPLEANNO DI YEREMI, BIMBO SPARITO NEL NULLA



Una faticosa corsa a piedi da Mogan a Vecindario, ossia dal Sud ovest al Sud est di Gran Canaria, per celebrare l'undicesimo compleanno di Yeremi José Vargas, un bambino scomparso misteriosamente dall'isola quasi tre anni e mezzo fa (esattamente il 10 marzo 2007) e mai ritrovato, e del quale hanno parlato giornali e tivù di tutta Europa e non solo. È l'impresa messa a segno ieri da Yonathan Guisado, un atleta dell'Extremadura che ha voluto così ricordare questo ragazzino dal viso dolcissimo, da troppo tempo sparito nel nulla senza lasciare tracce.
Yonathan è partito dal centro di Mogan alle 6 di domenica mattina e ha percorso la strada generale GC-500 passando, tra le altre località, per Puerto Rico, Arguineguin, Playa del Ingles, San Fernando de Maspalomas, San Agustin, Juan Grande, e giungendo alla fine a Vecindario. È arrivato davanti alla casa di Yeremi alle 16,30 e lì si è raccolto in concentrazione per ricordare il piccolo, così come Sara Morales, un'altra ragazzina scomparsa tempo fa a Gran Canaria.
In questi interminabili anni tutti i familiari di Yeremi sono stati attorniati dall'affetto di molti grancanari e adesso questa nuova iniziativa per ricordarlo li ha riempiti di gioia.
«È stato un regalo enorme e insperato, e ringraziamo immensamente Yonathan di aver compiuto un'impresa che pensavamo fosse impossibile, visto il gran caldo di questi giorni» ha dichiarato Ithaisa Suarez, la mamma di Yeremi, dopo aver abbracciato l'atleta all'arrivo a Vecindario. Accanto a lei c'erano anche i nonni di Yeremi, José Suarez e Mima Santana.
Al termine della corsa Guisado ha spiegato che l'idea di realizzare l'impresa gli è venuta attraverso le reti sociali.
«Alla fine ho deciso di progettarla per rendere un omaggio a Yeremi e sostenere l'operazione di ricerca perché il piccolo possa essere ritrovato presto» ha spiegato. «Mi sono messo in contatto con la sua mamma e gliel'ho proposta. Lei ne è stata felicissima».
L'atleta, che in questi giorni si trova a Gran Canaria per allenarsi in vista di una gara che si terrà prossimamente sull'isola di La Gomera, è partito da Mogan seguito da vicino da un veicolo della Croce Rossa spagnola e da diversi motociclisti. Il Municipio di Santa Lucia, di cui fa parte Vecindario, e la Polizia locale hanno chiuso numerose strade per facilitare il passaggio di Guisado e dei motociclisti.
Oltre a questa significativa impresa, un altro regalo in onore di Yeremi è un disegno di Spiderman fatto dal suo fratello minore Aidan, di quattro anni. Nella dedica ha scritto: “Fratellino, torna presto. Buon compleanno. Tuo fratello Aidan”.
(nella foto da laprovincia.es Yonathan Guisado all'arrivo, festeggiato dalla mamma di Yeremi, Ithaisa Suarez, dal fratellino Aidan, da parenti e amici)

domenica 18 luglio 2010

COSì BETANCURIA (ISOLA DI FUERTEVENTURA) CELEBRA LA PROPRIA STORIA


Anche se ormai il loro è l'unico municipio dell'arcipelago a commemorare questo avvenimento, gli abitanti della città storica di Betancuaria (isola di Fuerteventura) tengono viva la tradizione della festa annuale (giunta alla 6o6 a edizione) che celebra la sua incorporazione da parte della Corona di Castiglia.
E, sempre per tradizione, nello stesso tempo commemorano anche la fondazione della città in occasione delle festività in onore di San Buenaventura. Così è avvenuto anche nei giorni scorsi.
I militari del Regimiento de Infanteria Soria numero 9, con sede nella caserma della capitale dell'isola, Puerto del Rosario, sono sfilati solennemente per le strade della città portando con sé bandiere e “Pendon de la Conquista”.
Per l'occasione, le strade sono state invase non solo dai residenti, ma anche da tanti turisti che volevano immortalare sia la spettacolare parata militare sia la processione religiosa in onore del santo, alle quali hanno partecipato tutte le maggiori autorità locali.
Molti però discutono sull'opportunità o meno di mantenere questa tradizione. Ma, accanto a chi la considera ormai superata, c'è chi la difende strenuamente e la considera un'occasione per mentenere vivo il ricordo delle radici storiche di Betancuria e far giungere sull'isola sia tanti abitanti di Betancuria lontani dalla città per motivi di lavoro sia tanti turisti presenti sull'isola spagnola per le vacanze estive.

