giovedì 30 giugno 2016

ADRIÁN SANTANA, CAMPIONE DI NUOTO NONOSTANTE IL SUO AUTISMO


Adrián Santana è un ragazzo di 21 anni originario di Arinaga (una località di Gran Canaria) affetto da autismo. Ma il suo disturbo non gli ha impedito di diventare un nuotatore dalle insperate possibilità. Si allena regolarmente con Guana Mendoza, un tecnico che appena saggiate le sue qualità sportive ha subito creduto in lui.
«Fin da piccolo è affascinato dall'acqua che lo rilassa mentalmente» dice Juani Hernández, sua madre. Restava fisso per ore sulla spiaggia di Arinaga e finché la sua pelle non si aggrinzava tutta, dalla testa ai piedi, non usciva mai dall'acqua».
Cinque anni fa è entrato nel suo primo club, il Salinas, con il quale ha cominciato a gareggiare.
Fin dal principio ha dimostrato di avere notevoli potenzialità. L'anno scorso ha cambiato quadra e ha iniziato a far parte del Club di Nuoto Tensalu. Ma subito dopo ha cominciato ad allenarsi contemporaneamente anche con il Metropole, per cui attualmente appartiene ai due club.
Recentemente Adrián ha gareggiato in Dos Hermanas (Sevilla) nel Campionato di Nuoto per Disabili Intellettivi dove si è particolarmente distinto.
«Ha vinto nove medaglie, sette d'oro e due d'argento» dice orgogliosa sua madre. «Inoltre ha stabilito cinque record a staffetta con altri atleti della sua squadra, e uno personale in 200 metri dorso».
Il suo prossimo obiettivo è il Campionato internazionale che si terrà a luglio in Italia e nel quale rappresenterà il Tensalu.
Adrián si allena due ore al giorno dal lunedì al venerdì, e qualche volta anche il sabato, nella piscina di San Fernando nel Sud dell'isola, vicino a Maspalomas.
«È sempre molto impegnato, e ogni giorno dobbiamo andare in macchina dal Nord al Sud dell'isola perché si possa allenare regolarmente, ma questo è ciò che più gli piace e va bene così» dice Juani, contenta anche perché spesso il suo ragazzo si allena con nuotatori normodotati, e questo gli giova molto.
Il giovane nuotatore è stato anche Campione delle Canarie nella categoria S14, la massima per disabili intellettivi, e secondo a livello nazionale.
«Il suo allenatore è molto contento di lui perché dice che ha molte possibilità di migliorare ancora e che con lui è molto facile lavorare perché non si lamenta mai» dice ancora Juani.
Ed è proprio questo è il miglior modo per tentare di realizzare il suo sogno: quello di partecipare ai Giochi olimpici del Giappone. Il cammino sarà lungo, ma Adrián ha dimostrato più del dovuto di voler superare ogni ostacolo e con il suo talento, unito all'impegno e allo sforzo che mette ogni giorno, di raggiungere tutto ciò che si prefigge. Un bell'esempio per tutti i ragazzi disabili che hanno bisogno anche di modelli positivi cui ispirarsi per vincere il proprio handicap.



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