sabato 2 aprile 2011

TANTA ALLEGRIA PER TUTTI AL CARNEVALE DI GRAN CANARIA. TRANNE CHE PER IL CONSOLE DI PANAMA…

Quello del Carnevale di Gran Canaria 2011 (prima a Las Palmas, al Nord dell'isola, poi a Maspalomas, nel Sud) è stato un bilancio molto positivo. Tanto pubblico, molto più che in occasione delle scorse edizioni, tanta fantasia nei travestimenti (qui sono moltissimi gli adulti che si divertono cambiando in modo più o meno grottesco le proprie sembianze, come potrete vedere in un post successivo, resoconto di questa spensierata sfrenatezza): tanta allegria insomma. Tranne che per Giovanni ĺtalo Afú, console di Panama per le isole Canarie, che suo malgrado si è visto coinvolto in un affaire che lo ha spinto a presentare le proprie dimissioni al governo panamense. Tutto per colpa della messa in rete su Facebook di sue foto che lo ritraevano con indosso indumenti femminili, scattate appunto in occasione del Carnevale. Un gesto innocente e senza malizia, che però non è passato inosservato nel suo Paese d'origine (dal nome, comunque, si deduce ovviamente che Giovanni ĺtalo sia discendente di un nostro compatriota) e ha sollevato un polverone di critiche e proteste. Evidentemente, e lo dico con tutto il rispetto possibile, a Panama vigono ancora abitudini un po' troppo puritane.
Afú si dice ancora adesso meravigliato che le foto scattate durante il Carnevale a Las Palmas de Gran Canaria abbiano sortito questo effetto, e dopo aver cercato di spiegare ai suoi compatrioti che quella di molti uomini di indossare anche abiti femminili per questa particolare occasione qui è una diffusa abitudine, chiede comunque scusa al governo nazionale panamense, al presidente della Repubblica, Ricardo Martinelli, al vicepresidente e Cancelliere, Juan Carlos Varela, e al corpo diplomatico di Panama. E ha riconosciuto di essere l'unico responsabile di quanto è accaduto e che per questo ha deciso di rinunciare all'incarico.
Afú ha dichiarato di aver presentato le proprie dimissioni lunedì scorso per «stare bene con se stesso e con il popolo panamense», ma che spera ancora che questo comprenda come il Carnevale è «una festa di lunga tradizione alle Canarie e i travestimenti fanno parte della cultura dei suoi abitanti».
Durante queste feste, che nella capitale grancanaria si prolungano per quattro settimane partecipa tutta la società locale, compresi bambini e anziani, ha spiegato ancora il console, il quale ha aggiunto anche che il travestimento da donna lo hanno deciso i suoi amici canari, secondo le abitudini della tradizione locale, perché non aevava molto tempo per organizzarne un altro e comunque non immaginava che avrebbe potuto causare tutto quel polverone.
Ha cercato di spiegare anche che travertirsi nel sesso opposto è «il più comune e oltretutto un'antica tradizione in questa regione durante il Carnevale», per cui ha chiesto che non si condanni una simile manifestazione popolare e di «guardare oltre, e soprattutto informarsi» quando si tratta di muovere qualunque critica.
In patria, la sua famiglia lo appoggia pienamente, ma è comunque triste e sorpresa per le reazioni che si sono avute.
Afú, in precedenza rappresentante di commercio di rilievo per il suo Paese a Madrid, era da quasi un anno come console a Las Palma de Gran Canaria e ora si sente pienamente integrato qui, dove del resto ha ricevuto innumerevoli attestati di solidarietà e appoggio. Soprattutto tra gli imprenditori, che non capiscono perché abbia lasciato il proprio incarico, come del resto i suoi colleghi del corpo consolare.
(nelle foto, Giovanni ĺtalo Afú, console di Panama per le isole Canarie dimissionario, in abiti femminili con un'amica durante il Carnevale di Las Palmas de Gran Canaria e nel suo ex studio, presso il Consolato di Panama)

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