È DI GRAN CANARIA SILVA, UNO DEI MAGGIORI CAMPIONI DEL CALCIO SPAGNOLO


È nato ad Arguineguin, Gran Canaria, l'8 gennaio del 1986, il centrocampista internazionale David Jiménez Silva, uno dei calciatori che si sono maggiormente distinti tra le file della squadra “rossa” spagnola ai recenti campionati mondiali di calcio in Sud Africa. Al suo ritorno sull'isola per ritrovare parenti e amici, Silva è stato letteralmente assalito dai suoi sostenitori e, a Las Palmas de Gran Canaria, ha ricevuto dalle autorità locali una medaglia d'oro in riconoscimento dei suo meriti sportivi. Recentemente Silva è passato al Machester, con un contratto che lo lega alla squadra inglese per quattro anni dietro un compenso di 5 milioni di euro per anno, il che equivale a circa 190 mila euro a settimana. Un record assoluto tra gli sportivi originari di quest'isola atlantica.
In passato ha giocato nelle formazioni calcistiche più prestigiose della Spagna, come il Real Madrid e il FC Barcelona.

mercoledì 14 luglio 2010

ANCHE LANZAROTE HA IL SUO GAY PRIDE


Il collettivo di gay, lesbiche, bisessuali, transessuali e amici di Lanzarote “Lànzate” ha inaugurato il Pride Festival 2010 con la mostra “Educare per trasformare” allestita nel bar El Fondeadero di Puerto del Carmen.
Durante tutta questa settimana il collettivo ha organizzato una nutrita agenda di concerti, laboratori e proiezioni che culminerà sabato 17 alle 17 con una sfilata per l'orgoglio gay che si spera veda la partecipazione di tante persone e che percorrerà la Avenida de las Playas di Puerto del Carmen.
In particolare, ogni sera a El Fondeadero vengono proiettate pellicole a tematica gay e lesbica. Venerdì sono previsti laboratori pomeridiani e concerti notturni. Il sabato, poi, comincerà con un torneo di volley da spiaggia nella Playa Grade, cui seguiranno esibizioni di dj. Infine, la sfilata per l'orgoglio gay, cui seguiranno altri concerti. Fino alle prime luci dell'alba.

