sabato 22 maggio 2010

IL TAJINASTE IN FIORE, UNO SPETTACOLO TUTTO DA VEDERE


È cominciato in varie zone di La Palma e Tenerife lo spettacolo dei tajinaste in fiore. Queste singolari piante autoctone canarie, infatti, in questo periodo dell'anno offrono allo sguardo dei passanti i loro bellissimi e sorprendenti fiori, unici nel loro genere. Alle pendici del Teide o nelle vallate di La Palma, se ne possono ammirare già migliaia, con i loro fiori dai vari colori, a seconda della qualità delle piante. Ed è uno spettacolo che purtroppo dura solo una decina di giorni.
Nelle praterie de la Caldera de Taburiente, sull'isola di La Palma, è già cominciato. Si possono ammirare infatti i tajinaste in fiore nella salita fino al Roque de Los Muchachos, accanto alla strada LP4. La prima zona popolata dai tajinaste si trova a 500 metri a est del Pico de la Cruz e la seconda scendendo verso la sede del Centro astrofisico in direzione di Garafìa, al limite delle pinete. Le qualità che si possono ammirare sono il tajinaste blu genziana (Echium gentianoides) e quello rosato (Echium Wildpretii ssp Trichosiphon), che sono reperibili soprattutto in montagna. Le piante infatti devono difendersi dall'aggressione degli erbivori, per questo ora crescono più facilmente nelle zone maggiormente inaccessibili.

lunedì 10 maggio 2010

LA MODA LIBERA DI ANDREA CREWS SFILA SULLA PASSERELLA MILLER A LAS PALMAS


Nei giorni scorsi l'Edificio Miller del Parco di Santa Catalina ha accolto i laboratori del collettivo francese Andrea Crews, ai quali hanno partecipato decine di persone allo scopo di creare una collezione di moda davvero unica, a partire da abiti di seconda mano. Il risultato finale si è potuto ammirare, appunto, sulla passerella Miller, all'interno del programma Distrito cultura del Ayuntamiento de Las Palmas de Gran Canaria.
Sotto la direzione di Maroussia Rebecq, dello stilista Pascal Rommé e della designer e coordinatrice Anji Dinh-Van, l'équipe francese ha posto le proprie conoscenze artistiche e di design a disposizione di tutti i partecipanti con un'unica intenzione: rendere possibile la creazione di pezzi unici, originali e insoliti a partire da abiti usati e disfatti. In questo modo mettono in campo concetti riguardanti la stessa moda o il consumo.
Combinando diversi aspetti della creazione contemporanea, Andrea Crews (www.andreacrews.com) ha creato qui a Las Palmas una collezione unica, ispirata ai colori del mare e del cielo. Moda, arte e attivismo sono le tre premesse su cui lavora questa sua compagnia francese integrata di designer, musicisti, videoartisti e performer. Il gruppo ha presentato i propri capi tra performances, happenings e videoclips, valorizzando in modo speciale aspetti come la creatività, la sperimentazione e l'indipendenza. In genere, predilige spazi pubblici, centri d'arte e galleria e ogni volta invita artisti con percorsi diversi la con un'origine comune nel pop e nel mondo ludico e sperimentale.
Andea Crews, che lo scorso febbraio si è cimentato con le proprie creazioni al Centro Pompidou di Parigi, ha presentato lavori molto interessanti anche in altre città spagnole come Bilbao, Valencia e Madrid.
Più che la forma, Crews valorizza l'energia creativa. I suoi laboratori sono piattaforme preparati per creare un connunbio tra arte e moda. Per lui l'abito di moda è un mezzo, una grandissima e inesauribile fonte d'ispirazione.
Tra arte naif e controcultura underground, la sua équipe dirige flash-video, murales a dieci mani, sculture viventi, decorazioni improvvisate e performances davvero incredibili.
(traduzione e foto da canarias7.es)

