domenica 23 gennaio 2011

NON SARÀ MAI DIMENTICATO DARÍO JAÉN RIVERO, ARTEFICE DEL TURISMO GAY A MASPALOMAS


Maspalomas, Gran Canaria e in particolare le persone del mondo LGBT di tutto il mondo gli devono molto, e adesso che Darío Jaén Rivero (nella foto accanto, da laprovincia.es) se n'è andato per sempre in seguito a un'emorragia cerebrale a soli 52 anni, tutti lo rimpiangono e ne sentono enormemente la mancanza. Darío era stato infatti tra i principali promotori di tante manifestazioni importanti di Maspalomas, come il Gay Pride (di cui era considerato il “padre onorario”), o il Carnevale, e inoltre si era speso molto per la difesa dei diritti delle persone gay, per la prevenzione dell'Aids, per la conoscenza delle terribili conseguenze che l'infezione da Hiv provoca e il diritto alle terapie gratuite per le persone colpite.
Non solo, era il principale promotore del turismo gay nel Sud di Gran Canaria e per questo, accanto agli apprezzamenti e ai riconoscimenti, aveva ricevuto anche molte critiche e addirittura invettive dagli omofobi locali, che in alcune occasioni hanno cercato di infangare o minimizzare il suo operato.
A Maspalomas la sua comparsa ha colpito molto tutte le persone che hanno avuto modo di conoscerlo ed è così che è stata commemorata con l'esposizione di bandiere arcobaleno (nella quale, come si sa, si identifica l'associazione di gay, lesbiche e transessuali) anche sui principali edifici pubblici. Darío infatti era assessore al Turismo presso il municipio di San Bartolomé de Tirajana, cui fa capo la località costiera di Maspalomas.
Ai suoi funerali, sia il sindaco, la signora Mari Pino Torres, sia la presidente del consiglio comunale Conchi Narváez, non hanno potuto nascondere la propria emozione. E hanno affermato che Darío sarà sempre ricordato non solo per il suo lavoro e la sua professionalità, ma anche per il suo sorriso.
Dopo gli studi in Filologia inglese presso l'Università de La Laguna a Tenerife, Darío si era dedicato alla sua passione: la musica. Aveva fatto parte di un gruppo locale molto noto a quei tempi e anche della Coral Polifonica di Las Palmas de Gran Canaria per un decennio.
Il lavoro l'aveva portato poi a occuparsi di attività manageriali. Una decina d'anni fa, infine, era stato arruolato dal PSOE (il Partito socialista spagnolo) e, dopo il trasferimento al Sud di Gran Canaria, nominato assessore in vari settori nel municipio di San Bartololé de Tirajana: nel 2001 assessore alla Cultura, nel 2003 alla Politica di Uguaglianza, e infine, nel 2005 al Turismo. In questo ultimo ruolo, aveva svolto un importante ruolo per lo sviluppo di progetti turistici tesi a captare l'attenzione delle persone LGBT, come appunto il Gay Pride di Maspalomas, che per ragioni strategiche era stato collocato in maggio, mese tradizionalmente “basso” per il turismo a Gran Canaria.
Darío si era sempre preoccupato anche dei diritti delle persone colpite da infezione da Hiv e Aids, esigendo che le terapie antiretrovirali fossero incluse nei protocolli dell'Assistenza sanitaria nazionale. Inoltre aveva dato il suo appoggio all'Associación de Amigos contra el Sida (Aids), Aces, che opera a Gran Canaria, partecipando a eventi importanti per raccogliere fondi, come la Notte dell'orgoglio o la ricorrenza del 1° Dicembre di ogni anno.
Senza dubbio, il suo lavoro più visibile è stato quello di sviluppare e favorire la celebrazione del Gay Pride di Maspalomas attraverso il suo encomiabile lavoro all'interno del Glay, Gay e lesbiche associati del Yumbo Centrum, così come anche la sua costante presenza alle fiere turistiche di Londra, Berlino, Barcellona e Madrid, dove ha sempre sostenuto Maspalomas come meta turistica LGBT per eccellenza.
Ma anche di fronte agli attacchi omofobi più violenti, Darío non ha mai perso la sua combattività e il suo sorriso. E adesso che non c'è più, sarà difficile trovare una persona alla sua altezza quanto a competenza, umanità e coraggio.

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