sabato 8 agosto 2015

RICORDATE LEONOR, “MADRE CORAGGIO”? HA AVUTO UNA CASA NUOVA, E PER LEI E SUO FIGLIO DISABILE ORA LA VITA SARA PIÙ FACILE



Non dovrà più scendere e salire i quaranta scalini con suo figlio aggrappato al collo o chiamare la Croce Rossa per uscire in strada. A Leonor Pérez, la “madre coraggio” di cui anche noi ci siamo occupati negli scorsi mesi denunciando la sua drammatica situazione che durava da anni, adesso basta una chiave per portare fuori casa suo figlio Lolo, colpito da paralisi cerebrale e distrofia muscolare, poiché da qualche giorno il Gobierno de Canarias ha realizzato il suo sogno e le ha consegnato un nuovo appartamento nel barrio di Casablanca III a Las Palmas de Gran Canaria. Leonor sognava di non dipendere da nessuno per portare fuori casa Lolo e farlo uscire dall'isolamento dal mondo in cui è stato costretto a vivere per tanti anni, e ora potrà farlo senza più aiuti.
«È una cosa giusta, nessuno le sta regalando niente» ha detto la viceconsigliera delle Politiche Sociali a Leonor, mentre inseriva la chiave nella serratura e varcava la soglia della sua nuova casa, comprensibilmente emozionata fino alle lacrime.
Leonor si è aggirata a lungo incredula per i 70 metri della sua nuova casa al pianterreno di un dignitoso palazzo popolare. Le sembrava di sognare.
Aveva potuto visitare l'appartamento un mese e mezzo fa, e subito le era piaciuto tanto. Avrebbe voluto trasferirvisi immediatamente, ma la burocrazia doveva ancora fare un po' di strada.
Sbrigate le pratiche in base alle quali il Gobierno de Canarias ha affidato a Leonor l'appartamento con un contratto particolare, subito sono scattati i lavori murari di adeguamento alle necessità dei nuovi inquilini, soprattutto nella stanza da bagno.
«Ringrazio tutti di cuore» ripete Leonor dentro la sua nuova casa. «Ora sono davvero felice».
Del trasloco dei sui mobili si è occupato l'Ayuntamiento di Las Palmas de Gran Canaria, il cui consigliere della Coesione Sociale, Jacinto Ortega, ha fatto osservare che evidentemente in passato non c'è stata la volontà di risolvere il problema di Leonor Pérez. «Non è normale che solo adesso sia stato risolto in un mese e mezzo, dopo anni di attesa» ha detto.
In ogni caso tutto è bene ciò che finisce bene, e ora Leonor non pensa più al passato, ma solo al presente e al futuro, che per lei e suo figlio Lolo saranno sicuramente un po' più lievi.

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