LA CENERE DEL VULCANO IRLANDESE ARRIVA ALLE CANARIE, MA I VOLI SONO REGOLARI

Sta scendendo decisamente a basse latitudini, e sta arrivando fino ai cieli delle Canarie, la cenere del vulcano islandese Eyjafjalla in eruzione, che giorni fa ha bloccato i voli in partenza dagli aeroporti di diversi Paesi dell'Europa meridionale. Lo prevede sia l'Organizzazione europea per la sicurezza della navigazione aerea (Eurocontrol) sia il Servizio metereologico nazionale del Regno Unido (Met Office). Tuttavia, prevede Jesus Aguera, direttore del gruppo di previsione per le Canarie dell'Agencia Estatal de metereologia (Aemet), per il momento non sarà necessario annullare alcun volo.
La presenza della cenere in alte quote potrebbe perdurare fino a tutto martedì, ma perché questa possa compromettere la sicurezza dei voli dovrebbe raggiungere una concentrazione molto alta, cosa che secondo Aguera non è facile prevedere esattamente. La decisione di arrivare a misure restrittive spetterebbe comunque, eventualmente, all'ente Aeropuertos espanoles y navegacion aerea (Aena) o a Eurocontrol. Ma, sulla base delle decisioni di maggiore flessibilità nelle restrizioni, decisa dai ministri dei trasporti degli Stati europei lo scorso 19 aprile, è comunque improbabile che si arrivi a tanto.
Dalle Canarie, è stato annullato un solo volo tra Tenerife sud e Manchester, ma ciò è dipeso dalla chiusura totale degli spazi aerei irlandesi e da quella parziale degli spazi aerei del Regno Unito.
AGGIORNAMENTO. Le previsioni, poi, sono state in parte corrette. Alcuni aeroporti, come quelli di La Palma e Fuerteventura, in realtà hanno avuto cancellazioni di voli e la situazione è tuttora in evoluzione.

domenica 9 maggio 2010

TERME CANARIE: IDROTERAPIA AL SOLE, COCCOLA SALUTARE PER RICARICARE LE ENERGIE


Basta ritornare un poco indietro nel tempo per ricordare che all'inizio le Canarie rappresentavano la meta di un turismo finalizzato alla salute. Prima che i nordici rendessero famose le spiagge di queste isole, i britannici già ne avevano scoperto i benefici del clima, le loro acque di sorgente e le fonti termali.
Già nella seconda metà del XIX secolo, le Canarie erano una meta di turismo della salute apprezzato. I luoghi più famosi erano la Fuente Santa di La Palma (sepolta sotto la lava del vulcano San Antonio), le terme di Gran Canaria con le sorgenti di Santa Catalina, di Azuaje a Moya e Los Berrazales ad Agaete. Attualmente, l'unica che sopravvive è El Pozo de la Salud, sull'isola di El Hierro.
In tempi recenti, gli effetti benefici delle acque e del clima canario hanno consentito di aprire numerosi centri di talassoterapia e di spa, non solo ad uso dei turisti, ma anche dei residenti. Perciò qui ora è possibile vivere l'esperienza più salutare e abbandonarsi al piacere di ricevere le migliori cure per rilassare mente e corpo in uno scenario unico.
Il clima delle isole, dolce durante tutto l'anno, e il contatto con l'aria pura della montagna o la rinfrescante brezza dell'oceano aiutano a rilassarsi tra una cura e l'altra.
Integrati all'interno di hotel esclusivi o ideati come stabilimenti indipendenti, specializzati in estetica e benessere, alle Canarie si possono trovare centri di riconosciuto prestigio, in cui sperimentare i benefici di pietre vulcaniche, spray marino, impacchi alla frutta o al cioccolato, e dell'insostituibile talassoterapia.
La lista dei trattamenti a disposizione, sia nelle zone turistiche sia nelle grandi città, è davvero molto lunga. Massaggi antistress o dimagranti, idroterapia, sauna o ginnastica passiva, affidati a mani di professionisti qualificati, sono solo alcune delle proposte disponibili per rimettersi a nuovo.

