giovedì 11 marzo 2010

MENO TASSE AEROPORTUALI, PIU' TURISTI IN ARRIVO

Nei giorni scorsi, in occasione della Fiera internazionale del turismo di Berlino, il presidente del Governo delle Canarie, Paulino Rivero, ha annunciato che il Governo spagnolo prorogherà la riduzione delle tasse aeree nell'arcipelago fino al termine della prossima stagione estiva, quindi molto oltre la data limite prevista che era stata precedentemente fissata al 30 marzo.
Ciò vuol dire che anche per i prossimi mesi le compagnie aeree che devono pagare per operare negli aeroporti canari dovranno versare meno tasse e potranno così mantenere più competitive e appetibili le tariffe.
Rivero ha spiegato che ciò è il frutto di una una riunione riservata, tenuta in precedenza, con il ministro spagnolo dello Sviluppo, José Blanco, che si è detto d'accordo e si è impegnato a prolungare tale periodo per continuare a sostenere l'economia dell'arcipelago, in crisi a causa della congiuntura economica internazionale.
Inoltre ha reso noto che nei mesi di gennaio e febbraio gli aeroporti canari hanno registrato un aumento del traffico di passeggeri e che le aspettative riguardo agli arrivi di turisti per la prossima estate dovrebbero confermarsi una "magnifica notizia", in quanto sono previste superiori del 17 per cento rispetto al periodo estivo dello scorso anno.
In concreto, il turismo del regno Unito è previsto in crescita del 39 per cento, quello tedesco del 12 per cento e quello spagnolo peninsulare del 9 per cento rispetto al 2009.
«Questo significa che per la prima volta in due anni disponiamo di buone notizie» ha sottolineato Rivero. «Ed è ciò di cui abbiamo bisogno per cominciare a generare fiducia, necessaria nel settore turistico e nell'economia in generale. Perché se le cose cominciano ad andare bene nel settore trainante della nostra economia, e cioè il turismo, cominceranno ad andare bene anche nel resto dei settori, qui nelle Canarie».
Le ragioni di questo miglioramento stanno certo in una tendenza positiva della situazione economica mondiale ed europea ma, ha sottolineato Rivero, anche nel lavoro di promozione turistica tenace, ben coordinato, compiuto da tutte le autorità locali canarie in collaborazione con il Governo delle Canarie, nonostante i diversi punti di vista.


domenica 7 marzo 2010

EL HIERRO, UNA VERTIGINE DI BELLEZZA TRA MARE E RUPI



La natura è stata estremamente generosa con El Hierro. Dicono gli studiosi che l'antica isola dell'arcipelago delle Canarie era molto più grande e alta di quanto lo sia ora. Circa 500 mila anni fa, però, una parte di questa formazione geologica primigenia si staccò dal resto e scivolò nell'oceano. Cicatrice visibile di questo impressionante cataclisma è il semicerchio quasi perfetto che corona la facciata nord di El Hierro. È una cicatrice di quasi 25 km di diametro, con alture che superano di poco i 1500 m nella località Alto de Malpaso, massima elevazione dell'isola. Dalle creste di questo impressionante avvallamento si può godere di una vista incredibile tutto attorno, sull'oceano e, quando il tempo lo permette, sulla vicina isola di La Palma. E una curatissima rete di luoghi panoramici consente magnifiche passeggiate a piedi, da un'estremità all'altra, come anche di osservare inequivocabilmente i segni di questo colossale slittamento dell'isola.
Iniziamo la nostra passeggiata nel mirador (ossia belvedere) de la Peña (nella foto piccola). È preferibile arrivare qui nelle prime ore del giorno, quando il sole comincia a salire all'orizzonte. Sotto, i versanti verticali della Riserva naturale speciale di Tibataje. Il mirador, situato a pochi metri dall'eremo di La Pena, è un incantevole costruzione, opera del celebre architetto Cesar Manrique di Lanzarote, che ospita uno dei ristoranti più spettacolari delle Canarie. Qui è possibile assaporare un buon caffè assistendo allo spettacolo del sole che illumina la Valle con Los Roques de Salmor alla sinistra e tutto l'arco di El Golfo di fronte. Per cominciare non è niente male, però suggeriamo di proseguire un poco più in là e di affacciarsi alla splendida vista da un altro balcone privilegiato.
Seconda stazione: il mirador di Jinama. Da qui partiva uno dei cammini che collegavano i piani di Nisdafe con le zone basse del Valle: una rete di comunicazione vitale per l'isola in quell'epoca non molto lontana in cui, all'arrivo dell'inverno, le famiglie abbandonavano la zona per spingersi fino al mare con il loro bestiame. Ma sono ancora molti a scendere per questi stessi cammini per una bella mattinata di sentierismo.
Consigliamo di vedere tutto questo dall'alto e di fare alcuni metri di camminata per vedere direttamente le conseguenze di quell'immane e catastrofico crollo di mezzo milione di anni fa, anche se i versanti, oggi, sono ricoperti di vegetazione. Se la giornata è chiara, dall'alto del mirador si possono vedere le vicine isole di La Palma, La Gomera e Tenerife. E se riesci ad arrivare qui quando non ci sono turisti chiassosi e sai ascoltare, puoi udire il ruggito dell'oceano, là sotto. Stiamo già press'a poco al centro dell'arco. Continuiamo.
Dopo aver lasciato alle nostre spalle la zona di Llania, il paesaggio cambia di poco. Imbocchiamo la strada HI 45 fino alla Cruz de los Reyes. La pineta diventa protagonista assoluta del paesaggio e la strada avanza attraverso il culmine della spina dorsale che attraversa El Hierro da est a ovest.
La Cruz de los Reyes è un luogo mitico per tutti gli abitanti di El Hierro. È uno segli epicentri delle loro feste patronali, però noi ci avviciniamo un'altra volta alla rupe. La parete verticale avanza attraverso i due fianchi chiudendosi fino al mare a mano a mano che si avvicina all'estremità dell'isola. Lo stesso paesaggio anche se visto da un altro punto di vista. Ma non per questo smette di sorprenderci. Verso levante, i mirador di La Peña e Jinama appaiono ormai piccoli, molto piccoli.
Questa monumentale cicatrice si può anche osservare da alture più modeste senza che la spettacolarità del paesaggio perda un briciolo del suo fascino.
Una delle caratteristiche più curiose delle piccole isole rurali dell'isola sono i suoi graziosi campanili. La chiesa de La Candelaria a La Frontera ha la sua torretta in cima a una collina di sabbie vulcaniche di un intenso coloro rossastro. Dall'alto si vede ancora il sorprendente panorama, pur se da punti di vista più vicini. Anche così vale comunque la pena di salire la lunga scalinata per affacciarsi una volta ancora al Valle.
(Traduzione e foto del mirador de La Peña da laprovincia.es)

