sabato 28 agosto 2010

IL LAGARTO GIGANTE SPECIE IN PERICOLO. MA IN UN CENTRO SPECIALIZZATO DI LA GOMERA SONO IN ARRIVO NUOVI PICCOLI


Ultimamente il Centro di allevamento e riproduzione del Lagarto (lucertola) gigante di La Gomera, nella località Valle del Rey, ha registrato una ventina di nascite e conta così di superare i risultati degli anni precedenti, dopo il cambio nell'alimentazione (a frutta e verdura è stata aggiunta progressivamente erba, e inoltre sono stati raddoppiati i pasti) e nella cura di questi animali.
Alcuni operatori del Lagartario assicurano infatti che altre femmine sono gravide, dunque bisognerà aspettare il prossimo settembre per fare una conta definitiva dei nuovi nati, ma le prospettive sono buone.
Alla nascita i lagartos pesano fra 3 e 5 g, per poi arrivare a 110 g circa ai due anni di età.
Nel Centro di La Gomera le uova vengono sistemate in incubatrici e, una volta schiuse, i piccoli vengono trasferiti in terrari di vetro, ed è a questo punto che cominciano a essere nutriti con composta di frutta, piccoli insetti ed erbe.
Attualmente il Centro di allevamento e riproduzione di La Gomera accoglie un centinaio di esemplari e intende arrivare a 250, così da poter lasciarne liberi in parte e immetterli nell'ambiente naturale.
In questo periodo le visite al Lagartario sono limitate per evitare rischi di contaminazione (anche batterica) che potrebbero ostacolare la buona riuscita dell'iniziativa.
Le varie sottospecie di Lagarto gigante che vivono su ciascuna delle isole Canarie si trovano tutte più o meno allo stadio che precede l'estinzione ossia in “pericolo critico”, secondo la “lista rossa” delle specie minacciate redatta dall'Unione internazionale per la Conservazione della natura (e finanziata dalla Comissione europea), il cui obiettivo è studiare misure per evitare la perdita di biodiversità. Ciò a causa dei numerosi incendi e dell'estensione degli insediamenti umani, che restringono sempre più gli spazi in cui questi animali possono vivere e riprodursi. E se finora la situazione è stazionaria, con poche nascite allo stato naturale, gli ambientalisti locali vigilano perché non peggiori ulteriormente. Anzi, come dimostra questa iniziativa del Centro di allevamento e riproduzione di La Gomera, lo sforzo è proprio quello di invertire la tendenza.

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