domenica 30 gennaio 2011

ANCHE SUI GIORNALI CANARI LE PROTESTE ANTI-BERLUSCONI DOPO L'INCHIESTA SUL CASO RUBY




La vicenda Ruby che riguarda il Presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi trova spazio anche sulle pagine della stampa canaria. Ecco la parziale traduzione di un articolo apparso su Canarias 7 che parla della mobilitazione delle donne milanesi impegnate nella protesta anti-Berlusconi e riporta tra l'altro un'emblematica foto (accanto, in basso) che, a quanto mi risulta, non è comparsa sui giornali italiani. Di seguito, il testo.

Migliaia di donne si sono date appuntamento nel centro di Milano per chiedere le dimissioni del primo ministro italiano Silvio Berlusconi in seguito al caso Ruby, per il quale è investigato per incitazione alla prostituzione minorile. Secondo il quotidiano L'Unità, più di 10 mila persone sono scene in piazza per protestare contro il capo del governo italiano e chiedere che venga ristabilita la dignità in Italia. Avvolte in una sciarpa bianca, simbolo di lutto per lo stato in cui si trova appunto l'Italia, migliaia di donne hanno raggiunto Piazza della Scala per un meeting di protesta cui hanno partecipato anche molti uomini. I manifestanti mostravano cartelli con la scritta “Ilda sei grande”, con riferimento al pubblico ministero milanese Ilda Boccassini che ha condotto le indagini contro Berlusconi, o “Non voglio passare per Arcore per fare politica”.
Promosso dal quotidiano L'Unità, vicino alla sinistra, e organizzato da diverse associazioni di donne, con l'adesione del sindacato della Cgil e da forze politiche progressiste, la mobilitazione procede le tante manifestazioni di protesta previste contro Berlusconi nel prossimo mese di febbraio.
Il quotidiano La Repubblica sottolinea infatti nella sua edizione digitale che il prossimo 6 febbraio il movimento del Popolo Viola ha convocato una manifestazione davanti alla residenza di Berlusconi ad Arcore, vicino a Milano, dove si sarebbero tenute feste a componente sessuale. Il Popolo Viola ha promosso inoltre numerosi sit-in per il prossimo 12 febbraio con lo slogan "L'Italia non è una repubblica fondata sulla prostituzione”.
Tra le mobilitazioni previste, vi è anche quella annunciata dal principale partito di opposizione, il PD (Partito democratico), che darà il via a una raccolta di firme su tutto il territorio italiano per una raccolta di firme allo scopo di convincere Berlusconi a dimettersi.

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