domenica 4 dicembre 2011

LA MONTAGNA NON CONOSCE BARRIERE: ALLA PROSSIMA TRANSGRANCANARIA DI MARZO ANCHE DISABILI



Si profila un'importante novità per Transgrancanaria, il meeting sportivo che si terrà i prossimi 2 e 3 marzo 2012, in particolare nell'ambito della The North Face Transgrancanaria, pioniera nelle Canarie per le imprese in montagna. La gara avrà una nuova sezione, la Transcapacidad, aperta alle persone portatrici di una qualsiasi forma di handicap: motoria, sensoriale o intellettiva. Come a sottolineare che, quando si ha volontà, si superano anche gli ostacoli che appaiono insormontabili.
Alla montagna, si sa, non importa la velocità ma il ritmo dei passi. E a muoverli è la capacità di raggiungere un sogno. Ne sa qualcosa José Manule Estévez, un non vedente che si propone di partecipare alla prossima edizione di Transgrancanaria nel percorso di 123 km, gara regina della manifestazione, che può contare anche su altre tre modalità: 96, 42 e 24 km. José Manuel, madrileño, parteciperà con due guide che lo accompagneranno durante il tragitto. I tre saranno collegati tra loro da una barra metallica di circa 3 metri. E sarà prima volta per José Manuel a una gara ufficiale.
Per il 2012 la Transcapacidad spera di poter contare su un'ampia partecipazione di persone disabili provenienti sia dall'arcipelgo sia dalla penisola spagnola, e perché no? anche dall'estero. Il germe di questa iniziativa è da cercare nell'ultima edizione della Transgrancanaria. José Luis Hernández, un giovane colpito da paralisi cerebrale, ha potuto completare il percorso di 24 km su una sedia adattata grazie all'aiuto di Reynaldo Ramos, César Díaz e Irina Gruñeiro, un'équipe di irrequieti imprenditori. Anche due giovani autistici, Mario Guadalupe e Adrián Peña, sono riusciti nell'impresa grazie al loro istruttore, Borja González, uomo entusiasta e instancabile, capace di coinvolgere chiunque in un suo sogno.
Il successo di entrambe queste imprese ha convinto gli organizzatori di Transgrancanaria, Fernando González e David Déniz, a creare una sezione apposita, fedeli al loro impegno a che la “famiglia Trans” continui a crescere, aperta a ogni possibilità. La montagna sta aspettando, perché a lei non importa la forza dei corridori, ma il valore delle loro impronte.

(nella foto, il madrileño José Manuel, non vedente, durate una sua impresa sportiva assistito da due guide)

Nessun commento:

Posta un commento