venerdì 7 maggio 2010

GAY PRIDE MASPALOMAS 2010: UN SUCCESSO ANNUNCIATO


Si è svolto per tutta la settimana con grande successo, tra sfilate di moda, esposizioni d'arte, feste ai bordi delle piscine, escursioni in montagna, spettacoli di cabaret e tante altre iniziative. Anche quest'anno il Gay Pride di Maspalomas, che festeggia il suo decimo anniversario, ha richiamato infatti da ogni parte d'Europa e del mondo migliaia di giovani e meno giovani, tutti uniti nel desiderio di ribadire con gioia il loro orgoglio d'essere gay.
La manifestazione è ormai alle ultime battute e stasera, venerdì, vede una spettacolare competizione “Gala drag”, che si svolge sul grande palcoscenico allestito appositamente per accogliere gli spettacoli del Gay Pride nel Yumbo Centrum, tradizionale punto di ritrovo serale e notturno per i gay in vacanza (e non solo) a Gran Canaria.
Domani, sabato, a partire dalle 15,30, si svolgerà invece la consueta Gran Cabalgata, la variopinta sfilata per le arterie principali di Playa del Ingles, cui seguirà, ancora una volta al Yumbo, una Gran sesion de baile. Alle 21, poi, un grande spettacolo internazionale, con artisti e ballerini famosi, che si esibiranno dal vivo.
Domenica alle 18, infine, al Yumbo si terrà la chiusura ufficiale della manifestazione.
Quest'anno gli organizzatori hanno incontrato maggiori difficoltà a causa della crisi economica internazionale. Ma, grazie agli sforzi dei numerosi collaboratori, sono riusciti ugualmente a mettere in piedi una manifestazione ricca di eventi d'ogni tipo. Ma, sottolineano, ogni anno il Gay Pride di Maspalomas non è soltanto una serie di eventi, bensì una splendida occasione di ritrovarsi qui, in amicizia, per migliaia di persone gay e lesbiche provenienti da ogni angolo del mondo. Che possono nel contempo scoprire le straordinarie bellezze di un'isola, ricca di spiagge esotiche, città storiche e natura incontaminata, come Gran Canaria.


IN ARRIVO A LAS PALMAS I PRIMI PUNTI DI RICARICA PER AUTO ELETTRICHE


Prima della fine dell'anno, Gran Canaria potrà disporre dei primi punti di ricarica per veicoli elettrici e, nel giro di tre anni, ne verranno installati altri 300 in tutta l'isola, il cui costo è di circa 1.600 euro ciascuno. È ciò che prevedono il Consiglio e il Municipio di Las Palmas de Gran Canaria, che vogliono fare dell'importante città la pioniera in Spagna per l'incentivazione all'uso delle auto elettriche.
I primi tre punti di ricarica gratuita verranno installati dall'impresa municipale Sagulpa all'interno di parcheggi pubblici, esattamente in quelli della carretera de Mata, del Mercato di Vegueta e dell'edificio Elder del Parco di Santa Catalina. In una seconda fase, ne verranno predisposti altri dodici in zone strategiche della città come centri commerciali, Università, aree industriali e i rimanenti nei parcheggi di Sagulpa. La terza fase prevede l'estensione dei punti di ricarica a tutti i comuni dell'isola, poiché si prevede che, in pochi anni, per soddisfare la richiesta dei grancanari, ne saranno necessari, appunto, circa 300.
Vari fabbricanti, infatti, cominceranno a commercializzare le auto elettriche a fine anno. Ma, in pratica, tutte le marche si stanno preparando per mettere in circolazione questo tipo di veicolo, che potrà contare sulle stesse prestazioni di potenza e comfort delle auto a benzina o gasolio. Las Palmas ha varato questo progetto ambizioso sull'esempio di città europee molto più grandi come Londra, la più avanzata in questa tecnologia, che dispone già di 300 punti di ricarica, e dove si aspetta una vera rivoluzione nel settore automobilistico per la prossima decade. Il governo francese, dal canto suo, ha avviato un piano per installare un milione di posti di ricarica nei prossimi due anni sul suolo dell'Esagono.
Tra i vari vantaggi, i modelli elettrici e ibridi non emettono fumi né producono rumore. Da alcuni calcoli, risulta per esempio che per uno dei modelli che si potranno acquistare a fine anno a Gran Canaria, il furgoncino Renault Kangoo, il consumo elettrico avrà un costo di 1,5 euro ogni 100 km di percorso. E si calcola che il tempo di cui ha bisogno ogni veicolo per ricaricare la propria batteria si aggiri attorno alla mezz'ora.

mercoledì 5 maggio 2010

GRANDE SUCCESSO A GRAN CANARIA PER IL FESTIVAL “IMPAKTUM” DI MUSICA “TECHNO”


