martedì 15 settembre 2009

TORNA IN AUGE IL GUARAPO, PRODIGIOSO MIELE DEGLI ABORIGENI


Se ne nutrivano già gli aborigeni delle Canarie prima della conquista spagnola e per secoli è rimasto uno degli alimenti della cucina tradizionale canaria. Ora però il guarapo, deto anche miele di palma, è stato riscoperto e rivalutato, e il suo utilizzo potrebbe espandersi presto anche molto al di là dell'arcipelago, in particolar modo nei Paesi arabi.
Tutto merito di una felice intuizione, unita a un pizzico di fortuna, avuta da Edoardo Franquiz, un abitante dell'isola di La Gomera che un anno fa circa lavorava nella finca di un principe degli Emirati arabi a Marbella, e gli fece assaggiare il celebre guarapo che lui stesso produceva in quantità artigianali per uso familiare. Questo alimento ha trovato subito il massimo gradimento nell'ambito della famiglia e tra gli amici del principe, che ne hanno ordinato quantità sempre crescenti alla piccola azienda, fondata appositamente in fretta e furia a La Gomera da Franquiz e da un socio (www.mieldepalma.com). Da allora, la produzione di guarapo è in costante aumento e fa di questa impresa artigianale di La Gomera un piccolo miracolo in piena recessione economica.
Il guarapo sta avendo molto successo nei Paesi arabi anche perché quelle popolazioni ricorrono frequentemente al miele per addolcire i propri piatti (per esempio per accompagnare l'agnello al forno) o in pasticceria.
Ora Eduardo Franquiz e il suo socio in affari intendono affidare a una ditta spagnola il compito di distribuire il loro prodotto in tutta la penisola e in Europa.
«I giovani cuochi sanno imparando a utilizzarlo nella loro cucina creativa – affermano. – E così il guarapo potrà uscire finalmente dal ristretto ambito della cucina tradizionale canaria».
Le prime cronache dopo la conquista delle Canarie da parte degli spagnoli riferiscono come gli aborigeni estraevano e usavano la linfa della palma come risorsa alimentare e medicinale. A Gran Canaria il suo utilizzo è tuttora diffuso nelle zone interne, da Tejeda a San Roque, da Tirajana a Tafira. Ma ora è La Gomera a rilanciare il suo uso.
Il guarapo viene estratto goccia dopo goccia durate la notte grazie a incisioni praticate nella sommità della palma. La linfa viene incanalata in piccoli tubi e portata nei contenitori posti a terra, e infine raccolta.
Una piccola notazione di tipo nutritivo. Il miele di palma, oltre a essere un prodotto naturale e biologico al 100 per cento, è un ottimo ricostituente. È l'ideale per sportivi grazie al suo alto contenuto in magnesio e potassio. Da un'analisi realizzata da Alberto Castilla e Pedro Abreu per confrontare le qualità di miele di palma e quello di api, è risultata una netta superiorità del primo quanto al contenuto di calcio, sodio, zinco, fosforo, ferro, rame e potassio.
«Ora stiamo studiando più a fondo il suo potenziale nell'ambito della medicina popolare canaria e quale può essere il suo utilizzo in medicina sportiva – afferma Eduardo Franquiz. – Ma è sicuro che, oltre a essere un alimento squisito, è anche un ottimo mezzo per applicare in modo dolce e biologico l'oligoterapia, in quanto fornisce un notevole apporto di sostanze energetiche e minerali».

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