Ciò vuol dire che anche per i prossimi mesi le compagnie aeree che devono pagare per operare negli aeroporti canari dovranno versare meno tasse e potranno così mantenere più competitive e appetibili le tariffe.
Rivero ha spiegato che ciò è il frutto di una una riunione riservata, tenuta in precedenza, con il ministro spagnolo dello Sviluppo, José Blanco, che si è detto d'accordo e si è impegnato a prolungare tale periodo per continuare a sostenere l'economia dell'arcipelago, in crisi a causa della congiuntura economica internazionale.
Inoltre ha reso noto che nei mesi di gennaio e febbraio gli aeroporti canari hanno registrato un aumento del traffico di passeggeri e che le aspettative riguardo agli arrivi di turisti per la prossima estate dovrebbero confermarsi una "magnifica notizia", in quanto sono previste superiori del 17 per cento rispetto al periodo estivo dello scorso anno.
In concreto, il turismo del regno Unito è previsto in crescita del 39 per cento, quello tedesco del 12 per cento e quello spagnolo peninsulare del 9 per cento rispetto al 2009.
«Questo significa che per la prima volta in due anni disponiamo di buone notizie» ha sottolineato Rivero. «Ed è ciò di cui abbiamo bisogno per cominciare a generare fiducia, necessaria nel settore turistico e nell'economia in generale. Perché se le cose cominciano ad andare bene nel settore trainante della nostra economia, e cioè il turismo, cominceranno ad andare bene anche nel resto dei settori, qui nelle Canarie».
Le ragioni di questo miglioramento stanno certo in una tendenza positiva della situazione economica mondiale ed europea ma, ha sottolineato Rivero, anche nel lavoro di promozione turistica tenace, ben coordinato, compiuto da tutte le autorità locali canarie in collaborazione con il Governo delle Canarie, nonostante i diversi punti di vista.
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