Dopo un fortunatissimo debutto nello scorso dicembre, si è tenuta la seconda edizione di “Impaktum Gran Canaria”, una manifestazione di musica “techno”, alla quale hanno assistito più di 6 mila spettatori. All'appuntamento musicale, che era fissato nel Cañon del Aguila (sud dell'isola), in uno scenario spettacolare, erano presenti i migliori dj del mondo. Nel cartellone di questo secondo festival erano inseriti tra gli altri l'italiano Marco Carola, lo statunitense Josh Wink e la spagnola Rebeka Brown.
Marco Carola, uno dei punti di riferimento del “techno” mondiale, è approdato a questo genere musicale all'inizio degli anni '90, quando è stato un autentico pioniere di questa specialità in Italia fino a diventare uno degli artisti più richiesti al mondo.
Rebeka Brown, dal canto suo è già un mito nel campo delle show stars dal vivo, punto di riferimento obbligato nelle migliori feste di Ibiza. Per l'occasione, Rebeka ha portato a Gran Canaria il suo nuovo spettacolo nel quale si esibisce assieme ad alcuni ballerini che si esibiscono in spettacoli televisivi famosi, in una performance offerta dalla marca canaria di underwear e moda bagno XTG Extreme Game.
Accanto a questi re dell'elettronica, si sono esibiti altri dj che ultimamente hanno portato ulteriori novità in questo campo musicale. È il caso del francese Jef K e del “techno” dell'olandese Lauhaus, e inoltre di Paola Poletto, che si è esibita in collaborazione con Amnesia di Milano.
Con solo un'edizione alle spalle, secondo gli organizzatori Impaktum è già da considerare uno degli eventi più importanti nel campo della musica “techno” che si sia celebrato su queste isole.
La sua formula, che unisce esecuzioni musicali di prim'ordine a scenografie basate sulle più recenti tecnologie audiovisive, Impaktum già pensa ad attraversare l'Oceano. Durante quest'anno, potrebbe già svolgersi anche in Italia, Germania e Brasile.
(nella foto promozionale, l'italiano Marco Carola)

SARA' FUERTEVENTURA IL PRIMO PARCO NAZIONALE DELLE ZONE ARIDE E DEL MARE IN EUROPA


Fuerteventura sarà il primo Parco nazionale delle zone aride marittimo-terrestre d'Europa e nella conservazione delle sue risorse interverranno, tra gli altri, ambientalisti e antropologi culturali che studieranno come la qualità di vita della popolazione locale influisce sull'ambiente e viceversa.
Lo ha annunciato il professore di Ecologia della Universidad Compiutense de Madrid, Francisco Diaz Pineda, coordinatore delle undici équipe tecniche all'opera per redigere un progetto che nel 2012 sarà presentato ai municipi e al Consiglio di Fuerteventura, e al quale saranno chiamati a dare il via le autorità regionali prima che venga sottoposto all'Organismo autonomo Parchi nazionali.
Diaz Pineda, che nei giorni scorsi a Fuerteventura ha dissertato sul tema della biodiversità e della difesa del paesaggio in occasione della X Conferenza atlantica dell'ambiente, durante la quale questa Riserva della biosfera ha celebrato il primo anno dalla sua dichiarazione, ha sottolineato che con la creazione del nuovo Parco nazionale si intende cambiare il modello di sviluppo dell'isola. Si tratterà infatti di regolare attività tradizionali come l'agricoltura e l'allevamento e contemporaneamente di dare impulso a un turismo basato sull'arte, la cultura e la natura, e non sulla costruzione di nuovi hotel e campi da golf, perché «ce ne sono già abbastanza e di questi la popolazione locale beneficia molto poco».
L'esperto in ecologia ha aggiunto che il piano regolatore delle risorse naturali di questo pioniere Parco nazionale delle zone aride comprenderà gran parte della penisola di Jandia (nella foto, un scorcio), nel sud dell'isola, e avrà continuità con il nord attraverso il mare.
A suo giudizio, «il suo carattere unico e la singolarità d'essere una rarità nella geografia spagnola» richiamano alla mente il paesaggio “primitivo” che Miguel de Unamuno descrisse nel 1924, durante i suoi mesi di esilio sull'isola, quando definì proprio la penisola di Jandia «una penisola quasi disabitata, nella quale vagano, tra le nude solitudini e le nudità solitarie della misera terra, alcuni pastori».
Tuttavia Diaz Piena ha affermato che «non si può pensare alle zone aride come una maledizione» e che la popolazione locale è sempre stata capace di convivere con la scarsità d'acqua e ha imparato a economizzare questa preziosa risorsa.
Inoltre, la proposta che verrà formulata sottolinea che «Fuerteventura è cosituita da un tessuto, non da un panno inerte, ossia sull'isola sono presenti acqua, energia, animali, ed è tutto questo che occorre preservare, compresi appunto l'agricoltura e l'allevamento. Non va dimenticato infatti che il suo simbolo è la capra e che deve continuare a esserlo. Ciò non impedisce che sia necessario regolare la pressione dell'allevamento per preservare la vegetazione naturale residua».
Una delle finalità del progetto sarà l'educazione ambientale, poiché troppo spesso si dimentica, ha aggiunto Diaz Pineda, che «il problema della conservazione della natura è dell'uomo, non della natura».
L'ecologista ha assicurato infine che questa iniziativa non intende rendere più difficile la vita a nessuno, come pensano i cacciatori dell'isola, ai quali peraltro ha garantito che non dovranno abbandonare la loro attività preferita, anche se certo non potranno continuare a esercitarla «senza alcuna regola, come fino a ora», bensì «entro determinati limiti e in alcuni periodi dell'anno, come in qualunque altra parte del mondo».