LA TELEFERICA PER IL ROQUE NUBLO POTREBBE SALVARE TEJEDA?



Gli abitanti di Tejeda, un paesino di montagna situato praticamente al centro di Gran Canaria, quasi ai piedi del Roque Nublo, hanno già raccolto più di un migliaio di firme. Infatti a loro il progetto di cui ha parlato il suo ideatore, l'ingegner Rafael Cabrera, è piaciuto molto: Cabrera ha prospettato infatti la possibilità di creare una teleferica tra Tejeda e la base del celebre spuntone di roccia, che si erge a oltre 2 mila metri di altezza ed è diventato uno dei simboli più noti al mondo dell'isola di Gran Canaria oltre che uno dei suoi luoghi più visitati da turisti e grancanari.
Gli abitanti di Tejeda, infatti, sono convinti che la teleferica potrebbe essere il mezzo ideale non solo per giungere senza fatica ad ammirare il Roque Nublo, da cui si domina un panorama mozzafiato sull'isola, ma soprattutto per attirare turisti e mettere fine a tanti anni di isolamento e di esodo rurale, fattori che in pratica hanno decretato la rovina economica del grazioso villaggio montano.
Ma la realizzazione del progetto non si prospetta facile. Il consigliere all'Ambiente del Consiglio di Gran Canaria, Juan Salvador Leon, infatti non solo ha parlato del possibile, rilevante impatto ambientale che la teleferica comporterebbe, ma ha anche messo in dubbio che la sua realizzazione possa segnare una ripresa economica per la zona.
Tuttavia gli abitanti di Tejeda e l'ingegner Cabrera non si perdono d'animo e, nel tentativo di convincere le autorità a esaminare il progetto, si sono detti disposti a discutere le obiezioni perché considerano che siano superabili. Chiedono solo al Consiglio e al Governo delle Canarie che studino e tengano in considerazione la proposta di costruire la teleferica perché è in gioco la sopravvivenza del loro paese.

I PIATTI A BASE DI PESCE DI PUERTO DE LAS NIEVES, APPUNTAMENTO GASTRONOMICO OBBLIGATO


In prima fila sulla spiaggia e con sullo sfondo il singolare profilo di ciò che resta del celebre Dito di Dio (una grande roccia proprio sul mare, che aveva la forma di grande dito rivolto al cielo, n.d.r.), con gli anni il celebre pesce di Puerto de las Nieves ad Agaete, nord ovest di Gran Canaria, è diventato un appuntamento gastronomico obbligato per il turismo locale del week end. Ciascuno dei ristoranti del porto e della spiaggia, e sono molti, cucinano pesce fresco, brodi di pesce e paellas che possono vantare tutta la grande fama che meritano. I gofitos (piatti a base di semi e farina abbrustoliti uniti a varie verdure, tipici delle Canarie, n.d.r.) caldi e i calamari si aggiungono in tavola, tra formaggi e patate del territorio. Il pranzetto si degusta meglio con la brezza, la vista all'orizzonte e con sullo sfondo la spiaggia di Guayedra e l'andirivieni del traghetto che ha fatto di Agaete il punto d'incontro tra Gran Canaria e Tenerife.
Per la digestione, non c'è niente di meglio di una camminata di pochi minuti fino alle piscine marine naturali situate alla fine della passeggiata a mare, accanto al porto, con la possibilità di farsi un bagno in un contesto ambientale ineguagliabile. Tuttavia, se si arriva per tempo, è sempre meglio per prima cosa farsi un bel bagno e, poi, sedersi a tavola. Il caffè lo riserviamo per il centro storico di Agaete e per il pomeriggio, perché no?, una sosta alla vicina Gàldar per una visita al Museo e Parco archeologico de la Cueva pintada (la Grotta dipinta).
(traduzione e foto da laprovincia.es)

sabato 6 marzo 2010

LE TARTARUGHE RINGRAZIANO: A TENERIFE LE SALVANO COSI'


