sabato 30 maggio 2009

FESTA DEL VINO MALVASIA A LA PALMA. 56 PRODUTTORI IN SIMPOSIO


Si sta svolgendo per la prima volta nelle Canarie, ed esattamente a Fuencaliente (sull'isola di La Palma), il Simposio del vino Malvasia, giunto alla terza edizione e patrocinato dalla locale Organizzazione della Vigna e del vino. L'inaugurazione è avvenuta nei giorni scorsi alla presenza di produttori ed enologi di vari Paesi specializzati in questa varietà d'uva. In particolare, sono presenti 34 produttori canari di Malvasia e 22 provenienti da Brasile, Portogallo (isola di Madera), Italia, Croazia e Spagna peninsulare (Catalogna e Baleari). Ed esperti in arrivo da Brasile, Cile, Italia, Francia, Germania, Inghilterra e Slovenia. 
In totale, partecipano al concorso per la designazione del miglior Malvasia 54 produttori di vino spumante, dolce, semidolce e secco. 
Durante la cerimonia d'apertura la presidente del Consiglio comunale, Guadalupe Gonzales Tano, ha dichiarato che questo evento “rappresenta un'opportunità rilevante affinché gli esperti di Malvasia locali prendano coscienza di quanto questo vino sia importate per l'isola come elemento culturale”. 
Apprezzato dagli antichi greci, infatti, il Malvasia è giunto fino a noi grazie a pochi produttori che coltivano ancora con estrema fatica il vitigno originale e producono un vino che si può ottenere solo grazie a un grande lavoro e a una cura particolare.
Si tratta dunque di un appuntamento importante per i viticoltori di La Palma e canari in generale, oltre che di una promozione molto interessante per l'isola ospite. Alle Canarie è riconosciuto ormai un ruolo da protagoniste nella storia della coltivazione di quest'uva leggendaria. In particolare a La Palma, ci sono molte ottime coltivazioni di Malvasia sul Roque de los Muchachos, la montagna (un vulcano spento) che domina l'isola e che tra l'altro accoglie alcuni tra gli osservatori astronomici più importanti al mondo grazie all'ottima qualità del cielo notturno. Qui, a 2400 metri di altezza sul livello del mare, si coltivano molte vigne di Malvasia che producono un'uva di grande qualità. Infatti la maturazione dei grappoli avviene più lentamente, ma la carenza di ossigeno fa sì che gli aromi si mantengano perfettamente. Dunque si può facilmente ammirare la distesa di vigne cariche di grappoli con sullo sfondo la forma insolita di un avveniristico osservatorio astronomico, un singolare connubio tra antichità e modernità che emoziona. 
Le Canarie rappresentano la regione spagnola, e forse la zona europea, con la maggiore estensione di terreno dedicata alla coltivazione del malvasia aromatico. Qui in realtà esistono due tipi di quest'uva: l'aromatica, appunto, e la vulcanica, esclusiva delle Canarie e che si coltiva prevalentemente a Lanzarote. Dopo un lungo procedimento burocratico, i viticoltori canari hanno ottenuto dal Ministero dell'agricoltura l'inserimento della vite per il malvasia vulcanico nel Registro delle varietà vitivinicole di Spagna. La loro prossima mossa sarà il riconoscimento per questa varietà d'uva da parte dell'Organizzazione internazionale della vigna e del vino.
Purtroppo, però, per questo vino antico gli esperti non preconizzano un futuro molto facile. Del resto ancor oggi, a torto, il vero Malvasia è un prodotto di nicchia, per intenditori, una “stella dell'enologia” poco conosciuta dal grande pubblico. Ma i produttori canari cercano in tutti i modi di dimostrare che il suo destino non è segnato e che, anzi, questa “stella” brillerà ancora a lungo. Sembra che possibili mercati interessanti per il Malvasia possano essere l'Inghilterra e il Giappone. 
In appendice alla manifestazione, apprendiamo che la grande medaglia d'oro è stata attribuita a un Malvasia del 1983 della cantina Justino's di Madera. Tre delle quattro medaglie d'oro sono toccate ad altrettanti vini prodotti a La Palma: un Malvasia del 2005 della cantina Tamanca, una riserva del 2005 di e una del 2000, entrambi della cantina Teneguia.
La denominazione di origine dei vini di La Palma è stata accolta con molto favore ed è stata riconosciuta così l'ottima qualità dei suoi vini Malvasia, che possono ormai considerarsi tra i migliori al mondo.     

Nessun commento:

Posta un commento