domenica 2 maggio 2010

LA TARTARUGA BOBA “AURORA“ HA TRAVERSATO L'ATLANTICO, DALLE CANARIE FINO AI CARAIBI


Aurora è il nome di una tartaruga boba che in cinque mesi ha attraversato l'Atlantico andando dalle Canarie fino ai Caraibi dopo aver percorso 6.172 km, ed è stata questa la prima occasione in cui si è riusciti a seguire la migrazione transoceanica di una tartaruga registrata nell'Aricipelago canario.
Lo hanno reso noto recentemente fonti della fondazione pubblica Osservatorio ambientale di Granadilla, che sta attuando piani di monitoraggio e ha registrato Aurora nel luglio 2009 nel mare dell'isola de La Gomera, quando questo animale fu catturato ed aveva un guscio di 53,5 cm, sul quale è stato collocato un trasmettitore per poterne seguire i movimenti via satellite.
Dopo la sua cattura, Aurora è rimasta per un periodo all'ovest dell'arcipelago canario e, dopo cinque mesi di traversata, è giunta nella parte orientale dei Caraibi, realizzando un percorso transatlantico e coprendo una distanza di 4.766 km in linea d'aria, anche se in realtà ne ha coperti, appunto, ben 6.172.
L'Osservatorio ambientale di Granadilla ricorda che una migrazione transatlantica si è già avuta con tartarughe registrate in Andalusia, Azzorre e Madeira, ma che è la prima volta per le Canarie. Secondo l'Osservatorio, questa nuova migrazione transatlantica pone il problema della necessità di sviluppare politiche di conservazione molto al di là delle frontiere regionali, nazionali e continentali nel momento in cui si pretende di conservare le specie e, come si è dimostrato, certi esemplari oltrepassano le frontiere e addirittura attraversano acque internazionali.
L'Osservatorio afferma che le acque canarie rappresentano una zona di alimentazione e sviluppo dei soggetti giovani di tartaruga nati in diverse zone dell'Atlantico. Sono animali migratori con cicli di vita complessi e i loro piccoli, dopo essere nati sulle spiagge, entrano in mare e si allontanano dalla costa. Durante i primi anni di vita possono percorrere lunghe distanze, a volte trasportati dalle correnti e dai venti, fino a raggiungere dimensioni che permettono loro di controllare i propri spostamenti.
Le tartarughe nate sulla costa atlantica americana possono giungere fino agli arcipelaghi della Macaronesia, di cui fanno parte anche le Canarie. In queste acque si riuniscono parte delle tartarughe nate sulle coste di Stati Uniti, America del Nord, Messico, Brasile e altre nate a Capo Verde. In seguito, e prima di diventare animali adulti, le tartarughe iniziano una migrazione di ritorno, durante la quale si avvicinano alla zona dove sono nate.
Una volta relativamente vicine al luogo di nascita, smettono di crescere di dimensioni e raggiungono la maturità sessuale, che si stima tra i 12 e i 30 anni di età, poi sono pronte per il primo ciclo riproduttivo. Le femmine, in particolare, raggiungono la terra per fare i propri nidi. Dopo la riproduzione, le tartarughe si dirigono verso le zone di alimentazioen degli adulti, luoghi in cui recuperano le energie consumate per la riproduzione e, infine, si preparano per un nuovo ciclo riproduttivo.
In seguito, la loro vita adulta trascorre tra migrazioni dalla zona di annidamento e quella di alimentazione degli adulti.
Secondo l'Osservatorio Ambientale di Granadilla il tragitto percorso da Aurora rivela la sua probabile origine americana, anche se al momento non è possibile conoscere il luogo esatto della sua nascita.
I dettagli della sua avventura in. www.oag-fundacion.org, digitando nello spazio per la ricerca il nome Aurora.
(foto da Laprovincia.es)

