lunedì 15 aprile 2013

CHE SPETTACOLO IL PARACADUTISMO IN CADUTA LIBERA DALL'AEREO, SULLE DUNE DI MASPALOMAS!

Né paura, né vertigini, né nausea. Lanciarsi in caduta libera da un piccolo aereo, dall'altezza di 3900 metri, non provoca nessuna di queste sensazioni, ma piuttosto qualcosa di indescrivibile che solo coloro che osano farlo possono riferire. La scarica di adrenalina che si sperimenta durante i primi secondi, nel momento in cui ci si trova improvvisamente proiettati nel vuoto è così intensa che lo stomaco sembra rigirarsi sottosopra mentre milioni di farfalle volteggiano al suo interno. L'emozione comincia già nell'indossare l'imbragatura e sentire il peso dell'attacco in metallo che unisce l'allievo al suo istruttore durante il primo salto in tandem. Senza nemmeno avere il tempo di rendersi conto di dove ci si trova, poi, il corpo finalmente si stabilizza e arriva il momento in cui è possibile approfittare della straordinaria vista che offrono le Dune di Maspalomas mentre si cade verso il suolo alla velocità di 200 km all'ora.
Ma l'euforia non è solo dei principianti. Paco Romero pratica questo sport da trentasei anni eppure, dopo tanto tempo, riconosce che lo avrebbe già lasciato se non provasse ogni volta questa straordinaria scarica di adrenalina.
Romero è il presidente di Skydive Gran Canaria, uno dei due club di paracadutismo sportivo che esistono alle Canarie e che fu fondato nel 1999. Giunto all'età di 65 anni, ha realizzato circa 21 mila lanci in caduta libera, cifra record tra i paracadutisti non solo canari, ma anche spagnoli.
Ogni allievo in cerca di forti emozioni si affida a lui, personaggio circondato da un'aura di supereroe, per vivere questa esperienza in tutta sicurezza. L'avventura inizia sulla pista dell'aeroclub  di Gran Canaria, situato nel sud dell'isola, e si conclude a pochi chilometri da lì, tra le dune di Maspalomas. Questa è l'unica zona in tutto l'arcipelago in cui si può praticare paracadutismo sportivo in assoluta sicurezza.
A mano a mano che il piccolo aereo si alza in volo e che il paesaggio assomiglia sempre più a una mappa urbana, l'allievo si rassegna all'idea di poter toccare di nuovo terra solo… lanciandosi dall'apertura fissa dell'aereo. In circa 20 minuti il pilota giunge alla massima altezza e lo annuncia agli occupanti dell'aereo. A questo punto Romero controlla tutte le attrezzature e anche il dispositivo che lega l'allievo a sé.
«Come istruttore devo controllare accuratamente che tutto sia a posto e occuparmi della sicurezza dell'allievo e mia» dice. « E quando vedo qualcuno particolarmente preoccupato cerco di tranquillizzarlo dicendogli che noi istruttori di tandem siamo molto egoisti perché… vogliamo continuare a vivere!».
Tre indicazioni sono sufficienti per  prepararsi al lancio: incrociare le braccia sul petto, piegare le gambe all'indietro, tenere la testa reclinata. E via!
Il lancio è un momento molto emozionante, così come la sensazione di precipitare nel vuoto, l'uno legato all'altro, con un sorriso un po' forzato sulle labbra che è molto difficile da mantenere a causa dell'aria che sbatte con forza contro il viso. Spesso al di sotto si vede un grande strato di nuvole, con qualche breccia attraverso la quale si intravedono le dune, la meta dell'impresa. A circa 1500 metri dal suolo segnalati dal suo altimetro, con un gesto deciso della mano Romero finalmente aziona il paracadute. I due paracadutisti hanno l'impressione di essere improvvisamente sospinti verso l'alto,  mentre le farfalle ricominciano a volteggiare nello stomaco. E a questo punto, grazie alla professionalità e abilità che derivano dai tanti anni di esperienza, l'istruttore dà il via a spettacolari acrobazie. Il paracadute, allora, da strumento salvavita diventa qualcosa che procura divertimento e piacere.
A poco a poco, a questo punto del lancio le dune riprendono il loro abituale aspetto. E pochi istanti dopo, l'atterraggio è dolce e preciso. Toccare terra sulla sabbia è rassicurante e anche deludente nello stesso tempo. Superato il primo momento di paura durante la caduta libera, infatti, ogni volta si vorrebbe prolungare quella indescrivibile emozione molto più a lungo e nel toccare il suolo il lancio sembra essere stato sempre troppo breve.
«La caduta libera e il paracadutismo provocano dipendenza» scherza Romero. «Si tratta di uno sport per tutte le età. La persona più giovane con la quale mi sono lanciato era una bambina russa di sette anni, e quella più anziana ne aveva 96. In una settimana, se la metereologia è favorevole, si può imparare a lanciarsi tranquillamente da soli. Già al secondo lancio l'allievo può lanciarsi solo, seppure collegato a un istruttore a entrambi i lati e al quarto del tutto solo, anche se ancora accompagnato».
Nella sua lunga carriera di istruttore, Paco Romero ha formato più di 1.500 paracadutisti.
Nel link sotto, una dimostrazione del volo con il paracadute proprio sulle dune di Maspalomas:
http://multimedia.laprovincia.es/videos/gran-canaria/20130411/paracaidismo-sobre-las-dunas-maspalomas-209642.shtml#

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