ANCORA TANTO JAZZ NEL CALDO LUGLIO DI GRAN CANARIA


La Plaza Teneor Stango, che si trova a Las Palmas de Gran Canaria, dietro il teatro Perez Galdos, accoglie questa sera alle 22 il primo dei tre concerti (completamente gratuiti) che si svolgeranno in questa nuova ambientazione. Vi si esibiscono Ricardo Curto e Christian Scott.
Curto è un nuovo talento nel panorama jazzistico nazionale. Questa sera presenta Cada dia come el ultimo, il suo primo album in qualitò di leader, nel quale riflette alla perfezione la sua originalità e sensibilità come compositore e pianista. Nato a Salamanca nel 1983 ha trascorso molti anni a Las Palmas de Gran Canaria e Barcelona, ricevendo lezioni dagli acclamati pianisti jazz Iñaki Sandoval e Polo Artì.
Il trombettista Christian Scott, da parte sua, arriva dagli Stati Uniti. Nato a New Orleans nel 1983, ha studiato nel Berklee College of Music, presso il quale ha ottenuto due diplomi in due anni e dove ha iniziato una carriera musicale che lo ha imposto come uno degli artisti più innovatori della sua generazione. Arriva alle Canarie con il suo ultimo lavoro, Yesterday You Said Tomorrow, in cui riflette il suo legame con alcuni dei suoi eroi musicali degli Anni 60, e nello stesso tempo si avvale della musica come uno strumento per accostarsi ad alcuni dei dei temi più importanti della cultura contemporanea. Per l'occasione è accompagnato dal chitarrista Matthew Stevens, dal pianista Milton Flechter jr, dal bassista Kristopher Keith Funn e dal percussionista Jamire Williams.
Ma per gli amanti del jazz presenti a Gran Canaria in luglio non è tutto. Il 22 luglio, alle 20,30, presso il Centro iniziative de La Caja de Canarias (CICCA) si svolgerà una performance (l'unica) del celebrrimo bassita Tony Levin assieme alla band Stick Men.
Peter Gabriel, John Lennon, Pink Floid, Yes, Alice Cooper, Lou Reed e King Crimson, oltre a essere veri mostri della musica, hanno un altro denominatore comune: Tony Levin. Il grande bassista ha suonato infatti con tutti loro.
Nella band che si esibirà accanto a lui nel concerto di Las Palmas figurano anche Pat Mastellotto, vero mostro sacro per quanto riguarda la batteria, e il multistrumentista Michael Bernier. Ma fors il principale protagonista dello show sarà il Chapman Stick, strumento che è stato reso popolare da Tony Levin nelle sue apparizioni con King Crimson e come membro della band di Peter Gabriel. Si tratta di chitarra particolare creata dal liutaio californiano Emmet Chapman all'inizio degli Anni 70, che può sviluppare linee di basso e chitarra assieme ai suoni tipici delle percussioni.
(Nella foto da laprovincia.es Tony Levin durante un'esibizione)

ARIA DI FESTA A LA PALMA: È COMINCIATA LA BAJADA DE LA VIRGEN DE LAS NIEVES


Le feste esplosive che accompagnano la Bajada de la Virgen de las Nieves sono entrate nella Settimana Grande. E così Santa Cruz de la Palma, per sette giorni (dall'11 al 18 luglio), diventa la capitale delle Canarie e, come buona anfitriona, prima che la Patrona dell'isola giunga alla chiesa di El Salvador la prossima domenica, sta offrendo alle migliaia di suoi visitatori i principali spettacoli dell'avvenimento ludico-religioso quinquennale. La veneranda immagine, come avviene ogni cinque anni da più di tre secoli, «scenderà in città perché la gente vi si riconosca», per usare le parole dell'umanista Luis Cobiella.
La Palma sta traboccando di gente e festeggia con gioia e devozione l'arrivo della Settimana Grande della 67a Bajada. Le vie di Santa Cruz de la Palma sono un autentico formicaio umano e l'aria di festa è palpabile in una città che il prossimo 18 luglio festeggerà con fuochi e cannonate l'entrata trionfale della Patrona dei palmeros nel barranco de Las Nieves, diretta verso la chiesa di El Salvador. In questo tempio riposerà fino al suo ritorno, previsto per il 5 agosto, al Real Santuario del Monte.
I palmeros sono tutti presi dalla “Bajada”, nessuno parla di crisi né di ristrettezze economiche. Sono i giorni dell'incontro con familiari e amici venuti da fuori per fare due chiacchiere sulle terrazze di Santa Cruz de la Palma, visitare mostre, assistere a recital e concerti, a fiaccolate notturne che si prolungano fino all'alba, a stare tutti assieme attorno a un tavolo in uno dei tanti ristoranti della città.
Del resto il Comune ha organizzato più di 200 eventi culturali e sportivi. Ogni lustro La Palma si fa in quattro per ricevere la sua patrona.
Il sindaco Juan Ramon Felipe ricorda che «la Bajada de la Virgen è attenta ai contributi della società palmera contemporanea e configura una festa che non è legata al passato, ma qualcosa di dinamico, partecipe dell'isola e del suo tempo».
Il ritorno degli emigranti di La Palma in America, in occasione della Bajada, ha aggiunto il sindaco, «è sempre stato una costante e in questi giorni La Palma torna a essere popolata dai suoi figli, dai palmeros di fuori e da tutti coloro che si accostano per la prima volta alla magia della grande festa dell'isola».

