Afú si dice ancora adesso meravigliato che le foto scattate durante il Carnevale a Las Palmas de Gran Canaria abbiano sortito questo effetto, e dopo aver cercato di spiegare ai suoi compatrioti che quella di molti uomini di indossare anche abiti femminili per questa particolare occasione qui è una diffusa abitudine, chiede comunque scusa al governo nazionale panamense, al presidente della Repubblica, Ricardo Martinelli, al vicepresidente e Cancelliere, Juan Carlos Varela, e al corpo diplomatico di Panama. E ha riconosciuto di essere l'unico responsabile di quanto è accaduto e che per questo ha deciso di rinunciare all'incarico.
Afú ha dichiarato di aver presentato le proprie dimissioni lunedì scorso per «stare bene con se stesso e con il popolo panamense», ma che spera ancora che questo comprenda come il Carnevale è «una festa di lunga tradizione alle Canarie e i travestimenti fanno parte della cultura dei suoi abitanti».
Durante queste feste, che nella capitale grancanaria si prolungano per quattro settimane partecipa tutta la società locale, compresi bambini e anziani, ha spiegato ancora il console, il quale ha aggiunto anche che il travestimento da donna lo hanno deciso i suoi amici canari, secondo le abitudini della tradizione locale, perché non aevava molto tempo per organizzarne un altro e comunque non immaginava che avrebbe potuto causare tutto quel polverone.
Ha cercato di spiegare anche che travertirsi nel sesso opposto è «il più comune e oltretutto un'antica tradizione in questa regione durante il Carnevale», per cui ha chiesto che non si condanni una simile manifestazione popolare e di «guardare oltre, e soprattutto informarsi» quando si tratta di muovere qualunque critica.
In patria, la sua famiglia lo appoggia pienamente, ma è comunque triste e sorpresa per le reazioni che si sono avute.
Afú, in precedenza rappresentante di commercio di rilievo per il suo Paese a Madrid, era da quasi un anno come console a Las Palma de Gran Canaria e ora si sente pienamente integrato qui, dove del resto ha ricevuto innumerevoli attestati di solidarietà e appoggio. Soprattutto tra gli imprenditori, che non capiscono perché abbia lasciato il proprio incarico, come del resto i suoi colleghi del corpo consolare.
(nelle foto, Giovanni ĺtalo Afú, console di Panama per le isole Canarie dimissionario, in abiti femminili con un'amica durante il Carnevale di Las Palmas de Gran Canaria e nel suo ex studio, presso il Consolato di Panama)
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