TANTE E BELLISSIME LE SPIAGGE DI TENERIFE


Il litorale di Tenerife può contare su un interessante assortimento di spiagge per il divertimento dI isolani e turisti, che non esitano a tuffarsI nelle sue acque trasparenti durante tutto l'anno. Ne ricordiamo solo alcune.
Sulla Costa Adeje, le spiagge di Torviscas e Fañabé formano un esteso litorale di spiaggia dorata e acque tranquille. Troya e La Pinta sono altre bellissime spiagge della zona.
Los Cristianos, nel municipio di Arona, è ormai famosa, perché già a partire dagli anni '60 fu scoperta di primi turisti giunti nel sud di Tenerife alla ricerca di sole e divertimento. Altre spiagge nelle vicinanze sono quelle di Las Vistas e di El Camison, una delle tante che si trovano tra i nuclei turistici di Los Cristianos e Costa Adeje.
Sulla costa della località Granadilla de Abona, accanto alla piccola località turistica di El Medano, si trova la spiaggia che porta lo stesso nome. A fianco, c'è La Tejita, una estesa spiaggia di sabbia fine e dorata.
Playa Jardin è opera del genio creatore di César Manrique, che sfruttò la esuberante natura dell'isola per disegnare questo bellissimo enclave costiero a Puerto de la Cruz.
La spiaggia di La Arena, del municipio di Puerto Santiago, si distingue per la sua eccellente situazione. Oltre ai suoi 120 metri circa di larghezza e alla sua esotica sabbia vulcanica, offre anche ogni tipo di servizio per il turista.
Infine, la spiaggia più famosa della capitale tinerfeña è Las Teresitas, ideale per trascorrere una serena giornata da soli o in compagnia, grazie ai frangionda che la protegge dalle correnti.

sabato 1 maggio 2010

SPORT D'AVVENTURA E NATURA, VERE CHICCHE PER CHI VISITA LE CANARIE


Gli sport d'avventura sono un'altra delle attrattive delle "Isole fortunate” per i vostri fine settimana. Praticare parapendio, paracadutismo, deltaplano, scalate, ciclismo di montagna, immersioni subacquee, surf e windsurf, tragitti in moto o quad, voli su aerei da turismo o elicottero fino all'aerostato, rappresentano una vera chicca per migliaia di turisti che giungono fino a queste calde terre. Ma sono anche servizi per tutti coloro che vivono qui.
Gli amanti dei motori, poi, possono contare su alcuni piste da karting presenti sulle isole, dove possono praticare questo sport in modo sicuro.
La Palma è la migliore destinazione per il parapendio in Europa durante l'inverno. In rapporto alla sua superficie, è la terra più montagnosa del mondo, ciò che ne fa uno scenario di decolli memorabili. Inoltre la stabilità atmosferica della costa sud ha consentito di installare lì i due campi da volo più famosi del luogo.
Per la sua bellezza, La Palma è una meta unica per la pratica di sport d'avventura. A Fuencaliente, infatti, si praticano tour guidati di sentierismo, discese in piroga, ciclismo di montagna, scalate o campeggio.
Cambiando isola, solo a Tenerife si trovano oltre 60 strutture sportivo di vario tipo. Nel campo dello sport d'avventura, alcune organizzazioni si incaricano di rendere possibili emozionanti ascensioni i discese attraverso i cammini e sentieri che circondano il Teide, per apprezzare paesaggi agresti, boschi frondosi e burroni che sfociano sulle spiagge. Inoltre, si possono realizzare anche attività come tour tematici, scalate, bicicletta di montagna, discese di burroni, tour con pernottamento e osservazione degli uccelli. Infine, in particolare nel nord dell'isola, si praticano gli sport più rischiosi, come parapendio e deltaplano.
Furteventura la ventosa, poi, è celebre per la pratica di surf e windsurf, sport acquatici amati dai più giovani, e qui si svolgono spesso competizioni internazionali di fama mondiale.
Gran Canaria, infine, è una delle isole in cui si pratica un maggior numero di sport. Del resto sono famose a livello internazionale le sue scuole di scalata che consentono al visitatore la possibilità di godere della natura aspra e dell'emozionante orografia dell'isola. E non c'è niente di meglio del ciclismo per godere della bellezza dell'isola e di un pic nic all'aria aperta.
Altre attività che garantiscono il divertiment dei turisti d'ogni età che visitano le Canarie sono i parchi tematici. Senza andare troppo lontano, gli spazi che ospitano animali sia marini sia terrestri sono i preferiti da grandi e piccoli. I parchi acquatici con i loro divertenti scivoli e le loro zone di ricreazione fanno la delizia dei visitanti stranieri e locali.
Infine, l'approfonmdimento delle origini e della cultura degli abitanti dell'isola sono il tema esclusivo di altri centri di divertimento, così come quelli che si occupano della vegetazione autoctona.