ESTATE SICURA GRAZIE AL 112


“Estate sicura” è il motto utilizzato dall'Associazione degli impresari alberghieri del Sud di Gran Canaria e dalla Fondazione europea del 112 nella campagna per far conoscere i servizi di emergenza dei quali dispone il Centro coordinamento di emergenze e sicurezza (Cecoes) e promuovere la corretta utilizzazione del numero telefonico tra i turisti molti dei quali, secondo quanto ha indicato il presidente dell'Associazione Tom Smulders, ne ignorano l'esistenza.
Durante un convegno interprofessionale che si è svolto nei giorni scorsi nel centro commerciale Yumbo di Playa del Ingles, è stato spiegato agli imprenditori del settore turistico il lavoro che svolgono gli operatori del 112 e, inoltre, quanto sia necessario far conoscere questo numero telefonico a tutti i visitatori che giungono sull'isola, di modo che per ogni urgenza non esitino a contattare il Centro chiamate del Cecoes. Gli operatori del 112 di Gran Canaria sono in grado di fornire il proprio servizio in cinque lingue: castigliano, tedesco, inglese, francese e italiano.

lunedì 12 luglio 2010

DAL 10 AL 15 AGOSTO A PLAYA DEL INGLES LA QUARTA EDIZIONE DEL “DUNAS FESTIVAL”


Appartenete al mondo GBLT e masticate un po' di francese? Ecco un'ottima occasione per rinfrescare la conoscenza di questa lingua e tuffarvi in un'atmosfera unica durante una vacanza a Gran Canaria in agosto. Dal 10 al 15 del mese prossimo, infatti, si terrà a Playa del Ingles, nel sud dell'isola spagnola, la quarta edizione del Dunas Festival che, sottolineano gli organizzatori, quest'anno promette nuove esperienze e un ambiente ancora più caldo.
Ma di che cosa si tratta? Il Dunas Festival è una manifestazione socio-culturale gay che riguarda l'arte, i libri e la creatività in generale, ma ritaglia spazi anche per il divertimento e il relax.
Il Festival privilegia gli incontri tra gli artisti e il pubblico grazie a una serie di attività. Durante una settimana si alterneranno infatti spettacoli, conferenze e dibattiti, sia in serate appositamente create sia durante gite, cocktail, cene, esposizioni e una fiera dei libri che si svolgeranno parallelamente. Il Festival, è bene ripeterlo, si svolge in francese, ma tutti sono i benvenuti.
Saranno presenti alla quarta edizione gli scrittori Brahim Nait-Balk, Serge Kandraskov, Francis Lamberg, Bruno Pisarro, Frédéric Huet, Pierre Salducci (uno degli organizzatori della manifestazione) e l'artista delle immagini Yvon Goulet.
Oltre al programma culturale, come accennato il Festival propone anche una serie di attività che consentiranno al pubblico di approfittare dei piaceri estivi offerti da Gran Canaria. Quest'anno sono previsti un cocktail di inaugurazione, l'escursione gastronomica nella tenuta Monte Cristo di Ayagaures (in uno spettacolare “barranco” di Gran Canaria, nel mezzo di una natura incontaminata), la crociera gay in catamarano (con possibilità di praticare il naturismo), la festa in piscina in un noto complesso di bungalow di Playa del Ingles, il pranzo di chiusura all'aria aperta e la “Dunas Night” nel nuovo locale Babylon situato nel celebre Yumbo Centrum, il cuore del divertimento notturno gay.
Senza dimenticare i pomeriggi chill-out, le serate al Yumbo, i giochi e le animazioni e, infine, il vernissage delle opere di Yvon Goulet.
Per conoscere nei dettagli il programma del Dunas Festival e la possibilità di trovare un alloggio dove soggiornare durante la vacanza GBLT a Gran Canaria, potete visitare il sito www.dunasfestival.com

