domenica 6 agosto 2017

ALLE CANARIE NON CI SONO I PRESUPPOSTI PER GLI EPISODI DI “TURISMOFOBIA” VERIFICATISI IN CATALOGNA E BALEARI


L'ondata di turismofobia che sta invadendo Catalogna, Baleari e Paesi Baschi non si sta propagando dalla Penisola iberica alle Canarie. Lo ha assicurato la portavoce dell'Ejecutivo canario, Rosa Dávila,  nel corso di una conferenza stampa, durante la quale ha riferito di una riunione del Consejo de Gobierno per valutare gli episodi di intolleranza di quelle popolazioni locali di fronte all'“invasione” di turisti. Isaac Castellano, il nuovo responsabile di Turismo, Cultura y Deportes, ha trasmesso un messaggio di tranquillità, dal momento che nelle isole non si è verificato alcun episodio simile. L'Ejecutivo chiede però alla popolazione canaria di proteggere con decisione l'attività turistica, che contribuisce notevolmente alla crescita economica e lavorativa locale. La portavoce dell'esecutivo ha sottolineato una realtà che comunque qui è nota a tutti, e cioè che il turismo è una delle principali fonti economiche ed entrate dell'economia canaria, e che di questa attività vivono migliaia di famiglie.
Negli ultimi anni è uno dei settori che sta crescendo più decisamente, soprattutto nel primo semestre di quest'anno con dati molto positivi, e che contribuisce al fatto che l'economia  canaria «cresca in modo importante e al di sopra della media spagnola», ha sottolineato Rosa Dávila.
Ciononostante, i touroperator affermano che è importante rimanere all'erta, anche se in realtà, come ricorda Tom Smulders, vicepresidente della Federacion de Empresarios de Hostelería y Turismo (FEHT), nelle isole lo spazio specifico per il turismo è molto limitato. E inoltre che, proprio per questo motivo, anche i contatti con la popolazione sono ridotti, in quanto i turisti frequentano spiagge, visitano le città e i paesi, ma poi tornano nei propri alloggi, in genere abbastanza lontani dalla popolazione locale.
«Qui non abbiamo un tipo di turismo come quello della Catalogna o delle Baleari, improntato a feste sfrenate e uso smodato di alcol» aggiunge Santiago de Armas, presidente della Comisión de Turismo de la Cámara de Comercio de Gran Canaria. «E questo è un elemento in grado certamente di arginare l'ondata di intolleranza. Ma ciò non esclude che l'ostilità possa nascere, per questo è opportuno tenere la situazione sempre sotto controllo».
Si è poi osservato come nelle isole non si verificherà mai lo stato di saturazione registrato per esempio a Barcellona, cosa che ha fatto sì che la popolazione abbia temuto a un certo punto di perdere in qualità della vita e si è resa protagonista dei noti episodi intolleranza, che sono comunque da condannare. Un elemento di insoddisfazione di cui tenere conto è, però, la tendenza a dare sempre più frequentemente in affitto ai turisti gli appartamenti più vicini alle spiagge,
costringendo gli abitanti a cercare alloggi nelle zone più alte e meno comode delle città e dei paesi, come sta avvenendo per esempio nella zona della bellissima spiaggia di sabbia rosa di Las Canteras, a Las Palma de Gran canaria.

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