AL VIA ANIMAYO 2010, FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA D'ANIMAZIONE


Più di 200 film partecipano al V Festival internazionale del Cinema d'animazione, effetti speciali e videogiochi, Animayo 2010, che si svolge dal 3 al 9 maggio a Las Palmas de Gran Canaria. Oltre alla proiezione dei cortometraggi, prevede cinque master class e la partecipazione di otto artisti invitati. Nonostante la situazione di crisi economica internazionale e le difficoltà per riuscire a trovare l'appoggio economico necessario per dare il via alla manifestazione, quest'anno infatti il Festival è molto ricco, tanto che i film vengono proiettati in ben due sale: quella Audiovisiva e il Teatro del Cicca, a Las Palmas.
Animayo 2010 rende un omaggio speciale a Claudio Biern Boyd, presidente di Brb International e creatore di mitiche serie come David lo Gnomo, D'artacan, o Il ritorno al mondo di Willy Fog, che presenterà il ciclo Quei meravigliosi anni, primo ciclo di animazione africano.
Tra le altre novità, anche l'omaggio ai 90 anni del grande maestro Ray Harryhausen attraverso le master class tenute dallo sceneggiatore di Stop Motion, Arian Encinas, il meglio del premiato Adam Elliot, Viva Animation, e un programma esclusivo presentato dall'artista e direttrice del Viva, Ana de Alvear.
Animayo 2010 conta anche sulla presenza dei migliori artisti indipendenti come Signe Bauname, che presenta un suo nuovo ciclo, e il programma New York Indipendent Animation, la sezione ufficiale di autori e scuole internazionali, e inoltre i lavori e le migliori realizzazioni di artisti come Alberto Rodriguez, canario nominato agli Oscar studenteschi, o Carlo Mirada, direttore di animazione de La Casa Animada.
(nella foto da Canarias 7 un momento della conferenza stampa di presentazione che si è tenuta a Las Palmas de Gran Canaria)

SEMPRE PIU' STRANIERI IN SPAGNA E ALLE CANARIE IN PARTICOLARE

Secondo gli ultimi dati statistici, i residenti in Spagna al 1° di gennaio 2010 erano 46.951.532 milioni, con un aumento dello 0,4 per cento rispetto al 2009, corrispondente a 205.725 persone in più. Di questi, 41.242.592 erano di nazionalità spagnola e 5.708.940 stranieri (12,2 per cento degli iscritti).
In particolare, nell'arcipelago delle isole Canarie, i residenti erano 2.114.928, ossia 10.936 in più rispetto all'anno precedente (che equivale a uno 0,5 per cento di aumento, un decimo in più rispetto alla media nazionale). Di questi, 305.661 erano stranieri (14,5 per cento del totale degli abitanti). In un anno, dunque, nelle Canarie la cifra di stranieri residenti è cresciuta di 4.457 persone, ossia dell'1,5 per cento (quattro decimi più della media nazionale).