domenica 11 luglio 2010

FIUMI DI JAZZ CORRONO PER LE CANARIE


L'altra sera, alle nove , come per magia le prime note del XIX Festival Canarias Jazz&Mas Heineken 2010 sono risuonate simultaneamente a Gran Canaria, Lanzarote e Tenerife.
Frank Gambale, G-Force Band e Cejudo Quintetus si sono impossessati della piazza di San Giovanni a Telde, Gran Canaria.
Gambale, chitarrista originario dell'Australia, influenzato inizialmente da Jimi Hendrix o Eric Clapton, si è esibito tra l'altro in assoli semplicemente unici. Da vent'anni fa tournée internazionali, impartendo seminari e masterclass. E Cejudo Quintetus, nato proprio a Gran Canaria, ha presentato un repertorio esclusivamente fatto di composizioni proprie e inedite, per la registrazione delle quali ha potuto contare su musicisti di riconosciuto prestigio.
Fiumi di jazz sono corsi anche per le vene di Lanzarote, nel centro storico di Teguise, dove ha avuto luogo uno spettacolare concerto di Miguel Zenon Quartet e Sharrie Williams & The Wiseguys.
Quanto a Tenerife, la piazza dll'Auditorio è stata il luogo scelto per godere della buona musica di CéU e di Funkfarria. La brasiliana CéU, che recentemente ha registrato con Herbie Hancock, ha pubblicato tre cd e il suo ultimo lavoro è Vagarosa, in cui si apprezza la fusione di musica tradizionale brasiliana, basi elettroniche, reggae e jazz.
Questa sera, domenica 11, nella piazza principale di Santa Brigida (Gran Canaria) si terrà un concerto di Sharrie Williams e Yul Ballesteros, dopo la partita Spagna-Olanda che verrà trasmessa su schermi giganti. Prima dell'esecuzione, al pubblico verrà offerta birra (fresca) a volontà da parte dell'importante sponsor.
(nella foto da laprovincia.es, la piazza di Teld, a Gran Canaria, durante un concerto jazz)

sabato 10 luglio 2010

PIU' PRESENZE DI STRANIERI ALLE CANARIE: LA CRISI STA MIGLIORANDO?


Le fredde statistiche hanno regalato un po' d'allegria all'arcipelago canario. Nonostante la perdurante crisi economica internazionale, negli ultimi mesi su tutte
le isole si è registrato un incremento degli arrivi di turisti di qualche punto percentuale. Tra le più beneficate,
Gran Canaria, che nei primi 6 mesi del 2010 ha visto
un incremento di arrivi del 2 per cento, il che equivale nel periodo a quasi 1 milione e mezzo di turisti in totale, di cui 1,2 milioni di stranieri e 250 mila nazionali. Sono dati forniti dal Consigliere al Turismo del Consiglio comunale di Gran Canaria, Roberto Moreno. Che sottolinea come tale incremento avrebbe potuto raggiungere anche
il 4 per cento se non si fosse verificato il fenomeno delle ceneri emesse dal vulcano irlandese, che ha provocato la chiusura dei principali aeroporti europei durante quasi due settimane e abbassato a soli 35 mila i turisti arrivati in aprile sull'isola spagnola.
Nel solo mese di giugno, l'aumento del turismo straniero è stato del 14 per cento (145 mila arrivi in più). La maggiore disponibilità di voli aerei di circa il 10 per cento e le efficaci campagne promozionali hanno permesso dati confortanti, il cui trend è sicuramente destinato
a migliorare durante l'estate.
Moreno, che ha definito “positivo” il primo semestre dell'anno turistico, ha affermato che durante tale periodo Gran Canaria è rimasta in testa agli indici di occupazione alberghiera a livello nazionale e anche nelle Canarie. Attualmente, ha ricordato, sull'isola esistono 145.406 camere a destinazione turistica, di cui 54.922 alberghiere e 90.484 extralberghiere. Inoltre, sono disponibili 712 camere in case rurali e 246 in hotel rurali.
Nel contempo, il rappresentante del Patronato del Turismo di Gran Canaria ha precisato che, riguardo ai mercati, è sempre la Germania il principale cliente, con un incremento del 10 per cento.
Altro importante mercato è il Regno Unito che, dopo la forte diminuzione del 2009, recupera con forza e torna alle cifre del 2008. Di fatto, questo mercato ha fatto registrare un incremento del 14 per cento nel primo semestre.
Procedono sostanzialmente in modo analogo sia in inverno sia in estate anche gli altri mercati nordici (+ 10 per cento). Infine, riguardo ai mercati in cui Gran Canaria si trova in una fase di recupero o consolidamento, si distinguono Italia e Polonia, «mercati che - afferma Moreno - stanno funzionando francamente bene». Inoltre ha aggiunto che «sono proprio questi mercati sui quali si sta incidendo maggiormente e che, come anche nel caso della Francia, ci aiutano a crescere».
(nella foto da laprovincia.es, una veduta della passeggiata sul mare a Meloneras, a sud di Gran Canaria)