Nei giorni scorsi, un gruppo di 120 alunni della scuola elementare Martin Luther King ha assistito alla liberazione di una tartaruga “boba” (caretta-caretta) sulla spiaggia di El Puertito, nel Comune di Guimar sull'isola di Tenerife. L'evento fa parte di un programma di liberazione di tartarughe marine riabilitate come strumento di educazione ambientale, ed è realizzato dalla Fondazione Neotropico in collaborazione con il Centro di recupero della Fauna silvestre di La Tahonilla. Obiettivo del programma è salvare il maggior numero di specie che abitano nelle acque delle isole Canarie.
La maggior parte delle tartarughe recuperate sono vittime di investimenti da parte di imbarcazioni, di amputazioni, intossicazione da ingestione di petrolio e perfino di reti da pesca. Una volta recuperate, le tartarughe vengono condotte al centro La Tahonilla, situato nel Nord dell'isola, dove sono sottoposte alle prime cure. La successiva fase di recupero è realizzata dalla Fondazione Neotropico, che si occupa della loro liberazione.

A LAS PALMAS IL DIVE TRAVEL SHOW, EXPO DI FOTO SUBACQUEE


Durante questo primo week end di Marzo, nell'ambito del Dive Travel Show di Madrid, il Municipio di Las Palmas de Gran Canaria promuove il Fotosub de Las Canteras, concorso di fotografia subacquea che consente di evidenziare i vantaggi che offre la celebre spiaggia grancanaria per ospitare questo tipo di eventi. Il Dive TRavel Show è un expo di viaggi d'immersione e turismo sostenibile organizzato dalla rivista Buceadores (ossia Subacquei). Si svolge attorno a due obiettivi fondamentali, il progetto turistico e la cura per la ricca biodiversità custodita dagli oceani.
In un comunicato, il consigliere al Turismo, Ricardo Gonzalez, ha spiegato come il turismo nautico sia una sfida della politica turistica da consolidare a Las Palmas de Gran Canaria.
In tal senso, ha messo in luce come la spiaggia di Las Canteras, oltre a poter vantare la bandiera blu detiene anche il Certificato di garanzia europeo che accredita che ogni tipo di lavoro, attività ed evento che qui si effettua mantiene un rispetto assoluto per l'ambiente.
Inoltre ha ricordato la singolarità de Las Canteras come spiaggia urbana dotata di eccellenze turistiche e naturali. Dal punto di vista della gara fotografica, poi, il mare antistante la spiaggia consente di creare vari spazi di competizione e di proteggere nel contempo i neofiti, ma offre anche la possibilità ai professionisti di scendere a maggiori profondità.
Un'altra importante esposizione di foto subacquee, il Fotosub Playa Viva Experience 2010, si svolgerà sempre a La Palmas de Gran Canaria nell'ottobre prossimo. Vi potranno partecipare non solo tutte le categorie di fotosub professionisti e open, ma anche autori di fotografia mediante snorkel con maschera e camera integrata.

martedì 9 febbraio 2010

A TENERIFE SARANNO AL BANDO LE BORSE DI PLASTICA


Sarà molto probabilmente Tegueste (nella foto, una bellissima panoramica di Flickr) il primo comune di Tenerife, se non dell'arcipelago canario, completamente libero da borse di plastica. Questo almeno è l'ambizioso progetto dell'Asevite, Associazione degli impresari di Tegueste, i quali hanno proposto che tutti i negozi di questa località offrano ai propri clienti solo borse riutilizzabili e al 100 per cento biodegradabili, come quelle ottenute utilizzando fecola di patata.
La Camera di commercio si è interessata al progetto e e si è detta disponibile a collaborare in questa importante sfida per l'economia sostenibile durante la recente riunione che il suo presidente, Ignacio Gonzalez, ha tenuto con i rappresentanti dell'Asevite. Da parte sua, il presidente dell'Associazione, José Azogue, ha annunciato di aver già distribuito nei vari negozi del comune 5 mila borse riutilizzabili con la scritta “Io Ri-Uso”.
Secondo Azogue, si tratta di dare continuità a una linea di lavoro con la quale Asevite intende fare di Tegueste un comune ecologico e sostenibile, impegnato nel riciclo, all'interno di un progetto più ambizioso, con lo scopo di farlo diventare un importante polo d'attrazione per il turismo rurale e naturalistico.