venerdì 18 novembre 2016

“AMY LIVES”: I MUSICISTI CHE HANNO SUONATO CON LA GRANDE WINEHOUSE LA RICORDANO ESEGUENDO LE CANZONI CHE L'HANNO RESA FAMOSA



Sopra, alcuni esponenti del gruppo Amy Lives,
protagonista di due concerti a Gran Canaria e Tenerife, all'arrivo
all'hotel Santa Catalina di Las Palmas.
In alto,  la cantante e compositrice inglese Amy Winehouse,
deceduta cinque anni fa.

La maggior parte dei musicisti che hanno accompagnato nei suoi concerti la sfortunata Amy Winehouse, deceduta cinque anni fa, sono in questi giorni a Las Palmas de Gran Canaria e Tenerife e terranno due concerti assieme ad altri musicisti con i quali formano la band Amy Lives. Il loro fine è continuare a suonare e far evolvere la musica di Amy, alla quale ovviamente non pretendono di sostituirsi. Il batterista Nathan Allen, il chitarrista Robin Banerjee, il tastierista Xantoné Blacq, la vocalista italiana Manuela Panizzo e colui che fu il direttore musicale della compositrice e cantante inglese, Dale Davis, assieme a Frank Walden, Henry Collins e Alex Bonfanti, cercheranno di trasmettere al pubblico canario l'energia e la forza che Amy diffondeva attorno a sé con le sue canzoni.
Durante la conferenza stampa di presentazione dei due concerti che il complesso Amy Lives tiene in questi giorni nel teatro Pérez Galdós a Las Palmas de Gran Canaria e nella piazza del Cristo de San Cristóbal a La Laguna (Tenerife), Allen ha ricordato come Amy Winehouse sia stata la prima grande artista con cui ha suonato dopo l'Università e ha sottolineato come abbia seguito la sua evoluzione artistica dagli esordi fino al suo trionfo in tutto il mondo. Ha raccontato di aver conosciuto Amy quando lei aveva appena 17 anni e ha sottolineato come pochi artisti a quell'età hanno il coraggio o la sfrontatezza di affrontare un grande pubblico sulla scena, come li ha avuti lei.
Per Banerjee, che fu il suo chitarrista tra il 2006 e il 2008, lavorare con la grande e indimenticabile artista è stata una esperienza “commovente”. Il musicista ha rivelato come Amy Winehouse fosse una persona affettuosa e materna, che si occupava molto di chi le stava attorno.
Il suo direttore musicale e grande amico, Dale Davis, ha detto che, a distanza di cinque anni dalla sua scomparsa, ogni giorno pensa a Amy, che ha definito come una persona fantastica e molto gentile.
Xantoné Blancq lamenta il fatto che non si sia mai parlato abbastanza di come Amy fosse disponibile verso le persone del suo entourage né del coraggio e della forza che aveva in sé. E ha aggiunto che, sebbene molti si domandino ancora adesso come mai Amy abbia avuto tanto successo, a partire dalla pubblicazione della sua seconda fatica discografica Black to Black risalente a una decina d'anni fa, Amy non poteva non diventare così popolare, vista la forza che trasmetteva alle proprie canzoni e con la quale raccontava anche i lati oscuri della propria vita.
Infine, la vocalista italiana Manuela Panizzo (nella foto in basso con il tastierista Xantoné Blacq) ha rivelato di condividere con Amy la passione per il jazz e il soul, e ha aggiunto di non voler assolutamente sostituirsi a lei, ma di volerne far rivivere la grandezza interpretando al meglio possibile le indimenticabili canzoni che l'hanno resa famosa.




Nessun commento:

Posta un commento