martedì 6 luglio 2010

GRANDI OPERE AL TEATRO PEREZ GALDOS DI LAS PALMAS


Qualche settimana fa è approdata sulle scene del Teatro Perez Galdos di Las Palmas di Gran Canaria un'inedita edizione de l'Italiana in Algeri di Gioacchino Rossini, calata in un'atmosfera particolarmente gioiosa e ambientata in un Oriente esotico, con scene ispirate agli Anni '50 e perfino a Bollywood. Si trattava del quarto titolo della 43 a stagione d'opera e, come aveva spiegato Mario Pontiggia, direttore scenico, includeva un'aria del secondo atto che Rossini aggiunse nel 1814 e che si è potata ascoltare per la prima volta alle Canarie. L'opera, eseguita all'Orchestra Filarmonica di Gran Canaria sotto la direzione del giovane maestro José Miguel Perez, aveva come interpreti, tra gli altri, il basso napoletano Carlo Lepore nel ruolo di Mustafà e la soprano grancanaria Davinia Rodriguez, che vestiva i panni della sua sposa.
Nei prossimi giorni, esattamente il 17 luglio, la chiusura della stagione del prestigioso teatro grancanario toccherà a L'Olandese volante di Richard Wagner, sotto la regia di Miguel Angel Coque, che debutta nel mondo della direzione con questo intenso dramma romantico, e con la direzione musicale di Pedro Halffter. Una produzione insolita che affronta un Wagner più filosofico e letterario, con una lettura simbolista e in cui luce e uso del colore sono diretti a suscitare l'emozione nello spettatore, un elemento molto importante per Angel Coque, che si propone di coinvolgerlo fino in fondo in questo dramma sulla condizione umana.
“Attraverso le avversità fino alle stelle” è il motto con il quale Wagner (1813-1883) apre quest'opera che compose a soli 26 anni, dopo essere fuggito da Riga (Lettonia) per sottrarsi ai creditori e ai fallimenti professionali. Una fuga che fa sì che questo dramma ispirato da un testo di Heine abbia indubbie tinte autobiografiche.
«Tutta la mia proposta è al servizio del discorso drammatico-musicale: le luci, la scenografia, le decorazioni, le gradi sculture, tutto si adatta a questo dramma» dice Coque, musicista, cantante, ex membro di vari cori come il Bayreuther Jugendfestpieltreffen del Teatro Real di Madrid, dove dal 2002 al 2004 è stato anche assistente di direzione del maestro Martin Merry.
Angel Coque è esperto e studioso dell'opera di Wagner, che considera «un vero filosofo all'altezza di Nietzsche. Le sue opere sono in realtà trattati di filosofia dotati di un livello di profondità che non tuti conoscono. Inoltre utilizza risorse musicali che sono il motivo per rappresentare persone, sentimenti o elementi naturali i quali, spesso, superano in espressione l'uso della parola».
L'Olandese volante sarà rappresentato il 17, 20 e 23 luglio nella Fondazione Canaria Teatro Perez Galdos di Las Palmas de Gran Canaria. Ne sono interpreti John Lundgren, Johann Tilli, Ricarda Merbeth, Alfons Eberz, Vicente Ombuena e Barbara Bornemann (nella foto, con al centro regista e direttore musicale) .

