domenica 6 marzo 2011

UNA NUOVA CURA PER I BIMBI PREMATURI DI UN OSPEDALE DI TENERIFE: LA MUSICA DI MOZART


L'Unità di cure intensive neonatali dell'Hospital Universitario Nuestra Señora de Candelaria di Santa Cruz de Tenerife ha dato il via a sessioni di musicoterapia per i bebé prematuri che si trovano ospedalizzati nel centro. Anche se l'applicazione della terapia musicale non è una novità nei centri ospedalieri spagnoli, gli ultimi studi scientifici hanno evidenziato che in particolar modo la musica di Mozart è positiva in molti settori terapeutici, compreso quello neonatale, poiché non solo è in grado di rilassare i bebé e di ridurre il loro stress in ambiente ospedaliero, ma anche di attenuare il dolore e migliorare la respirazione e il ritmo cardiaco. Infine, è utile ai piccoli pazienti perché li stimola ad alimentarsi e, dunque, a guadagnare peso.
Per la dottoressa Paloma González, coordinatrice in questo progetto, «si tratta di un'esperienza positiva che favorisce lo sviluppo dei neonati in un ambiente rilassato e sicuro, adatto a loro come lo è il ventre materno».
Presso l'Unità dell'ospedale, si è messo a punto un protocollo completo per offrire musicoterapia ai bebé ospedalizzati. I piccoli candidati a ricevere questa terapia alternativa devono rispondere ad alcuni requisiti medici, come non superare 1.500 g di peso e/o la 32a settimana, triovarsi nell'incubatrice, essere stabili dal punto di vista emodinamico, predisposti a una buona tolleranza alimentare e non soffrire complicazioni in relazione alla nascita prematura. Inoltre, per essere applicata, questa terapia richiede il consenso informato preventivo dei genitori.
Poi, una volta al giorno le infermiere dell'Unità ospedaliera introducono nelle incubatrici piccoli altoparlanti, posti a 30 cm dal padiglione auricolare del neonato. Le apparecchiature emettono il suono a un volume che non supera i 65 decibel, riproducendo una selezione musicale di pezzi di Mozart. Ogni incubatrice dispone di una fonte musicale indipendente, collegata al proprio sistema informatico con il quale i sanitari controllano anche i segni vitali dei neonati. Durante le ore della terapia, poi, si eliminano i segnali acustici così da ridurre ogni stimolo esterno dell'ambiente attorno, in modo tale da non interferire con la sessione di musicoterapia.
(nella foto da canarias7.es un momento della terapia)

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