giovedì 22 luglio 2010

COMMOVENTE IMMAGINE DI UN CALDERONE: CERCA DI SOCCORRERE IL CUCCIOLO MORTO



Lezione di umanità sotto il mare. Gli esperti di cetacei sapevano già dell'importanza che riveste la famiglia per alcune specie, però le immaginiprese a Tenerife da Rafael Herrero e Teo Lucas, di Aquawork, di un maschio di calderone tropicale (Globicephala macrorhyncus) che lottava per portare in superficie un cucciolo morto appartenente al suo stesso gruppo, conferma le supposizioni scientifiche al riguardo. L'azione del maschio di calderone è proprio quella di un individuo che cerca di aiutare un familiare in difficoltà.
«Si tratta di un comportamento epimeletico» spiega il presidente della Società per lo Studio dei cetacei nell'Arcipelago Canario (Secac), Vidal Martin, uno dei maggiori esperti mondiali di cetacei, che riconosce come fino a oggi nessuno aveva potuto documentare qualcosa di simile. Per comportamento epimeletico, infatti, si intendono le azioni sociali dei membri di un gruppo nella cura di altri appartenenti alla stessa popolazione.
Finora si sapeva che i calderoni tropicali sono una specie molto gregaria, non solo perché si muovono sempre in branchi di 15-50 animali, ma anche perché in molte occasioni possono essere osservati assieme ad altri cetacei, specialmente delfini mulari (Tursiops truncatus), che nelle Canarie sono conosciuti come “toninas”. Tuttavia finora non si era mai documentata un'immagine come quella ripresa giorni fa dai due subacquei, mediante la quale si può capire come per i calderones siano così importanti i loro congeneri.
«È stata una lezione di umanità» ha commentato il Presidente della Secac.
Umanità che invece non è affatto dimostrata da chi proprio nei confronti dei calderoni che solcano le acque del Nord del mondo organizza una volta all'anno una caccia spietata che si risolve in una mattanza. Si tratta degli abitanti delle isole Far Øer, in Danimarca, un Paese per il resto civilissimo. Con la scusa che questi cetacei, essendo troppi, farebbero incetta di fauna marina locale e che la loro carne e il loro olio possono essere utili per la popolazione locale, annualmente ne uccidono migliaia, tingendo del rosso del loro sangue le acque attorno alle isole. Uno spettacolo davvero disumano cui però nessuna organizzazione ambientalista è riuscita a porre fine. Chi vuole documentari al proposito in internet può trovare ulteriori notizie cliccando semplicemente “delfini calderones” in uno dei motori di ricerca.

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