A LA PALMA UNA MOSTRA CELEBRA IL CULTO PER LA VIRGEN DE LAS NIEVES


La fede e l'arte si danno la mano per celebrare la Virgen de las Nieves, la Madonna patrona dell'isola di La Palma. Una mostra del prezioso e pregevole tesoro culturale e storico, creato nel corso dei secoli in suo onore, e delle sue reliquie è riunito in una mostra eccezionale fino al prossimo 31 agosto nella Casa Massieu di Santa Cruz de la Palma. Raramente si è visto in uno stesso spazio museistico una collezione mariana di tanta profondità. La mostra, organizzata in occasione della 67 a edizione della Bajada de la Virgen, la grandiosa processione che si svolge tra i mesi di luglio e agosto, rientra negli atti commemorativi del centenario della fondazione della Caja General de Ahorros de Canaria (CajaCanarias) e riunisce cinquanta opere, tra le quali dipinti, sculture, fotografie, gioielli, oggetti tessili e in argento e documenti particolari.
I pezzi esposti provengono dalle diocesi canarie, da collezioni private e da vari artisti contemporanei. «Che per l'occasione si sono uniti allo scopo di offrire la propria particolare visione di questa importante immagine religiosa, del suo culto e della sua devozione – ha spiegato Ricardo Suarez Acosta, commissario dell'esposizione. – La concezione della mostra risponde a un criterio globalizzante che, soprattutto, ricerca la creazione di un vincolo tra varie forme artistiche: iconografie, gioielleria, etnografia e letteratura. Il tutto allo scopo di ricordare e celebrare gli interventi della Virgen nel salvare la popolazione dell'isola dalle eruzione vulcaniche e da varie calamità».
Il culto per la venerata e amata Virgen Negra de La Palma, tenera ed enigmatica scultura gotica, ospitata nel santuario a lei dedicato che si trova a pochi chilometri dalla capitale Santa Cruz, rappresenta il denominatore comune che unisce tutti gli strati sociali dell'isola. Attraverso gli anni, il suo Real Santuario è diventato il principale centro devozionale palmero. Anzi, la sua piccola immagine è intimamente connessa con la vita di ogni palmero. Più di 40 generazioni l'hanno celebrata sul suo sacro trono. Attorno a questa statuetta ruota tutta la vita di un'isola che secoli fa fu abitata dai “benahoaritas”, popolazione proveniente dalla Mauritania; conosciuta fin dall'antichità dai navigatori fenici; esplorata dai messaggeri del re Juba II; invasa dai normanni e attratta alla fede dai missionari cristiani.
Molte leggende e storie si sono intessute attorno a questa piccola terracotta medioevale del XIV secolo.
Ecco che cosa dice al proposito il professor Jesus Perez Morera: «La maestà iconografica e la concentrazione spirituale che emana dal suo viso, schematicamente idealizzato, riflette l'eterno e il soprannaturale. Si deve a questo volto la potente attrazione che la statua esercita su chiunque la contempli e la devozione suscitata nel corso dei secoli. Davanti ai suoi occhi, che sembrano guardare in ogni dove, come indica Fray Diego Henriquez, la gente rimane ipnotizzata».
Racconta la tradizione che Bentacayse, fratello dei re Tinisuaga e Agagencio, si salvò miracolosamente da un terribile temporale. Non fu così per i suoi fratelli. La notizia della tragedia si sparse per tutta Benahoare (nome aborigeno dell'isola di La Palma) e tutti i principi si misero in lutto. A partire da quel momento, il barranco (burrone) in cui avvenne il fatto tragico fu conosciuto con il nome del fratello più piccolo, Agagencio, amato dagli abitanti di Benahaore per i suoi modi semplici e cordiali.
Venuti a sapere di ciò che era accaduto, le Missioni cristiane che facevano propaganda apostolica sull'isola visitarono il principe rimasto illeso e lo invitarono a recarsi nel luogo in cui i suoi antenati avevano posto l'immagine della Virgen, per la quale sentiva un'intima devozione.
Felix Duarte racconta: «Giunto alle falde del monte, anziché riposare per la fatica di scalare il monte, si inginocchiò davanti alla preziosa Effigie per ringraziare la Vergine del miracoloso salvataggio, volse lo sguardo all'alta e bianchissima cima e pronunciò “Tener Ife”, che nel suo linguaggio significava “monte bianco”. E così da allora Santa Maria de la Palma fu chiamata Virgen de las Nieves».