domenica 11 dicembre 2011

RAGAZZI DI LAS PALMAS A SCUOLA DI SCULTURA CON LA SABBIA DAGLI ARTISTI CHE HANNO CREATO IL PRESEPE SULLA SPIAGGIA



Immersi nella sabbia fino alle ginocchia e ai gomiti, nei giorni scorsi gli allievi della scuola García Escámez di Las Palmas de Gran Canaria hanno liberato la loro fantasia dopo aver appreso le tecniche per modellare la sabbia durante la loro visita al Presepe scolpito sulla spiaggia, all'altezza della piazza Saulo Torón. L'attività faceva parte dei laboratori organizzati dal Comune per fare interessare i giovani a quella che ormai è diventata un'attrativa turistica per la città e per tutta l'isola.
Le mille tonnellate di sabbia utilizzate per la costruzione del Presepe, alla quale hanno partecipato otto scultori giunti a Las Palmas da diverse parti del mondo, hanno impressionato e un po' spaventato gli allievi che hanno assistito alla costruzione della rappresentazione biblica, quest'anno giunta alla sesta edizione.
Da oggi e fino al prossimo 22 dicembre, saranno circa 6 mila gli scolari che visiteranno il Presepe di sabbia (rimarrà modellato sulla spiaggia fino al prossimo 7 gennaio), per ammirare il quale non è previsto alcun biglietto d'ingresso a pagamento, ma sono comunque gradite donazioni. E il ricavato verrà donato interamente alla Caritas locale.
Aday Rodríguez, membro della ditta Soportes, promotrice del Presepe, ha spiegato che scopo del laboratorio è che non solo i ragazzi imparino l'arte di modellare la sabbia dal vivo, ma che diventino a loro volta promotori dell'iniziativa e, soprattutto, che questa lasci in loro il seme di un possibile futuro da artisti.
«Alcuni giovani hanno cominciato come collaboratori alcuni anni fa e sono diventati, poi, figure di primo piano in quest'arte» spiega.
Il Presepe di sabbia sulla spiaggia di Las Canteras è una delle tante composizioni artistiche che in questi giorni si possono ammirare sull'isola di Gran Canaria, dove nonostate il trascorrere degli anni si è mantenuta un'ottima tradizione al riguardo.
Una tradizione, spiega il giornalista Antonio Cruz Domínguez, che entrò in crisi solo negli Anni '50, quando furono in voga altre icone natalizie negli ornamenti delle vie e degli edifici pubblici, ma ciononostante la celebrazione iconografica della Natività si è saputa mantenere alle Canarie fino al giorno d'oggi. Domínguez ha ricordato che le luminarie che in queste notti risplendono nelle strade della capitale non devono oscurare il vero significato del Natale e le difficoltà di tante famiglie meno fortunate.

(nelle foto da laprovincia.es due momenti della lezione di scultura con la sabbia per gli scolari di Las Palmas sulla spiaggia di Las Canteras)

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