giovedì 22 luglio 2010

PRESTO SULLE NOSTRE TAVOLE ANCHE L'ACETO DI BANANA PRODOTTO ALLE CANARIE


José B. Poveda Guerrero, laureato in Veterinaria, dottore in microbiologia e cattedratico della Facoltà di veterinaria della Università di Las Palmas de Gran Canaria (ULPGC), sta balzando agli onori della cronaca per aver elaborato in forma artigianale un aceto di banana, sfruttando l'eccedente del prodotto di questo frutto che si ottiene alle isole Canarie. Le sue idee, all'interno del progetto Vinartesa, sostenuto dalla Fondazione Universitaria di las Palmas, dalla ULPGC e dal Gobierno de Canarias, gli sono valse la prima menzione speciale in occasione della VI Giornata di Presentazione dei Progetti innovativi.
Poveda ha illustrato il suo progetto per elaborare appunto aceto artigianale di banana utilizzando metodi tradizionali di coltivazione in superficie, con alcune innovazioni per incrementare l'aroma e il sapore del prodotto finale.
«Il nostro aceto è un prodotto naturale ottenuto mediante fermentazione alcolica e acetica di grande qualità» ha spiegato il ricercatore.
Il processo di elaborazione prevede varie fasi: si comincia con la fermentazione dello zucchero a alcol etilico per azione dei lieviti e si prosegue con l'ossidazione dell'alcol ad acido acetico mediante i batteri acetici della specie Mycoderma aceti e cpsì via. Perché questa trasformazione possa avvenire devono coesistere però le adatte condizioni di acidità, pH, concentrazione di alcol e di altri componenti.
Per ottenere l'aceto di banana, afferma Poveda, «basta utilizzare l'eccedente del prodotto ottenuto qui, nelle Canarie, che normalmente è scartato a causa di aspetto, dimensioni o stato di maturità non consoni al consumo alimentare e che che impediscono un suo utilizzo. Un'altra ragione valida per produrre l'aceto di banana è il fatto che ogni anno, a causa della saturazione del mercato di tale frutto nella Penisola (Spagna continentale), si scarta circa il 2 per cento della produzione di banana canaria, poiché non esiste la possibilità di depistare tale quota verso canali alternativi. Ciò fa sì che resti inutilizzato una parte rilevante di un prodotto sovvenzionato dalla Comunità europea».
Dunque si prevede che proprio qui, alle Canarie, in futuro si potrà sviluppare tale attività con esportazione perso Spagna ed Europa. Da studi di mercato riguardo al consumo di aceto, il prodotto può interessare principalmente a supermercati e ipermercati nonché a persone di entrambi i sessi con età compresa tra 35 e 65 anni.
(nella foto da laprovincia.es , il professor José B. Poveda Guerrero mostra il “suo” aceto di banana)

Nessun commento:

Posta un commento