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martedì 24 luglio 2018

RISCO CAÍDO (GRAN CANARIA) PRESTO, FORSE, NEL PATRIMONIO MONDIALE UNESCO


Gli studi archeologici hanno dimostrato con certezza, attraverso i test con il carbonio 14, che i sedimenti alle pareti della grotta C 6 del sito denominato Risco Caído, sull'isola di Gran Canaria, risalgono al XIII-XIV° secolo. La grotta si trova all'interno di un insediamento ubicato in una zona paesaggistica spettacolare, con una varietà biologica autoctona, ricca di vestigia paleontologiche e grande importanza astronomica, simbolica e cerimoniale, inserita nel contesto archeologico dell'isola. In concreto, la grotta «costituisce un marcatore di solstizio ed equinozio estremamente complesso e singole nel suo concetto e nella sua costruzione», come afferma nel suo sito internet il Cabildo de Gran Canaria.
La grotta era abbandonata quando fu riscoperta nel 1996 dall'archeologo e direttore scientifico del “Progetto Risco Caído”, Julio Cuenca, che cominciò i lavori di ricerca in un fossato utilizzato fino ad allora per conservare la paglia. «Ci rendemmo conto che non si trattava di una grotta comune, perché appariva come scavata e dotata di una cupola perfetta, di un lucernario perforato che non fungeva evidentemente da punto di areazione perché, in base alla sua orientazione non perpendicolare, ma obliqua, si è poi rivelata capace di far filtrare i raggi del sole durante il solstizio e l'equinozio, e inoltre quelli della luna piena», spiega José de León, archeologo e professore di Storia all'Università di La Palmas de Gran Canaria (ULPGC).
Non solo le grotte del sito, ma anche tutto il paesaggio attorno, con la serie di antichissimi santuari già conosciuti in precedenza, hanno rafforzato l'idea che si trattasse già dall'origine di spazi sacri, come lo sono anche le montagne tutte attorno, consacrate dagli antichi canari. E che le grotte e i santuari dell'antichità siano diventati in epoca più recente un osservatorio astronomico molto importante, e che da questi, e fino ai tempi recenti, sia sopravvissuta tutta una serie di elementi culturali che derivano dall'antica popolazione aborigena canaria.
Per questo motivo il Cabildo de Gran Canaria ha proposto ufficialmente che Risco Caído sia inserito nel Patrimonio Mondiale dell'Unesco.

lunedì 20 febbraio 2012

IN UNA GROTTA DE LA GOMERA UN INGEGNOSO SISTEMA PER L'OSSERVAZIONE DEL MOTO SOLARE DA PARTE DEGLI ANTICHI ABORIGENI


Da uno studio che ha raccolto prove sull'uso di particolari marcatori rinvenuti del sito archeologico di Las Toscas del Guirre, a La Gomera, emerge che gli antichi aborigeni dell'isola erano soliti effettuare osservazioni astronomiche relative al moto del Sole e in particolare del solstizio d'inverno. La scoperta si inserisce nel quadro delle ricerche avviate dal Museo Archeologico de La Gomera in collaborazione con José Barrios, professore della Facoltà di Matematica dell'Università de La Laguna (Tenerife), e con il Gruppo Astronomico Isla de La Gomera. Questo giacimento archeologico comprende tra l'altro una grotta con la più grande iscrizione rupestre libico-bereber scoperta (un alfabeto usato dalle popolazioni berbere e diffuso in Africa e settentrionale e Canarie, apparso tra il 250 a.C. e l'epoca imperiale romana) che sia mai stato ritrovato in queste isole. Una parete all'interno della grotta presenta un piccolo foro scavato nella roccia, attraverso il quale si può osservare una striscia dell'orizzonte montagnoso verso il ponente dell'isola, proprio in direzione del punto dove viene a trovarsi il Sole durante il solstizio d'inverno. D'altra parte, sempre durante il giorno più corto dell'anno, al tramonto la sua luce solare entra dal piccolo foro proiettando un punto di luce che percorre il pavimento della grotta e sale per la parete opposta fino alla destra della superficie dove è incisa l'iscrizione rupestre. Appena prima del tramonto, infine, l'ultimo raggio del Sole si riflette perfettamente in una piccola nicchia ovale scavata nella roccia proprio per questo scopo. Si tratta di una condizione che si verifica solamente nei giorni del solstizio d'inverno. Una volta determinato il punto esatto del tramonto solstiziale, è stato possibile verificare che coincide con l'eremo de Las Nieves, nei cui paraggi si conservano varie are sacrificali degli antichi “gomeros’.

(nella foto in alto da canarias7.es, un ricercatore all'interno della grotta del sito archeologico di Las Toscas del Guirre, a la Gomera, dove è stata fatta la scoperta)