mercoledì 4 maggio 2011

ALLE CANARIE PROTEZIONE TOTALE CONTRO POSSIBILI RITORSIONI DEL TERRORISMO ISLAMICO DOPO L'UCCISIONE DI BIN LADEN


Alle Canarie le minacce che potrebbero arrivare dalla parte più estremista dell'islam in seguito all'uccisione di Osama Bin Laden si percepiscono come qualcosa di lontano. Ma anche se abituati a effettuare un controllo giornaliero dei gruppi islamisti, adesso i militari in forza a Fuerzas y Cuerpos de Seguridad del Estado intensificano le misure di allerta e protezione che sono scattate a livello mondiale, soprattutto a causa del rischio che corrono queste isole, punto d'Europa più vicino al continente africano, uno dei punti focali del terrorismo islamico. Bisogna ricordare infatti che solo una settimana fa un terrorista suicida ha posto una bomba in un locale situato nel centro di Marrakech, a meno di trecento chilometri dalle Canarie, causano quindici vittime tra i turisti stranieri.
«I controlli nei porti e negli aeroporti sono aumentati, anche se in realtà attualmente non ci sono collegamenti di passeggeri via mare con l'Africa – spiega un responsabile dei servizi di informazione di Fuerzas y Cuerpos de Seguridad del Estado. – E negli aeroporti tutte le connessioni con i Paesi sospettati di esportare terrorismo islamico sono tenute sotto attenta vigilanza».
Non solo: dopo l'uccisione di Bin Laden, tanto la Policia Nacional come la Guardia Civil si sono attivate per cercare di raccogliere informazioni dettagliate su “come respira” il mondo islamico locale dopo l'impatto di questa sensazionale notizia . I due punti di controllo più importanti sono la località di Vecindario (Gran Canaria) e l'isola di Lanzarote, dove la comunità islamica è molto nutrita.
Tuttavia le fonti di Fuerzas y Cuerpos de Seguridad del Estado assicurano che non c'è motivo di preoccupazione derivante dalla presenza degli islamici locali, persone normalmente religiose e frequentatrici delle moschee, che non hanno nulla da nascondere. Maggiori sospetti si potrebbero addensare su coloro che invece si riuniscono a pregare in centri clandestini o garage, i quali a volte, in realtà, si rivelano essere centri di propaganda dell'estremismo islamico. In ogni caso, assicura la fonte militare, nell'arcipelago il controllo è totale e capillare.
(nell'immagine scattata da satellite l'aeroporto di Fuerteventura)

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